Sails of silver è il titolo di una canzone composta da Tim Hart e registrata dagli Steeleye Span nell’album omonimo. L’ispirazione gli viene dal traditional Once I Had a True Love/A Maiden Sat A-Weeping
1.Fair maid in a garden walking along
What is it makes her to weep and to mourn?
I am as a tall sailing ship out on the sea
Where only long breezes reach out to me
And I’ll set my sails of silver
And I’ll steer towards the sun
And you, false love will weep for me
When I’m gone, when I’m gone, when I’m gone
2.Fair maid in a garden, how can it be?
Eyes staring seaward but what does she see?
A mast of the tall rowan tree, ropes of fine silk
Decks holy stoned shining whiter than milk
La bella fanciulla passeggia in giardino
cosa la fa piangere e lamentarsi?
“Sono come un veliero in mezzo al mare
dove solo le forti brezze mi raggiungono
Isserò le vele d’argento
e dirigerò la prua verso il sole
e tu amore bugiardo piangerai per me
quando me ne sarò andata.(2)”
Bella fanciulla nel giardino, com’è possibile?
Gli occhi fissano l’orizzonte ma cosa vede?
L’albero maestro di sorbo, sartiame di seta pura
i ponti spazzati e lucidati(1) che brillano più bianchi del latte
NOTE
(1) un tempo i ponti venivano puliti strofinandoli con la pietra pomice soprannominata holy stone perché per fare quest’operazione di lucidatura i marinai stavano inginocchiati https://terreceltiche.altervista.org/la-pique-the-flash-frigate/
(2) la fanciulla tradita dal falso innamorato medita di annegarsi in mare ovvero di partire anche lei per terre lontane per dimenticarlo (forse ha in animo di imbarcarsi come marinaio sotto mentite spoglie)
https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/sailsofsilver.html
Una celebrazione di Steeleye Span (steeleyespanfan.co.uk)