Ciclo Feniano/Ossianico

Il Ciclo feniano o Fiannaidheacht (in irlandese moderno: Fiannaíocht), conosciuto anche come Ciclo Ossianico, è un corpo di prosa e versi incentrato sulle gesta dell’eroe mitico Fionn mac Cumhaill e i suoi guerrieri.

Ossian/Oisin

Ossian è un bardo leggendario dell’antica Scozia o Irlanda, paragonato ad Omero e a Shakespeare, grazie al presunto ritrovamento dei suoi poemi in Scozia. Le sue leggende si rincorrono in Irlanda, Isola di Man e Scozia, ma la sua popolarità crebbe solo nella metà del 1700 quando James MacPherson scrisse “I Canti di Ossian” affermando di aver ritrovato suoi manoscritti e frammenti nelle Highlands scozzesi, tra i quali un poema epico Fionn, il padre, che disse di aver “semplicemente” tradotto, in realtà inventando di sana pianta: la moda ossianica divampò per tutta Europa dando vita al Romanticismo.[1]

Gli studiosi identificano Ossian con l’Oisin (pronunciato Osciin) guerriero dei Fianna, il quale visse in Irlanda secondo alcuni nel VII secolo a.C. e secondo altri nel II o IV secolo, di cui si narrano molte leggende.

Fionn Mac Cumhaill

Fionn Mac Cumhaill
Fionn Mac Cumhaill

Suo padre era Finn Mac Coll (Fionn Mac Cumhaill) il più famoso degli eroi irlandesi. Questi racconti mitologici dell’antica Irlanda vengono chiamati “Ciclo Feniano” o “Ciclo Ossianico” perchè si ritenne fossero stati in buona parte scritti da Ossian.  

Iniziano con l’ascesa di Fionn, il Biondo/Il Bianco a capo dei Fianna e si concludono con la sua morte. L’intero ciclo presenta molte analogie con il ciclo britannico di re Artù e molto probabilmente le leggende di Finn e di Artù derivano entrambe dalla comune tradizione celtica insulare di una confraternita di cacciatori-guerrieri guidati da un formidabile capo che difendeva il reame contro le incursioni provenienti dall’esterno.
Secondo la leggenda Fionn non è morto realmente, ma dorme in una caverna in attesa di essere richiamato. In Irlanda ci sono diversi monti che si dicono siano il suo tumulo: Keshcarrigan sullo Sheebeg (Leitrim), la collina di Allen (Kildare)

La trota/salmone della saggezza

All’epoca era a fare il suo apprendistato presso il maestro Finnegas che da ben sette anni dava la caccia al salmone della saggezza (o conoscenza, ispirazione poetica): infine lo cattura e lo fa cucinare dal fanciullo con la raccomandazione di non mangiare la sua carne (perchè tutta la saggezza andava a colui che ne avrebbe mangiato il primo boccone). Fionn si scotta un pollice e si porta il dito alla bocca, così facendo inghiotte un pezzetto di pelle, da allora ogni volta che si succhierà il dito potrà fare ricorso alla saggezza. continua

The Hunt of Slieve Cuilinn

Se volete sapere perchè Fionn era soprannominato il Bianco.

La dea, una dea madre dell’Irlanda, Cailleach Biorar (Bhearra) -la Velata è chiamata  Milucradh / Miluchradh, descritta come sorella della dea Aine nel racconto di “Fionn mac Cumhaill e la  Vecchia Strega”, scopriamo così che il soprannone di Fionn (Finn MacColl) “il biondo”, “il bianco” viene da un racconto del ciclo dei Fianna: tutto ha inizio con una scommessa tra due sorelle Aine (la dea dell’amore) e Moninne (la vecchia dea), Aine si vantava che non avrebbe mai giaciuto con un uomo dai capelli grigi, così la sorella prima portò  Fionn sullo Slieve Gullion (sotto forma di grigio cerbiatto fece in modo che Fionn la inseguisse nella foga della caccia separandosi dal resto dei suoi guerrieri) poi si trasformò in una bellissima fanciulla in lacrime seduta accanto al lago per convinvere Fionn a tuffarsi e ripescare il suo anello. Ma le acque del lago erano state incantate dalla dea per portare la vecchiaia a coloro che vi si immergevano (operando all’inverso dei pozzi sacri), così Fionn uscì dal lago vecchio e decrepito e ovviamente con i capelli bianchi. I suoi compagni dopo averlo raggiunto e riconosciuto riescono a farsi dare dalla Cailleach una pozione magica che ridà il vigore a Fionn, ma lo lascia con i capelli bianchi! continua

Fionn, Gráinne, Diarmuid

Love Among the Ruins dettaglio c 1870
Love Among the Ruins (dettaglio c 1870)-Edward Burne Jones

Un tipico triangolo amoroso celtico con un capo/condottiero anziano, la giovane moglie e il giovane guerriero/cavaliere. La storia è narrata in Tóraigheacht Dhiarmada agus Ghráinne (in italiano L’inseguimento di Diarmuid e Gráinne) un racconto in prosa di cui si conservano numerose varianti che sebbene sia stato scritto nel XVI si ritiene sia basato su un testo riconducibile al X secolo.

