Amhrán Na Craoibhe la ghirlanda di Beltane

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Amhrán Na Craoibhe (in inglese The Garland Song)  è il canto processionale  in gaelico irlandese delle donne che portano il ramo del Maggio (May garland) nelle celebrazioni rituali per la  festa di Beltane, diffuso ancora agli inizi del Novecento nell’Irlanda del Nord (regione di Oriel).

La canzone proviene dalla signora Sarah Humphreys  che viveva nella contea di Armagh ed è stata raccolta agli inizi del Novecento, erroneamente chiamata  ‘Lá Fhéile Blinne‘ (The Feast of St Blinne) perchè era cantanta nella festa della santa locale di Killeavy  Moninne, detta affettuosamente  “Blinne“, un evidente innesto delle tradizioni pre-cristiane nel solco dei rituali cattolici.

SANTA DARERCA (MONENNA) DI KILLEAVY

Cailleach Beara dipinto di Cheryl Rose-Hall

Santa Moninna di Killeavy morì nel 517-518, seguace di Santa Brigida di Kildare  i suoi nomi  “Blinne” o “Moblinne” sono più che altro vezzeggiativi per “piccola” o “sorella” (“Mo-ninne”  potrebbe essere una versione di Niniane, la “Signora del lago” del ciclo arturiano) secondo gli studiosi il suo nome era Darerca e la sua (presunta) tomba si trova nel cimitero di Killeavy sulle pendici del Slieve Gullion dove era originariamente situato il suo monastero, diventato luogo di pellegrinaggio per tutto il  Medioevo insieme al suo pozzo sacro, St Bline’s Well.[1]

Sembra che il nome di Battesimo di questa vergine, commemorata nei martirologi irlandesi al 6 luglio, sia stato Darerca, e che Moninna sia invece un vezzeggiativo di origine oscura. A noi sono pervenuti i suoi Acta, ma essi presentano notevoli difficoltà dal momento che la santa è stata confusa con l’inglese santa Modwenna, venerata a Burton-on-Trent. Darerca fu la fondatrice e la prima badessa di uno dei più antichi e importanti monasteri femminili di Irlanda, sorto a Killeavy (contea di Armagh), ove sono ancora visibili le rovine di una chiesa a lei dedicata. Morì nel 517. Killeavy rimase un importante centro di vita religiosa, finché fu distrutto dai predoni scandinavi nel 923; Darerca continuò ad essere largamente venerata specialmente nella regione settentrionale dell’Irlanda.[2]

UN’ANTICA DEA

The Slieve Gullion Cairns

Slieve Gullion ( Sliabh gCuillinn ) è in realtà un luogo di culto in epoca preistorica sulla sulla cui cima è stata costruita una tomba a camera con l’ingresso orientato  con il sorgere del sole al solstizio d’inverno.[3]
Secondo la leggenda sulla sua cima vive la Vecchia Strega, la Cailleach Biorar (‘Old woman of the waters’) e il ‘South Cairn’ è la sua casa detto anche ‘Cailleach Beara‘s House’.

Sulla cima un piccolo lago e il secondo tumulo sepolcrale più piccolo costruito nell’età del bronzo. Nel lago vive, stando alle testimonianze locali, un kelpie o un mostro marino e si cela il passaggio per le Stalle del Re (the King’s Stables) Navan, Co. Armagh
Tutt’intorno alla montagna un anello di basse colline (il Ring of Gullion)

In viaggio per l’Irlanda con le sue canzoni

The Hunt of Slieve Cuilinn

La dea, una dea madre dell’Irlanda, Cailleach Biorar (Bhearra) -la Velata è chiamata  Milucradh / Miluchradh, descritta come sorella della dea Aine nel racconto di “Fionn mac Cumhaill e la  Vecchia Strega”, scopriamo così che il soprannone di Fionn (Finn MacColl) “il biondo”, “il bianco” viene da un racconto del ciclo dei Fianna: tutto ha inizio con una scommessa tra due sorelle Aine (la dea dell’amore) e Moninne (la vecchia dea), Aine si vantava che non avrebbe mai giaciuto con un uomo dai capelli grigi, così la sorella prima portò  Fionn sullo Slieve Gullion (sotto forma di grigio cerbiatto fece in modo che Fionn la inseguisse nella foga della caccia separandosi dal resto dei suoi guerrieri) poi si trasformò in una bellissima fanciulla in lacrime seduta accanto al lago per convinvere Fionn a tuffarsi e ripescare il suo anello. Ma le acque del lago erano state incantate dalla dea per portare la vecchiaia a coloro che vi si immergevano (operando all’inverso dei pozzi sacri), così Fionn uscì dal lago vecchio e decrepito e ovviamente con i capelli bianchi. I suoi compagni dopo averlo raggiunto e riconosciuto riescono a farsi dare dalla Cailleach una pozione magica che ridà il vigore a Fionn ma lo lascia con i capelli bianchi![4]

