Peace on the border

Peace on the border è una canzone d’autore folk-rock composta da Rick Kemp e pubblicata nel maggio 1986 per l’album Back in Line degli Steeleye Span.  La canzone è dedicata ai Reivers scozzesi[1] già protagonisti delle Border Ballads raccolte da Sir Walter Scott.

1.After the riding we dispersed
We drifted home in twos and threes
Through cold and rain we spat and cursed
This ancient war of families
2.Armies past and then returned,
They killed and raped, they stole and burnt
So from the cradle we have learnt
To be as hard as stone
And learned to stand alone
They are gone now, the killing and disorder
They’re just ghosts now, the brigand and maurauder
And we give thanks for peace on the border
We give thanks for peace on the border

3.Cloak and dagger, crime on crime,
Anarchy in the borderlands
The King’s men came with a Valentine
To break to power of the border clans
4.Some were hung, some sent away
to Ireland and the low countries
Great was the price they had to pay
God bless their memory
And God bless you and me
5.The broken towers that stand today
Stand for peace and order
Reminding us until the day
That we need no more borders.

Steeleye Span

Dopo la scorreria ci siamo dispersi,
diretti verso casa a gruppi di due e tre.
Nel freddo e la pioggia abbiamo sputato e maledetto
questa antica guerra di famiglie.
Gli eserciti vanno e vengono
a uccidere e violentare, derubare e bruciare.
Così sin dalla culla abbiamo imparato
a diventare duri come la pietra.
e a cavarcela da soli.
Adesso non ci sono più, gli omicidi e il disordine,
ora il brigante ed il predone
sono solo fantasmi,
e ringraziamo per la pace al confine.
ringraziamo per la pace al confine.

Mantello e pugnale, crimine su crimine,
anarchia nelle Terre di confine.
Gli uomini del re sono giunti con un San Valentino(1),
per distruggere il potere dei clan di confine.
Alcuni furono impiccati, altri mandati via,
in Irlanda o nei Paesi Bassi.
Fu grande il prezzo che dovettero pagare,
Dio benedica la loro memoria,
e Dio benedica me e te.
Le case-torri(2) diroccate che si ergono oggi,
stanno per la pace e per l’ordine.
a ricordarci per sempre,
che non abbiamo più bisogno di confini.
NOTA
(1) il biglietto degli auguri che si scambiano gli innamorati a San Valentino, qui usato in tono satirico
(2) tipica casa-torre. costruita lungo il Border per difendersi meglio dalle razzie dei clan rivali. Era una torre vedetta e di segnalazione riservata anche ad uso abitativo dei piccoli proprietari terrieri

[1] Border Reiver(s) erano i guerrieri dei Clan scozzesi e le famiglie inglesi stanziati lungo il Border, la terra di frontiera tra Scozia e Inghilterra. I Border Reivers si davano alle razzie, (furti di bestiame e saccheggi) ai danni dei loro nemici (ovvero i loro vicini di confine – gli Inglesi/scozzesi) ma anche dei clan rivali della stessa nazionalità. Facevano anche incursioni a scopo bellico, in una eterna guerriglia di confine con contorno di  saccheggi e ruberie sulla strada del ritorno.

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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