The Dubliners’ Dublin City: Grafton Street & Busking

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi sulle orme di Ronnie Drew: integrazione alla quarta tappa, Grafton Street e il Sud-Est di Dublino.
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Il Sud-Est di Dublino si contraddistingue oltre che per la sua architettura georgiana per essere un polo culturale con il Trinity College da una parte e a pochi passi uno dall’altro la National Gallery, il National Museum e il Natural History Museum.

Grafton street nel 1988 con i Dubliners

Grafton street tra il Trinity College e St Stephen’s Green: è un’ampia strada pedonale con un susseguirsi di eleganti negozi, e i caratteristici venditori ambulanti di fiori, dove con il bello o il brutto tempo si esibiscono i più disparati artisti di strada (e in particolare i musicisti).
Sempre piena di gente (probabilmente tra le più trafficate d’Europa) che ci va a passeggiare o a fare shopping o a mangiare/bere o a prendersi un caffè (al Bewley’s Oriental Cafè al n 78 un icona di Dublino). Il Kraft è invece un coffee shop al 31 di Drury street (nel quartiere creativo di Dublino) che propone miscele speciali di alta qualità.

Grafton Street & Busking

Grafton street è diventata il cuore musicale di Dublino da quando è stata pedonalizzata nel 1979. La caratteristica pavimentazione rossa è stata introdotta a metà degli anni ’80.

Grafton street nel 1983

Negli anni successivi, molti ex artisti di strada di Grafton Street (per citarne qualcuno Glen Hansard, Damien Rice, Kodaline) hanno raggiunto la notorietà. Se mai vi venisse voglia di suonarci sappiate che bisogna richiedere un “permesso” in Comune e sottostare al regolamento, prima di tutto riguardo all’orario, il busking è consentito solo tra le 11:00 e le 23:00.
Se invece restate ad ascoltare ricordate che è consuetudine lasciare un paio di euro.

Shopping or not Shopping?

Sebbene sia considerata la via dello shopping di Dublino Grafton street ha perso decisamente quel fascino caratteristico che la contraddistingueva fin dall’Ottocento. McDonald’s nel 1977 e l’invasione delle catene di negozi del Regno Unito nel 1986 hanno portato ad una sorta di omologazione/banalizzazione della strada. Al momento gli affitti stellari tengono ancora lontani agli operatori locali, basta spostarsi alla parallela South William Street o andare al Quartiere Creativo per trovare l’Irish Style.

Il nuovo Quartiere “Creativo”

The Creative Quarter si trova tra Temple Bar e Grafton Street: è un’area grossomodo quadrata che si estende da South William Street a George’s Street e da Lower Stephen’s Street a Exchequer Street con negozi e attività, delizia dello shopping.
Comprende il George’s Street Arcade, il mercato coperto costruito nel 1881 con boutique e bancarelle e il Powerscourt Townhouse Centre un centro commerciale inserito nella residenza dublinese del visconte Powerscourt al 59 di South William Street (il cortile centrale sormontato da una cupola in vetro è un punto di ritrovo per i dublinesi). All’interno lo scalone originario in mogano e le decorazioni in stucco di Michael Stapleton.

il Creative Quarter raccontato dai suoi protagonisti
John Sheahan & Barney McKenna: Mason’s Apron
live at Southport Arts Centre, 1977
The Wise Maid (‘Doherty’s Reel’ on Dubliners )/ Down The Broom/The Honeymoon Reel
Maid behind the bar / Boyne Hunt / The Shaskeen Reel / The Mason’s Apron
le proteste dei venditori ambulanti

Grafton street a Natale

A parte le luci e la magia del Natale, alla vigilia è facile trovare grandi star come Bono, Glen Hansard, Lisa Hannigan, Sinéad O’Connor, Liam Ó Maonlaí, Hozier che cantano e suonano per beneficenza in Grafton Street. 

STATUE COMMEMORATIVE

A parte i Buskers che si travestono da statue viventi, si trovano nei paraggi di Grafton Street due vere statue: la prima è quella di Molly Malone che da Grafton street (1988) è stata trasferita in Suffolk Street nel 2014; l’altra di Phil Lynott (1) eretta all’incrocio con Harry Street nel 2005.

(1) Phil Lynott è stato il fondatore alla fine degli anni 60, dei Thin Lizzy, una band hard rock particolare, ricca di molte influenze, non ultima quella irish. In Terre Cletiche Blog la recensione di “Róisín Dubh (Black Rose)”

https://theculturetrip.com/europe/ireland/articles/meet-the-buskers-of-dublins-famous-grafton-street/
https://theculturetrip.com/europe/ireland/articles/a-music-lovers-guide-to-dublin/

CREATIVE QUARTER

Centro di creatività e innovazione: negozi indipendenti, boutique di stilisti, attività creative e artigianali, una scommessa vinta nella Dublino dell’irish style

https://www.dublintown.ie/creativequarter/
https://www.wearedublintown.ie/who-we-are/creative-quarter/

SOMMARIO

LINK
https://www.independent.ie/lifestyle/the-glory-days-of-grafton-street-and-why-they-could-be-coming-back-again-26450742.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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