La Cailleach e Bride sono probabilmente la stessa dea ossia le diverse manifestazioni della stessa dea , la vecchia dell’Inverno e la Fanciulla della Primavera nel ciclo di morte-rinascita-vita dell’antica religione.

il sentiero che porta al pozzo sacro

In occasione della festa patronale della Santa Moninna  (il 6 luglio) si svolgeva a Killeavy una processione che partiva dalla sua tomba, si dirigeva fino al pozzo sacro percorrendo un antico sentiero, e poi ritornava al cimitero. Si svolgeva una gara tra squadre di giovani dei vari villaggi nel confezionare l’effigie più bella della Dea, uno sbiadito ricordo dei festeggiamenti di Beltane per eleggere la propria Regina del Maggio. Durante la processione i giovani cantavano Amhrán Na Craoibhe accompagnandosi ad una  danza, la cui coreografia è andata perduta, ogni frase è intonata dal solista a cui risponde il coro benaugurale.

 

Amhrán Na Craoibhe

La melodia di Amhrán Na Craoibhe è una variante di Cuacha Lán de Bhuí sulla struttura di un’antica carola[5]

‘S í mo chraobhsa craobh na mban uasal
(Haigh dó a bheir i’ bhaile í ‘s a haigh di)
Craobh na gcailín is craobh na mbuachaill;
(Haigh dó a bheir i’ bhaile í ‘s a haigh di).
Craobh na ngirseach a rinneadh le huabhar,
Maise hóigh, a chaillíní, cá bhfaigh’ muinn di nuachar?
Gheobh’ muinn buachaill sa mbaile don bhanóig;
Buachaill urrúnta , lúdasach, láidir
A bhéarfas a ‘ghéag seo di na trí náisiún,
Ó bhaile go baile è ar ais go dtí an áit seo
Dhá chéad eachaí è sriantaí óir ‘na n-éadan,
Is dhá chéad eallaigh ar thaobh gach sléibhe,
È un oiread sin eile de mholtaí de thréadtaí,
Óró, a chailíní, airgead is spré di,
Tógfa ‘muinn linn í suas’ un a ‘bhóthair,
An áit a gcasfaidh dúinn dhá chéad ógfhear,
Casfa ‘siad orainn’ sa gcuid hataí ‘na ndorn leo,
An áit a mbeidh aiteas, ól is spóirse,
È cosúil mbur gcraobh-na le muc ina mála,
Nó le seanlong bhriste thiocfadh ‘steach i mBaile Chairlinn,
Féada ‘muinn tilleadh anois è un’ chraobh linn,
Féada ‘muinn tilleadh, tá an lá bainte go haoibhinn,
Bhain muinn anuraidh é è bhain muinn i mbliana é,
è mar chluinimse bhain muinn ariamh é.

Páidraigín Ní Uallacháin in “An Dealg  Óir” 2010
Pádraigín Ní Uallacháin & Sylvia Crawford live 2016 in questa seconda versione è aggiunto un coro

traduzione inglese di P.Ní Uallacháin*
My branch is the branch of the fairy women,
Hey to him who takes her home, hey to her;
The branch of the lasses and the branch of the lads;
Hey to him who takes her home, hey to her;
The branch of the maidens made with pride;
Hey, young girls, where will we get her a spouse?
We will get a lad in the town for the bride (1),
A dauntless, swift, strong lad,
Who will bring this branch (2) through the three nations,
From town to town and back home to this place?
Two hundred horses with gold bridles on their foreheads,
And two hundred cattle on the side of each mountain,
And an equal amount of sheep and of herds (3),
O, young girls, silver and dowry for her,
We will carry her with us, up to the roadway,
Where we will meet two hundred young men,
They will meet us with their caps in their fists,
Where we will have pleasure, drink and sport (4),
Your branch is like a pig in her sack (5),
like an old broken ship would come into Carlingford (6),
We can return now and the branch with us,
We can return since we have joyfully won the day,
We won it last year and we won it this year,
And as far as I hear we have always won it.

