Dirty Old Town by Ewan MacColl

“Dirty Old Town” è una canzone scritta da James Miller (alias Ewan MacColl) ‎nel 1949, ambientata a Salford (nel distretto della “Grande Manchester”): cresciuto nell’Inghilterra del Nord ma di origini scozzesi Ewan, attore, cantante, cantautore, produttore discografico, fa della sua città natale un emblema della rivoluzione industriale inglese ottocentesca.

Dirty Old Town
Dirty Old Town

Una triste e fumosa città-dormitorio inglese descritta da Marx e Engels come “un enorme quartiere operaio…una città assai malsana, sporca e degradata“.
Nel suo songbook leggiamo: This superb song was written to cover a scene-change in a play which was set in Salford, Lancashire, the city which provided the philosopher Friedrich Engels with most of the information for his book ‘The condition of the working class in 1844’.
Oggi l’area dei moli è diventata una luccicante e moderna vetrina di architettura post-moderna.

L’area dell’Old Canal riqualificata architettonicamente

La canzone passa per tradizionale irlandese essendo stata divulgata prima dai Dubliners e dai Pogues poi.


1. I met my love by the gas works [1] wall [2]
Dreamed a dream by the old canal[3]
Kissed my girl by the factory wall
Dirty old town[4] Dirty old town
2.Clouds a drifting across the moon
Cats a prowling on their beat
Spring’s a girl[5] in the streets at night
3.I heard a siren[6] from the docks
Saw a train[7] set the night on fire
Smelled the smoke on the Salford wind[8]
4.I’m going to make me a good sharp axe
Shining steel tempered in the fire
Will chop you down like an old dead tree[9]

Traduzione italiano di Cattia Salto
Incontravo il mio amore al muro dell’officina del gas, facevo progetti dal vecchio canale,
baciavo la mia ragazza contro il muro della fabbrica
Sporca vecchia città Sporca vecchia città
Nuvole alla deriva davanti alla luna
gatti furtivi a caccia
primavera è una bambina nelle strade di sera.
Udivo la sirena dai moli
vedevo un treno mettere a fuoco la notte
annusavo il fumo nel vento di Salford
Sto andando ad affilare bene l’ascia
d’acciaio luccicante temprato nel fuoco
e ti abbatterò come un vecchio albero morto

NOTE
1) Nell’ottocento il gas che serviva per l’illuminazione pubblica e per la forza motrice veniva prodotto in un impianto industriale, erano le officine del gas con mastodontici gasometri che richiamano immagini di carri ricolmi di carbone affluire dai porti e lungo i canali fino alle Officine. La fabbrica del gas di Salford è stata la prima in Inghilterra, e Salford è stata la prima città al mondo ad avere le strade illuminate a gas. La richiesta di approvvigionamento di gas continuò ad aumentare finendo ad alimentare anche gli apparecchi domestici, (i fornelli per cuocere il cibo e le caldaie per produrre acqua calda). Il coke veniva cotto nei forni e il gas prodotto mandato nei grossi serbatoi in attesa della distribuzione. L’aria era pestilenziale e molto alto l’indice di mortalità degli operai fuochisti a causa delle esalazioni dei gas. Con l’uso del gas naturale tutte le officine del gas sono state dismesse e smantellate.
2) scritto anche come croft: è il terreno incolto delle aree di risulta urbane
3) il Manchester Ship Canal: evidentemente l’unico posto un po’ romantico dove andare a passeggiare con la ragazza a Salford era quel canale sebbene fiancheggiato dalle fabbriche. Il contrasto è stridente soprattutto se paragonato ai romantici incontri campestri descritti nelle canzoni tradizionali.
4) una old town emblematica: la città industrializzata con il quartiere operaio sovraffollato, malmesso e malsano, costruito nella zona più degradata della città.
5) sono i bambini che giocano nelle strade ai primi raggi di sole, perchè la strada era il loro salotto buono
6) la sirena delle navi
7) “un treno a vapore con il focolare che brillava nella notte” si tratta di uno Staem train, il treno con la locomotiva a vapore, alimentato con il carbone dal fuochista: più che le fiamme la caratteristica della locomotiva a vapore sono gli sbuffi di fumo oggetto di diversi studi e raffigurazioni nei quadri di Claude Monet, ma senz’altro con un po’ d’immaginazione i treni potevano essere paragonati a macchine infernali che mettevano a ferro e fuoco la notte. La cabina aperta del conducente lasciava intravedere la bocca del focolare quando i macchinisti lo caricavano di carbone e dal comignolo sprizzavano anche scintille che spesso incendiavano il sottobosco accanto alla linea ferroviaria.
8) Il verso non piacque alle autorità municipali di Salford e MacColl lo cambiò  in ‎‎“smelled the spring on the smoky wind”, in italiano: annusavo la primavera nel vento pieno di fumo; un verso però che sembra molto ironico, l’odore portato dal vento era quello dell’aria inquinata, un fumo grigio che sporcava di fuliggine tutta la città. Una volta entrato nel circuito folk il verso ha subito ulteriori rielaborazioni passando per sulphured e fino a diventare un Dublin wind
9) in effetti il porto di Salford è stato smantellato e il quartiere operaio abbattuto per costruirvi un moderno polo direttivo, ma non credo che sia quello che Ewan avesse in mente. Avrebbe voluto distruggere il sistema di sfruttamento dei lavoratori asserviti al mostro-fabbrica alimentato dalla logica del profitto di pochi capitalisti, l’ascia è quindi l’emblema del socialismo e di un diverso sistema di gestire il lavoro senza sfruttare l’uomo.
L’immagine poetica però è quella che accosta le alte ciminiere di mattoni e cemento che buttano fuori il fumo a dei vecchi alberi morti (al posto delle chiome verdi, il grigio delle polveri)

Ewan MacColl con la moglie Peggy Seeger
The Pogues

FONTI
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=45136&lang=it
http://www.songfacts.com/detail.php?id=25048
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=48907

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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