Dublin Saunter: la Dublino del flâneur

Per conoscere una città quando si è un nuovo arrivato la regola generale è sempre quella: salite su un tram-autobus e restateci da capolinea a capolinea. Oltre a farvi un’idea di come funzionino i trasporti, avrete modo di guardarvi la città comodamente seduti al finestrino e nel frattempo prendere nota dei posti che vorrete esplorare a piedi. I turisti ovviamente si devono arrangiare e pianificare la loro visita alla città in modo da ottimizzare il tempo a disposizione.
Per i vostri giri in bus per Dublino potreste farvi la vostra play list dal SOMMARIO

A 45:19 del documentario The Dubliners’ Guide to Dublin City Ronnie canticchia con una venditrice ambulante di Moore Street una vecchia canzone di Dublino risalente al 1940, scritta da Patrick Leo Maguire per Noel Purcell. All’epoca Dublin Saunter (= in italiano bighellonare per Dublino) non ebbe un grande successo ma pian piano è diventata una canzone amata dalla gente di Dublino, anche se non è mai stata una hit nel Folk Revival.

Noel Purcell (complimenti a Liam Haines per il montaggio video)

With coffee at eleven..

Ai dublinesi piace il caffè.
Probabilmente tanto per schierarsi contro il tè del British style, o forse perchè sono un po’ partenopei nell’animo!! E così trovate coffee house un po’ ovunque a Dublino, un’usanza che era andata persa in città, ma storicamente consolidata, ad esempio nel XVIII secolo il rituale del caffè comprendeva la lettura dei giornali freschi di stampa. ( Alcuni tipografi e librai, come Richard Pue, Richard Norris e Thomas Bacon, erano anche proprietari di caffè. Come centri di notizie e informazioni, caffè e giornali si sostenevano a vicenda.) Si trattava ovviamente dell’élite dublinese e il modello di caffè veniva dall’Inghilterra.
Senonchè nel 1890 Bewley aprì per le masse un caffè in South Great George’s Street e a ruota uno in Westmoreland Street, da subito diventato luogo di soggiorno pomeridiano degli intellettuali (con il Trinity College a due passi). Ma è stato l’ultimo dei caffè Bewley aperto in Grafton Street a diventare un icona di Dublino.
Bewley’s è il marchio di una famiglia di quaccheri originari dall’Inghilterra il quale ebbe origine da Joshua Bewley, quando nel 1830 sbarcò in Irlanda le prime casse di tè arrivate direttamente dalla Cina.

Nella canzone Dublin Saunter si presume che il nostro flâneur sorseggi il suo caffè delle 11 da Bewley’s Oriental Cafè al 78-79 Grafton st.

Il caffè più storico della città fu ricavato ristrutturando l’ex Whyte’s Academy e aprì i battenti nel 1927. La facciata in stile Art Déco venne decorata alla Orientale, con un portale a mosaico a motivi egizi giusto per richiamare la recente scoperta della favolosa tomba di Tutankhamon e i suoi tesori. Sei vetrate colorate nella parte sul retro vennero commissionate a Harry Clarke, il più grande artista di vetrate della storia irlandese. Sono un raro esempio di design Arts and Crafts con immagini di fiori, creature marine, uccelli esotici, farfalle e tralci di fogliame. Le altre vetrate colorate sono di Pauline Bewick (al terzo piano dal titolo Cafe Society in cui ritrae i clienti seduti davanti alle finestre di Harry Clarke) e di Jim Fitzpatrick (la vetrata di Cruitne spostata dal Bewleys di Mary Street quando è stata chiuso), le sculture dell’attuale proprietario del Bewley’s Paddy Campbell e di Eamonn Ceannt e i murales di Graham Knuttel. Gli interni sono in stile art decò e sono stati restaurati nel 2017: la ristrutturazione ha mantenuto lo stile caratteristico da Gran Cafè viennese con boiserie in mogano e caminetti, divanetti foderati di velluto rosso scuro, poltroncine sempre di velluto, piccoli tavolini con piano di marmo e le sedie in legno curvato.
La ristrutturazione ha ampliato i servizi con un Bar Italiano e una pasticceria a vista.

