Bob Johnston dove finisce l’arcobaleno

Proprio in queste recenti settimane Steeleye Span ha, per la prima volta, pubblicato e eseguito pubblicamente in concerto un vecchio brano di quarant’anni fa a tema ambientalista, scritto da Bob Johnston dal titolo “The Green Man”. Ora purtroppo annuncia che il 15 dicembre 2023 è avvenuta la sua triste dipartita per malattia.

Il chitarrista Bob Johnston, membro del gruppo dal 1972 al 1977 e dal 1980 al 2001, era stato inizialmente introdotto dal violinista Peter Knight (assieme all’altro sconosciuto Rick Kemp) quando lasciarono Martin Carthy e Ashley Hutchings. Nessuno ha mai dimenticato il suo esordio nel quarto album del gruppo “Below ther Salt” dove cantava una terrificante “King Henry”; porterà in seguito molte altre meravigliose canzoni, da “Thomas the Rhymer” a “Alison Gross”, da “Long Lankin” a “Gaudete”.

Da quando aveva lasciato Tim Hart nel 1980 (che purtroppo morirà prematuramente la vigilia di Natale del 2009) era rimasto unico chitarrista del gruppo e, anche se l’età d’oro del folk era fase calante, non mancarono certo i capolavori come il disco “Tempted and Tried” (1989). Se ne andò per motivi di salute ma saltuariamente contribuiva ancora agli Span, lo fece fino al 2013 per l’album Wintersmith, basato sulle storie di Terry Pratchett.

Johnson si era poi anche laureato in psicologia alla Warwick University ed esercitava occasionalmente; Maddy Prior nel dare l’annuncio ha detto (citando forse un verso di Richard Thompson) che Bob ci ha lasciati per andare alla ricerca della “fine dell’arcobaleno”.

The Green Man


Nothing to say
Feet of clay
Head in the skies
Stars in his eyes
Nobody ever knows his name
Nobody ever knows where he came from.
The green man

Oil in the seas
Dust in the trees
Jets in the skies
Smoke in his eyes
The green man

No one knows
Where the rainbow goes
Nobody knows, but the green man

traduzione italiana Cattia Salto
Niente che dire
piedi di terra
la testa nel cielo
le stelle negli occhi
nessuno conosce il suo nome
nessuno sa da dove arrivi
l’Uomo Verde

Petrolio nei mari
polveri sottili tra gli alberi
jet nei cieli
fumo nei suoi occhi
l’Uomo Verde

Nessuno sa
dove finisce l’arcobaleno
nessuno lo sa tranne l’Uomo Verde

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Pubblicato da Flavio Poltronieri

Etnomusicologo. Autore e traduttore di canzoni. Ha pubblicato su riviste di avanguardia musicale in Italia/Francia/Germania. Fa parte della redazione giornalistica di Blogfoolk, Lineatrad e leonardcohenfiles.com

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