The Sailor’s Alphabet

Roud 21100 ; Ballad Index RcTSAlp ; MusTrad MT230 ; trad.]

Sailor's Alphabet
dall’album di Bob Roberts “Sea shanties, English Folk Music” 1960

The Sailor’s Alphabet/The Bosun’s Alphabet/The Bargeman’s Alphabet (A is for the Anchor) ovvero la canzone dell’alfabeto del marinaio è un genere piuttosto antico di canzone e abbastanza diffuso tra le professioni in particolare tra i marinai.
Molte le versioni con le strofe adattate da chi canta, ai tempi dei grandi velieri era utilizzata come pump shanty ma più spesso era una canzone ricreativa (forecastle) che ha avuto un discreto successo anche a terra per il suo motivetto allegro.

Alcuni versi di The Sailor’s Alphabet possono risultare incomprensibili ai “terricoli” al par mio, e nelle note ho riportato le relative definizioni, vocabolario nautico alla mano e l’ausilio di Italo Ottonello.


A is for the Anchor that lies at our bow,
B is for the Bowsprit an’ the jibs all lie low,
Oh! C is for the Caps’n we all run around,
D is for the Davits to low’r the boat down.
Chorus:
Sooo! merrily, so merrily, so merrily sail we,
There’s no mortal on earth like a sailor at sea,
Blow high or blow low! as the ship sails along,
Give a sailor his grog an’ there’s nothing goes wrong!


E is for the Earring when reefing we haul,
F is for the Fo’c’sle where the bullies do brawl,
Oh! G is for the Galley where the saltjunk smells strong,
H is for the Halyards we hoist with a song.

I is for the Eyebolt – no good for the feet,
J is for the Jibs, boys, stand by the lee sheet,
Oh! K is for the Knightheads where the shantyman stands,
L is for the Leeside hard found by new hands.

M is for the Maindeck – as white as new snow,
N is for the Nigger gals in the land to which we go,
Oh! O is for the Orlop, ‘neath the ‘tweendecks it lays,
P is for the Peter flow on sailin’ day.

Q is for the Quadrant – to the wheel it lies near,
R is for the Rudder – it helps us to steer,
Oh! S is for the Sheerpole over which we must climb,
T is for the Topman, ‘way loft every time.

U is for the Uniform – only worn aft,
V is for the Vangs running from the main gaff,
Oh! W is for the Water -we’re on pint and pound,
X marks the spot where Ol’ Stormy was drowned.

Y is for the Yard-arm – needs a good sailorman,
Z is for Zoe – I’m her fancy-man,
So this is the end of me bully ol’ song.
Heave away, buckos, oh, heave long an’ strong!

traduzione italiana Cattia Salto*
A è l’ancora che sta a PRORA,
B è il bompresso con i fiocchi(1) SERRATI
Oh! C è l’argano attorno a cui giriamo,
D sono le gruette per METTERE A MARE la barca.
Coro:
Allegramente, così tanto allegramente, navighiamo,
nessun mortale sulla terra è come un marinaio in mare, Che il vento soffi
[come gli pare](2) mentre la nave va,
dai al marinaio il suo grog e niente andrà storto!


E è la borosa di terzarolo(3)
F il castello dove i marinai schiamazzano,
Oh! G è la cambusa dove la carne secca sotto sale puzza
H sono le drizze(4) che ALIAMO con una canzone.

I è il golfare(5) – attenzione ai piedi,
J sono i fiocchi, ragazzi, che stanno sottovento,
K sono le teste di cavaliere dove si trova lo shantyman (6),
L è il lato sottovento arduo da trovare per i novellini

M è il PONTE DI COPERTA – bianco come neve fresca,
N sono le negre nella terra in cui andiamo(7),
O è il ponte che sta sotto l’interponte(8),
P è il segnale pronti a partire (9)

Q è il quadrante che si trova vicino alla ruota(10),
R è il timone – ci aiuta a DIRIGERCI,
S è la BISCAGGINA su cui dobbiamo arrampicarci(11),
T è il gabbiere, via in alto in ogni momento(12).