A rischio di chiusura nel 2020 causa Covid e pendenze sugli affitti, il Bewley’s ha riaperto i battenti.
La Sala da tè ha riaperto il Lunchtime Theatre nella Oriental Room
per info e prenotazioni
http://www.bewleyscafetheatre.com/?fbclid=IwAR0VUOhDuTgmoZiDNaSBYZoRyrvrC75vCP1kbDxu3aPGOHneJLMDUCz3QRg

Il Bewley offre anche un tour guidato il sabato (creato da Pat Liddy) per visitare tutto l’edificio e ovviamente gustare l’original sticky bun accompagnato da un caffè o tè.
https://www.bewleys.com/ie/cafetour/

dettaglio vetrata di Harry Clarke


http://www.askaboutireland.ie/reading-room/history-heritage/pages-in-history/dublin-coffee-houses/
https://www.thejournal.ie/readme/bewleys-grafton-street-5094430-May2020/
https://overthehilda.ie/2019/07/01/bewleys-cafe-tour-a-trip-down-memory-lane/
https://www.foodireland.com/recipes/breakfast-sticky-buns/

SOMMARIO
APPROFONDIMENTO:
Grafton street & Busking
St. Stephen’s Green (un parco incantato nel cuore di Dublino)

A stroll in Stephen’s Green

Vien da chiedersi se questo saunter sia il turista ideale, e sicuramente lo è, ma in questa canzone c’è un sotto testo amaro e lo capiamo arrivando all’ultima strofa: il nostro dublinese è un emigrato che ha cercato di lavorare barcamenandosi a destra e a manca, ma senza avere successo (leggasi farsi una posizione nella società, accumulare un po’ di benessere e ricchezza), così vive alla giornata “come un re” (che notoriamente non ha mai un soldo in tasca) nella sua Dublino dove “my roots are deep in friendly ground“: una community di appartenenza e di solidarietà sociale.

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi

Dublin Saunter

Se la versione anni 40 è un po’ d’antan quella di Aoife Scott è più folk, assolutamente adorabile

Aoife Scott

Dublin Saunter è stata presa come ispirazione dal rapper dublinese Paul Alwright  (Lethal Dialect) per Dublin 2020 European Capital of Culture.
Nel video: Moore Street, Grafton Street, St. Stephens Green, Trinity College, The Garden of Remembrance, The Dublin Writers Museum, Downeys Pub Cabra, St Josephs Church Ballymun, Joseph Plunkett Tower, Balcurris Road , Ballymun e l’aeroporto di Dublino.

New Dublin Saunter feat. Jess Kav

☕COFFEE HOUSE

La caffè-mania dilagata a Dublino è iniziata nel 2012 e ancora oggi le caffetterie spuntano come funghi: sono le piccole caffetterie indipendenti che offrono le loro miscele di caffè esclusive, Double Espresso e cappuccini decorati, il Caramel macchiato (caffè latte al gusto di caramello) e la Mocha (caffè espresso, latte e cioccolato insomma la versione irish del mocaccino), oppure tè sfusi e matcha. Non il solito caffè filtrato nei bicchieroni da asporto!!
Con gli assaggi di dolci artigianali o anche stuzzichini salati, o veri e propri brunch. In certi orari ci si può stare tranquillamente, come se foste nel salotto di casa vostra.