La fanciulla promessa in sposa è Gráinne, figlia dell’Ard Ri, Cormac Mac Airt, che credendo di sposarsi il figlio di Fionn Oisín o il nipote Oscar acconsente alle nozze. Quando i Fianna arrivano a Tara[1] per la festa del fidanzamento del loro capo Gráinne contrariata per l’equivoco e per niente intenzionata a sposarsi con un vecchio, si guarda intorno e sceglie Diarmuid come suo amante. In una versione della storia galeotto fu un neo dell’amore impresso dagli Dei sulla fronte del bel guerriero, guarda caso pupillo di Aengus il dio dell’Amore. A sua volta Gráinne impone un geis (un incantesimo d’amore) su Diarmuid per costringerlo a scappare con lei.
I due amanti fuggirono per anni inseguiti dai fianna e numerosi sono ancora segnalati i loro nascondigli su alberi, nelle grotte e nelle tombe megalitiche tutti soprannominati Leaba Dhiarmada agus Gráinne (“il letto di Diarmuid e Gráinne” – in inglese Dermot & Grania’s Bed)
continua

[1] la leggendaria reggia di Tara, -Tehmair (terra madre)- sede del Re dei Re d’Irlanda (Ard-Ri). Sulla collina di Tara è collocato il monolite  detto Pietra del Destino, donata dagli dei per rivelare al popolo il futuro re dell’Isola. Tara è una delle porte per l’Oltremondo, e nasconde il tumulo dei Tuatha de Danaan, gli antichi dei, secondo i Miti delle Invasioni irlandesi, “il popolo di Dana” proveniva “dalle terre a nord del mondo, scese sulla Terra dal nulla, avvolto dalle nuvole, e scomparve nel nulla”. La reggia fu anche dimora dei Feniani, mitici guerrieri protettori dell’Irlanda (detti i Cavalieri del Destino) e sede di un’alta scuola druidica.  La collina si trova nel Meath a una quarantina di km da Dublino e secondo gli scavi archeologici è stato un antico insediamento fin dall’età del ferro (già insediamento neolitico), crocevia dell’Isola:

Oisin, Niamh

Oisin Mac Finn fu un guerriero-poeta, amante delle belle donne. Dalla sua moglie terrena Eobhir dai capelli di lino ebbe Oscar, un prode guerriero, l’ultimo comandante dei Fianna o Feniani e dalla compagna divina Niamh una figlia, Plur na mBan (il fiore delle donne), la fanciulla di Beltane.

La bella Niamh dai Capelli d’Oro figlia di Manannan ovvero il dio del Mare lo portò sulla sua Isola di Tír na nÓg (l’Altro Mondo, la Terra dell’Eterna Giovinezza), insieme vissero trecento anni che a Oisin parvero solo pochi giorni; quando ebbe il desiderio di ritornare a visitare la sua terra Niamh gli donò un cavallo, il quale magicamente lo avrebbe riportato sulla terra: ma il padre era morto da centinaia d’anni, le grandi fortezze dei Fianna erano in rovina e i luoghi che lui ricordava erano cambiati. Amareggiato, sulla via del ritorno, Oisin cadde di sella e divenne improvvisamente vecchio continua
Secondo una versione della storia Oisin non morì ma sopravvisse magicamente fino all’arrivo in Irlanda di San Patrizio, al quale ebbe modo di narrare le gesta dei Fianna, guerrieri e cacciatori della mitologia irlandese.

Oisin a caccia con Fionn incontra Niamh sul suo bianco cavallo
Oisin a caccia con Fionn incontra Niamh sul suo bianco cavallo PJ Lynch

I Fianna

I fianna furono una milizia che conduceva incursioni guerresche per proprio conto, ma non necessariamente erano dei fuorilegge o predoni. Si trattava spesso di uomini espulsi dal clan di appartenenza, figli di re in contrasto con i padri, individui che volevano vendicare torti privati facendosi giustizia da soli, occasionalmente potevano diventare una milizia al servizio dei diversi re d’Irlanda, per i quali raccoglievano le imposte, ristabilivano l’ordine in caso di necessità, difendevano il regno dalle incursioni dei nemici.
Per essere ammesso nel gruppo ogni candidato doveva superare prove di resistenza e di agilità, ma doveva anche dimostrare di conoscere la poesia e quindi la magia e la sapienza.
I Fenniani vennero annientati dal re supremo Cairbre Mac Cormac “Lifechair” nella battaglia di Gabhra (Cat Gabhra) in cui Caibre venne ucciso da Oscar il quale morì anch’egli poco dopo per le ferite riportate.

In loro onore i membri della Irish Republican Brotherhood vollero chiamarsi Feniani (Fenian Brotherhood).

[1] Le poesie di Ossian tradotte da Melchior Casarotti
https://digital.nls.uk/dcn6/8023/80235667.6.pdf
https://ia802702.us.archive.org/20/items/poesiediossianfi03macp/poesiediossianfi03macp.pdf
http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_7/t162.pdf

https://celticworld.it/2019/08/06/i-dialoghi-di-oisin-e-san-patrizio-ed-il-ciclo-ossianico/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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