U è l’uniforme – indossata DAGLI UFFICIALI(13),
V COME VANGS, CHE CORRE SOTTO IL BOMA TRATTENENDOLO VERTICALMENTE QUANDO LA VELA SI GONFIA(14)
W è l’acqua DOLCE- una pinta è pari a una libbra(15),
X segna il punto NAVE in cui il vecchio Stormy è annegato.

Y è la VAREA- ci vuole un buon marinaio,
Z è Zoe – io sono il suo innamorato(16),
Quindi questa è la fine della canzonaccia.
Virate, bulli, virate con forza!

NOTE
la traduzione è stata revisionata da Italo Ottonello che ha introdotto i termini nautici più appropriati (con lettere maiuscole) Purtroppo nella traduzione italiana non tutti i termini iniziano con la lettera dell’alfabeto relativa ai termini inglesi [A VOLTE NEPPURE QUELLI INGLESI (I PER EARRINGS)]
(1) Vela triangolare che negli antichi velieri veniva murata sul bompresso ed era normalmente multipla
(2) Blow high or blow low in riferimento al vento che possa soffiare forte o leggero e di conseguenza i marinai regolano le vele Blow high (alandole) blow low (calandole) l’espressione è diventata anche una frase idiomatica per significare “vada come vada/qualunque cosa accada”
(3) Earring=nel linguaggio di marina, cordicella che fa parte dell’attrezzatura delle vele: borose d’inferitura, quelle che, poste agli angoli superiori delle vele, servono a legarli ai pennoni; borose di terzaroli, quelle che, poste in corrispondenza di ogni mano di terzaroli, servono a fare le legature al pennone dopo che si è ridotta la superficie delle vele.
Un altro verso è “E’s for the ensign that at our mast flew” [E COME LA BANDIERA (ensign) CHE SVENTOLA ALLA MAESTRA]
(4) Halyards=Cime o cavi d’acciaio utilizzate per alzare (drizzare) al loro posto vele, bandiere o altri sistemi di coperta. Ogni drizza viene identificata col nome della vela o del sistema collegato
(5) Nell’attrezzatura navale il golfare è un anello di metallo saldamente assicurato allo scafo o ad altre strutture dell’imbarcazione, che viene usato per agganciarvi paranchi, carrucole, cime, bozze per le catene delle ancore, eccetera.
(6) Italo Ottonello mi spiega molto chiaramente cosa siano le teste di cavaliere: “MONACHETTI: Teste di scalmotti sagomate sporgenti al disopra della murata. Si trovano ovunque sia necessario dar volta a delle cime. timberheads (Dana): secondo altri: knigt’s heads.
[SCALMOTTO: Ossatura dell’impavesata. Stanchion.
…..we went aft and manned the slip-rope which came through the stern port with a turn round the timberheads. “All ready forward?” asked the captain. “Aye, aye, sir; all ready,” answered the mate. “Let go!” “All gone, sir”; and the chain cable grated over the windlass (DANA Two years before the mast)]
oppure K’s for the knighthead where our petty officer stands
(7) ai tempi non una frase in senso dispregiativo, oggi il verso più politicamente corretto diventa “N’s for the needle [L’AGO MAGNETICO] that never points wrong”
(8) orlop= ponte di stiva, falso ponte. oppure “O’s for the oars [REMI] of our old jolly boats”
(9) blue-peter è una bandiera DA SEGNALI che rappresenta convenzionalmente LA LETTERA P, blu con un rettangolo bianco in mezzo, che significa “in partenza” così richiamando tutti i membri dell’equipaggio a ritornare a bordo.
Oppure “P’s for the pinnace [BARCACCIA] which lively do float”
(10) [QUADRANTE: Antico strumento per rilevare l’altezza degli astri. Anche un settore di 90° della bussola.]
Oppure “Q’s for the quarterdeck [CASSERO] where our officer stands”
(11) Sheerpole= BISCAGGINA O SCALA A TAROZZI. I TAROZZI SONO GLI SCALINI IN LEGNO O IN CAVO DELLA STESSA (v. dizionario enciclopedico marinaresco – Mursia ed.) quelli delle sartie sono le griselle
oppure “S is for the stunsells [STUNTSAILS Forza di vele: Le vele bordate in aggiunta a quelle normali, dette anche leggere o di bel tempo (Scopamare, coltellacci, coltellaccini, ecc. Studding-sails; Light sails)] that drive her along”
(12) Nelle navi a vela del passato, il gabbiere TOPMAN era il marinaio specializzato ad andare sui pennoni degli alberi per la manovra della vela [GABBIERE: Marinaio destinato alle alberature. Fore-mast (man). Foretopman Topman Foremast man (seaman, hand)]
oppure “T’s for the topsail [GABBIA /VELA DI], to get there takes long”
(13) letteralmente “solo a poppa” e Italo Ottonello precisa “cioè l’uniforme indossata solo dagli ufficiali”
(14) una mia traduzione approssimativa era “il sartiame che parte dal picco di maestra”
Si legge nel dizionario nautico: picco: (s.m.) [A]. (Alberatura e vele) gaff, peak Asta simile ad un mezzo pennone al quale si fissa il lato superiore di una randa aurica. Uno dei due estremi dell’asta è a forma di forca e aderisce all’albero al quale è assicurato con una apposita legatura (trozza) con la possibilità di scorrere lungo l’albero stesso tirato da un’apposita drizza (di gola). L’altro estremo è sospeso in direzione della poppa e sostenuto da una drizza (di penna). Tramite le due drizze si può issare, distendere e regolare la forma della randa. Nei velieri aurici a più alberi ogni picco prende il nome della vela che sostiene (maestra, mezzana, trinchetto) https://www.waterwind.it/new/images/pdf/Dizionario_Italiano_inglese.pdf
(14) io ipotizzo un riferimento al vecchio detto “A pint of pure water weighs a pound and a quarter” [Una pinta d’acqua pesa una libbra e un quarto] in merito al calcolo del peso di un liquido che mette in relazione il volume con la massa (peso). Con il sistema metrico decimale in italiano sarebbe “1 litro d’acqua pesa 1 kilo”
Oppure W for wheel [RUOTA DEL TIMONE], in which we take time, W is the Windlass [ARGANO] round which we must wind
(15) oppure “Z’s also for zero in the cold winter time”