Traduzione italiana Cattia Salto
Il mio ramo è il ramo delle nobildonne.
Salute a colui che la sposa, salute a lei;
il ramo delle ragazze e  il ramo dei ragazzi;
Salute a colui che la sposa, salute a lei;
il ramo delle fanciulle fatto con orgoglio.
Salute, giovanette, dove le prenderemo uno sposo? Prenderemo un ragazzo di città per la sposa,
un ragazzo intrepido,  svelto e forte.
Chi porterà la ghirlanda per le tre nazioni
di paese in pese e ritornerà in questo luogo?
200 cavalli con briglie dorate sulla fronte
e 200 bovini sul lato di ogni montagna
e una pari quantità di pecore e agnelli.
O giovani fanciulle, argento e dote per lei.
La porteremo con noi fino alla carreggiata
dove incontreremo 200 giovanotti
Li incontreremo con i loro berretti in testa
dove ci divertiremo con bevute e danze.
La vostra ghirlanda è come un maiale nel sacco
o come una vecchia nave sfasciata che arriva a Carlingford
Possiamo tornare ora con la nostra ghirlanda
possiamo tornare perchè abbiamo vinto
abbiamo vinto lo scorso anno e vinto quest’anno,
da quanto ho sentito abbiamo sempre vinto noi

Note
1) è la May doll, ma anche la Regina del Maggio personificazione del principio femminile della fertilità
2) è la ghirlanda del maggio confezionata dalle donne
3) sono i capi di bestiame in dote ossia gli animali del villaggio che saranno pufificati dai fuochi di Beltane
4) dopo la processione la festa si concludeva con un ballo
5) sono le frasi denigratorie nei confronti delle altre ghirlande portate dalle squadre rivali: “a pig in a poke” è un incauto acquisto, invece di un maialino nel sacco potrebbe esserci un gatto!
6) Lough Carlingford  deriva dal vecchio norvegese e si traduce in irlandese come “Lough Cailleach”

BIANCOSPINO O PRUGNOLO?

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Il biancospino è l’albero della festa di Beltanecaro a Belisama, la splendente, cresce come arbusto o come albero di dimensioni ridotte (arriva solo ai 7 mt di altezza) allargando la chioma in tutte le direzioni possibili, per i molti rametti che si formano intrecciandosi sulle strutture più vecchie, alla ricerca della luce verso l’alto.

fiori sono piccoli, bianchi e con delle delicate sfumature rosacee, dolcemente profumati. In zone dalle fioriture tardive per la festa di Beltane o per le questue rituali dei maggianti (i “mayers”),  si utilizza però il ramo di prugnolo (stessa famiglia delle Rosaceae  ma con fioritura già a marzo-aprile).
Il ramo di biancospino e i suoi fiori si utilizzavano nei rituali nunziali celtici e dell’antica Grecia e anche per gli antichi Romani era il fiore del matrimonio, augurio di felicità e prosperità.
Le virtù curative del biancospino erano conosciute fin dal Medioevo: è chiamato la “valeriana del cuore” perché agisce sul flusso sanguineo migliorandone la circolazione ed è inoltre utilizzato per contrastare l’insonnia e gli stati di angoscia. continua

[1]Il Pozzo http://www.megalithicireland.com/St%20Moninna’s%20Holy%20Well.html
http://www.megalithic.co.uk/article.php?sid=28400
http://irelandsholywells.blogspot.it/2012/06/saint-monninas-well-killeavy-county.html
la chiesa e il cimitero
http://irishantiquities.bravehost.com/armagh/killevy/killevy.html
http://www.megalithicireland.com/Killeavy%20Churches.html

[2] http://www.santiebeati.it/dettaglio/60920
https://www.catholicireland.net/saintoftheday/st-moninne-of-killeavy-d-c-518-virgin-and-foundress/
http://www.killeavy.com/stmon.htm
https://atlanticreligion.com/tag/moninne/
http://omniumsanctorumhiberniae.blogspot.it/2015/07/saint-moninne-july-6.html

[3] http://www.newgrange.com/slieve-gullion.htm
https://voicesfromthedawn.com/slieve-gullion/


[4] https://emeraldisle.ie/the-hunt-of-slieve-cuilinn

[5] https://www.orielarts.com/songs/amhran-na-craoibhe/
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=59221

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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