NORTH
Love Supreme 57 Manor St, Stoneybatter, torte artigianali,  “Chocolate Emporium”
Proper Order Coffe 7 Haymarket (Smithfield ) caffè multi-torrefazione 
Brother Hubbard 153 Capel St, “Questo è il bar che stavi cercando”, cucina di ispirazione mediorientale e mediterranea 
Cloud Cafe 43 North Strand
Vice Coffee Inc 54 Abbey Street Middle,
LIBERTIES
The Fumbally Fumbally Lane tra i primi a portare la caffe-mania a Dublino (uno dei proprietari è italiano). The Fumbally Stables nato dal Café ha al centro la community e la sostenibilità /workshop e eventi, mercatino, yoga e meditazione, corsi per fare il pane con il lievito madre, le bevande fermentate, marinate e conserve
SOUTH EST
Kaph 31 Drury st
Clement & Pekoe 50 South William St, anche shop, da provare il kombucha
Cloud Picker 42 Pearse Str
The Cake Café The Daintree Building, 8 Pleasants Place
Network Cafe  39 Aungier St design e pasticcini
First Draft Coffee 34 Lennox St, (Portobello)
Meet Me in the Morning 50 Pleasants St, Saint Kevin’s, (Portobello)

Coffeangel ha cinque sedi in tutta la città al 16 Anne Street South è nelle Liberties
3FE Coffee Shops and Coffee Roasting in vari punti della città, un negozio indipendente al 32 Grand Canal Street Lower, menu per il brunch

Udite udite anche a Dublino l’iniziativa del caffè sospeso tipico di Napoli “Suspended Coffee” (paghi due e prendi uno); personalmente ricordo che quando mi trovavo a Spaccanapoli- erano gli anni 70- l’usanza era diffusa tra i signori e i professionisti dei Quartieri Spagnoli e di Forcella.

Dublin Saunter è stata anche parodiata da Fran Dempsey nel 1986 come Dublin Can’t Be Heaven: Dublin On A Cold And Smoggy Morning..

dagli archivi di RTE

“Dublin can’t be heaven, 
Joyriders aged 11, 
And you’re mugged on Stephen’s Green,  
There’s no need to hurry, 
But plenty need to worry, 
Your car is gone no Garda to be seen.”

Dublin Saunter

I’ve been north and I’ve been south.
I’ve been east and west.
I’ve been just a rolling stone,
Yet there’s one place on this earth
I’ve always liked the best,
Just a little town I call my own.

For Dublin can be heaven
With coffee at eleven
And a stroll in Stephen’s Green.
There’s no need to hurry.
There’s no need to worry.
You’re a king and the lady’s a queen.
Grafton Street’s a wonderland.
There’s magic in the air.
There’s diamonds in the lady’s eyes,
And gold dust in her hair,
And if you don’t believe me,
Come and meet me there,
In Dublin on a sunny summer morning.


I’ve been here and I’ve been there.
I’ve sought the rainbow’s end,
But no crock of gold I’ve found.
Now I know that, come what will,
Whatever fate may send,
Here my roots are deep in friendly ground.

Sono stato a Nord e sono stato a Sud
Sono stato a Est e a Ovest
proprio come una pietra che rotola
tuttavia non c’è posto al mondo
che mi sia piaciuto di più
della piccola città che considero casa mia.

Perchè Dublino può essere un paradiso
con il caffè delle 11
e una passeggiata in Stephen Green.
Non c’è affanno
nè cruccio
tu sei il re e la tua signora è la regina.
Grafton street è un paese delle meraviglie
c’è la magia nell’aria
gli occhi delle ragazze sono diamanti
e l’oro brilla nei loro capelli
e se non mi credete
venite a trovarmi qui
a Dublino in una mattina d’estate piena di sole.

Sono stato qui e là
ho cercato la fine dell’arcobaleno
ma non ho trovato la pentola dell’oro.
Adesso so che, capiti quel che capiti
qualunque cosa il fato mi manderà
qui le mie radici affondano nella terra amica

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

2 Risposte a “Dublin Saunter: la Dublino del flâneur”

  1. Molto carino tutto, il video e anche il post.
    Viene una gran voglia di andare a Dublino e vistarla con la tranquillità e la curiosità di un flaneur, proprio come consigli tu

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