la versione dei Fairport Convention nell’album Babbacombe Lee 1971 in un video montaggio di Damian Davison dove si visualizzano le varie parti della nave indicate nelle strofe

Negli anni 70 i Fairport Convention hanno contribuito alla diffusione di The Sailor’s Alphabet e si sono anche divertiti a scrivere una versione sconcia “The Naughty Sailor’s Alphabet” (dalla penna di Dave Swarbrick e Dave Pegg aiutati da quel mattacchione di Martin Carthy) mai rilasciata su un album ufficiale. [VM18]

La versione del barcaiolo, (in inglese The Bargeman’s Alphabet), differisce solo in alcuni versi e nel coro recita

So merrily, so merrily, so merrily sail we
There’s none so blythe as a bargeman at sea
Sing high, sing low, we’re sailing along
Give a bargeman a breeze and you cannot go wrong.

Navighiamo sempre allegri
non c’è nessuno più contento di un barcaiolo sul mare
forte o piano navighiamo,
dai al barcaiolo una brezza e non resterai deluso

The Sailor’s Alphabet & Folk Revival

Stan Hugill in Sailing Days 1993
la versione Louis Killen, Stan Hugill & the X-Seamen’s Institute
Ewan MacColl, 1962, con Alf Edwards alla concertina
Clifford Jenkins in Sea Songs & Shanties 1994
Howling Gael
Seamus Kennedy in Sailing Ships and Sailing Men 2008

La versione del pescatore Johnny Doughty

Hulton Clint
Jerzy Brzezinski 

RIFERIMENTI
Shanties And Sailors’ Songs(p172-3),
Shanties from the Seven Seas(p341-2),
Shanties from the Seven Seas (complete)(II)(p456-8)

LINK

https://www.mustrad.org.uk/articles/alphabet.htm
http://www.joe-offer.com/folkinfo/songs/139.html
http://www.joe-offer.com/folkinfo/forum/267.html
https://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=5136&SongID=5136
https://mainlynorfolk.info/danny.spooner/songs/thesailorsalphabet.html
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=117934
http://www.fresnostate.edu/folklore/ballads/PaSe142.html
http://www.sssa.llc.ed.ac.uk/whalsay/2015/01/03/a-for-the-anchor/

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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