Jacoutin

Jacoutin è un canto tradizionale natalizio raccolto in Savoia e risalente al 1550.
Commenta Enzo G. Conti “Questo canto, tratto dalla raccolta “Noelz & chansons nouvellement composez tant en vulgaire françoys que savoysien dict patoys. Par Nicolas Martin musicien en la cité Saint Jean de Morienne en Savoye.” del 1555, fu raccolto da Franca Battaglia Orengo (1926-1984) negli anni Settanta grazie ai fratelli Pier Giorgio e Giovanni Bonino di Abbadia di Pinerolo che fornirono anche notizie e materiale.
Esso rappresenta un esempio di quel genere di “Noel” buffo che era in voga dal medioevo fino XVI secolo in alcune parti d’Europa come patrimonio culturale delle classi popolari e in questo caso specifico l’invito a cantare un “Nouvè falot”, cioè un canto di Natale bizzarro, è contenuto nel testo stesso della canzone.
Il Natale buffo consisteva in un canto in cui il mistero del Natale cristiano era ironizzato e
semplificato (ovviamente non fino al punto di metterne in dubbio lo spirito fondamentale) quasi però ad affermare che Gesù era venuto sulla terra e si era fatto uomo più per gli umili che per i potenti.
Il canto ci riporta quindi ad una fede semplice ed affettuosa che tratta con estrema familiarità Gesù Bambino, la Madonna, e gli angioletti che ci vengono presentati come bambini vivaci.”

Jacoutin gringoutin
un Nouvé falot
accourdin e chantin tuyt quatr en un flot.
1.Lou chantar prim ey lou dirà Margot
e la tenour lou pichot Peroutin.
L’auto countrauto moun compaire Janot
per boundounar, ièu boundounerai ben.
2. Du cel sez bas anges han fét un saut
e han chanta grec, françois ou latin:
“Glori a Dieu seit in terre pax e accord
par la venua d’Jesu faloutin”.
3.Nous l’èu troubaroun asetà sur un plot
un viou boun homme(1) essuyian un patin.
Per lou poupoun charfar a tenir chaid
quand de sa maire leysserit lou tetin.
Jacoutin gringoutin
un Nouvé falot
accourdin e chantin tuyt quatr en un flot.
Note
(1) Giuseppe, il padre putativo di Gesù

Tendachënt in La valle dei Saraceni 2005-Jacoutin / Jacoutinaire

Giacomino Giacomino balbuziente,
un Natale bizzarro
accordiamo e cantiamo tutti e quattro a una sola voce.
1. Il cantar primo lo dirà Margot
ed il tenore il piccolo Pierino.
Il baritono il mio compare Gianni
per far bordone, io lo faccio bene.
2. Dal cielo sei angioletti bassi hanno fatto un salto
e han cantato greco, francese e latino:
“Gloria a Dio, sia in terra pace e accordo
per la venuta di Gesù buffo”.
3. E là trovammo seduto sopra un ceppo
un vecchio buon uomo che asciugava una pezza di lana
per proteggere e riparare il pupo
quando della mamma lascerà la tetta.
Giacomino balbuziente,
un Natale bizzarro accordiamo
e cantiamo tutti e quattro a una sola voce.

Tre Martelli in Concerto di Natale

http://www.tremartelli.it/media/downloads/ConcertoDiNatale.pdf

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

2 Risposte a “Jacoutin”

  1. Queste sono le informazioni che abbiamo raccolto su “Jacoutin”
    Questo canto, tratto dalla raccolta “Noelz & chansons nouvellement composez tant en vulgaire françoys que savoysien dict patoys. Par Nicolas Martin musicien en la cité Saint Jean de Morienne en Savoye.” del 1555, fu raccolto da Franca Battaglia Orengo (1926-1984) negli anni Settanta grazie ai fratelli Pier Giorgio e Giovanni Bonino di Abbadia di Pinerolo che fornirono anche notizie e materiale.
    Esso rappresenta un esempio di quel genere di “Noel” buffo che era in voga dal medioevo fino XVI secolo in alcune parti d’Europa come patrimonio culturale delle classi popolari e in questo caso specifico l’invito a cantare un “Nouvè falot”, cioè un canto di Natale bizzarro, è contenuto nel testo stesso della canzone.
    Il Natale buffo consisteva in un canto in cui il mistero del Natale cristiano era ironizzato e
    semplificato (ovviamente non fino al punto di metterne in dubbio lo spirito fondamentale) quasi però ad affermare che Gesù era venuto sulla terra e si era fatto uomo più per gli umili che per i potenti.
    Il canto ci riporta quindi ad una fede semplice ed affettuosa che tratta con estrema familiarità Gesù Bambino, la Madonna, e gli angioletti che ci vengono presentati come bambini vivaci.

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