Sweep chimney sweep

Quello dello spazzacamino è un antico mestiere perduto ma anche un mestiere maledetto, duro e pericoloso, basato un tempo (nemmeno troppo lontano) sullo sfruttamento minorile degli orfani.

L’intervento di pulizia delle canne fumarie diventò via via sempre più necessario e frequente con il passaggio dalla legna al carbone, per non parlare di una tassa sui focolari istituita in Inghilterra nel 1664 che venne prontamente aggirata costruendo tortuosi labirinti di canne fumarie interconnesse pur di non aumentare il numero dei comignoli sul tetto.
La professione si sviluppò in Inghilterra tra il 1600 e il 1700 quando nei centri urbani vennero costruiti camini praticamente in ogni stanza dell’abitazione.
Canne fumarie strette e intricate contribuirono all’impiego massiccio di bambini nell’attività in qualità di apprendisti (un apprendistato che durava sette anni) di fatto asserviti al maestro-spazzacamino che ne assumeva spesso la tutela legale.
I bambini-spazzacamino -per lo più orfani- si arrampicavano nelle canne fumarie con delle piccole spazzole, con il rischio sempre incombente di rimanervi incastrati e morire per soffocamento; solo sul finire del 700 vennero inventati dei nuovi metodi di pulizia del camino, relativamente più sicuri, con l’impiego di attrezzature particolari che si infilavano dall’alto restando sul tetto, e tuttavia questi nuovi metodi non misero fine allo sfruttamento minorile!
In cambio di un misero alloggio e dei pasti questi lavoratori bambini di 4- 11 anni lavoravano dall’alba al tramonto sempre con il rischio di brutte cadute o di gravi (e mortali) infezioni polmonari a causa delle polveri respirate.

In Gran Bretagna l’attività dello spazzacamino venne regolamentata nel 1864, dalla legge che vietò l’impiego dei minori (ma solo nel 1875 fu reso obbligatorio il controllo della polizia sull’attività con il conseguente compito di far rispettare le norme di tutela).

Gli spazzacamini portavano aria fresca nelle case e divennero un simbolo del focolare e di buona salute/prosperità. Nel folklore inglese incontrare uno spazzacamino durante un matrimonio è considerato un portafortuna per i novelli sposi.
I piccoli spazzacamini inglesi avevano una sola vacanza all’anno, il 1° maggio, durante la quale potevano riposare e partecipare alla Parata degli Spazzacamini (Chimney Sweeps’ Day)

In Piemonte nella città di Santa Maria Maggiore (Val Vigezzo) si tiene ogni anno in autunno Il Raduno Internazionale degli Spazzacamini. Già nel 1548, sulla carta delle Alpi, la Valle Vigezzo veniva indicata come la “Valle degli Spazzacamini” perché tradizionalmente i giovani emigravano all’estero, nel Nord Europa, per praticare questo mestiere.
https://www.museospazzacamino.it/Il-raduno

Sweep chimney sweep

Roud 1217 ; Master title: Sweep, Chimney Sweep ; Ballad Index K240 ; Mudcat 12131 ; trad.]

La canzone viene dalla Famiglia Copper i quali hanno trasmesso di generazione in generazione un immenso patrimonio di canti tradizionali del Sussex (Inghilterra)

1.Sweep, chimney sweep, is the common cry I keep (1)
If you can but rightly understand me
With my brush, broom and my rake, with my brush, broom and my rake(2)
See what cleanly work I make
With my hoe(3), with my hoe, with my hoe and my hoe
And it’s sweep, chimney sweep for me
2.Girls came up to my door
I looked black as any Moor
I am constant and true as the day
With a bunch of ribbons gay, with a bunch of ribbons gay
Hanging down by my right knee
And there’s no one, and there’s no one
And there’s no one and no one
And there’s no one can call me on high
3.Arise girls, arise, wipe the sleep from off your eyes
Go and fetch to me some beer that I might swallow
I can climb up to the top, I can climb up to the top
Without a ladder or a rope
And it’s there you, and it’s there you, and it’s there you and there you/And it’s there you will hear me “Hullo”
4.Now here I do stand with my hoe all in my hand
Like some soldier that’s on the sentery
I will work for a better sort
And I’ll kindly thank them for it
I will work, I will work, I will work and I’ll work
And I’ll work for none but gentery

“Spazza, spazzacamino”, è il grido comune che osservo
che sia ben compreso, se mi potete capire
“Con la mia spazzola, la mia scopa e il mio rastrello, con la mia spazzola, la mia scopa e il mio rastrello
guarda che bel lavoro di pulizia che ho fatto
con la mia marra, la mia marra
ecco lo spazzacamino”
2.Ragazze venite alla mia porta
sono nero come un moro,
sono costante e sincero come il giorno
con un mazzo di nastri allegri, un mazzo di nastri allegri
appesi al ginocchio destro
e non c’è nessuno, e non c’è nessuno
non c’è nessuno
e non c’è nessuno che possa chiamarmi dall’alto
3.Alzatevi ragazze, alzatevi, asciugatevi il sonno dagli occhi
andate a prendermi della birra per il gargarozzo
posso salire fino sulla cima del tetto, sulla cima del tetto
senza scala né corda
ed è li dove tu, dove tu
ed è lì dove tu mi sentirai dire “Ciao”
4.Ora sono qui con la zappetta in mano
come un soldato di sentinella
lavorerò per migliorale la mia posizione
e li ringrazierò gentilmente per questo
lavorerò, lavorerò, lavorerò e lavorerò
lavorerò solo per la gente signorile

NOTE traduzione di Cattia Salto revisionata da Flavio Poltronieri
(1) il grido che riecheggiava per le strade era “soot-o” oppure “sweep-o,” o anche semplicemente “weep, weep.”
(2) il bambino risaliva il camino tenendo la spazzola nella mano destra tenuta alta sopra la testa, spesso aveva nell’altra mano un raschietto di metallo per raschiare via i duri depositi di creosoto attaccati alle pareti del camino. Strisciava come un bruco usando principalmente gomiti, ginocchia, piedi e schiena per salire 
(3) piccola zappa triangolare

Steeleye Span in Storm Force Ten
Copper Family

https://mainlynorfolk.info/copperfamily/songs/sweepchimneysweep.html
https://london-inside.livejournal.com/5392.html
https://www.historic-uk.com/CultureUK/History-Boy-Chimney-Sweep/
https://owlcation.com/humanities/The-History-of-Children-at-Work-The-Poor-Life-of-An-Apprentice-Chimney-Sweep

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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