The Mermaid

The Mermaid, la canzone scritta da Shel Silverstein / Jim Friedman negli anni 60 e non la ballata childiana omonima.[The Mermaid]

La canzone erotico-umoristica scritta da Shel Silverstein / Jim Friedman dal titolo The Mermaid racconta l’avventura di un baleniere che incontra due sirene sorelle: la prima era bella e seducente con un unico inconveniente, sotto l’ombelico aveva solo la coda. La seconda al contrario era un pesce nella parte sopra ma un donna in quella sotto. E mentre alla prima il marinaio dedica metà del suo cuore all’altra dona tutto se stesso!
Ecco come Magritte ribalta l’immaginario collettivo disegnando nel 1945 due sirene metà donna e metà pesce, quella classica che abbraccia la sorella “rovesciata” secondo la tecnica dell’inversione rivelatrice cara ai surrealisti.

Magritte 1945

Il pittore aveva già immaginato il pesce-donna per il dipinto “Invenzione collettiva” (1934) ci troviamo davanti ad un “camuffamento” della specie, una donna che per sopravvivere in quanto tale si modifica in pesce; nell’immagine possiamo leggere anche una metafora sessuale, un pesce spiaggiato (e morente) fuori dal suo elemento naturale, che in realtà è una donna.

La sirena rovesciata di Magritte in Invenzione collettiva (1934)

The Mermaid (Shel Silverstein )

I’m So Good That I Don’t Have to Brag è il disco stampato dopo la registrazione dal vivo di due serate al Mother Blues[1] di Chicago in cui Shel Silverstein presenta la sua versione di The Mermaid e la inizia così

When I was twelve years old I used to see the pictures of mermaids in all the books and magazines. Not mermaids MAREmaids, that’s what we called them at home.
And all the pictures, yeah, they never had no bras on, they didn’t have anything on! And I was old enough that I knew that they didn’t really exist, but, I also wondered, if they did exist, what the hell would you do with one if you caught it?!

Quando avevo dodici anni vedevo le immagini delle sirene in tutti i libri e riviste. Non sirene ma giumente (maremaids), così le chiamavamo a casa.
E tutte le foto, sì, non avevano mai reggiseni, proprio niente addosso! Ed ero abbastanza grande da sapere che in realtà non esistevano, ma, mi chiedevo anche, se esistessero, che cosa ci potevi fare con una se la catturavi?

La canzone venne pubblicata l’anno seguente su Playboy (Shel Silverstein scriveva libri di poesie e per bambini ma anche racconti per Playboy) ed è stata interpretata da alcuni artisti folk negli anni 70 e più recentemente è un brano interpretato “all’irlandese” dai Great Big Sea



When I was a lad in a fishing town,
an old man said to me,
“You can spend your life, your jolly life,
a-sailing on the sea.
You can search the world for pretty girls
‘til your eyes grow weak and dim,
But don’t go swimmin’ with a mermaid, son,
if you don’t know how to swim!

‘Cause her hair is green as sea-weed,
Her lips are blue and pale.
I’ll tell you now before you start,
You can love that girl with all your heart,
But you’ll only love the upper part;
You will NOT like the tail!


I signed on to a whalin’ ship,
and my very first day at sea,
I seen a mermaid in the waves, a-reachin’ out to me.
“Come live with me in the sea,” said she,
“and down on the ocean’s floor.
I’ll show you a million wond’rous things
you’ve never seen before!”
So over I jumped and she pulled me down,
down to her seaweed bed.
A pillow she made of tortoise shells,
and placed beneath my head.
She fed me shrimp and caviar
from a silvery dish.
She was just my taste (down to her waist),
but the rest of her was fish!

Her hair was green as seaweed.
Her lips were blue and pale.
Her face it was a work of art,
But I only gave her half my heart,
‘Cause tho I loved the upper part,
I did NOT like the tail!

[And then one day when I looked up,
I saw a sailin’ ship,
And I met the stare of a millionaire
out on a fishing trip.
A diamond ring he tied on a string
and lowered it down to the water,
And my love divine she went for his line 
and that was the way he caught her!
So I sighed in the rolling tide, ] (1)
and I cried to the clams and the whales
How I missed her hair and her seagreen eyes;
I missed the shine of her scales.
Just then her sister swam on by,
and set my heart a-whirl —
For her upper part was an ugly old fish,
but the bottom half was GIRL!

Her toes are round and rosey!
Her legs are slim and pale!
Her face might not be a work of art,
But I love that girl with all my heart.
And I don’t give a damn about the upper part —
That’s how I end my tale!


Traduzione italiana Cattia Salto
Quando ero ragazzo in un villaggio di pescatori,
un vecchio mi disse:
“Puoi passare la tua vita, la tua vita spensierata,
navigando sul mare.
Puoi cercare nel mondo belle ragazze
finché i tuoi occhi non diventano deboli e offuscati
ma non andare a nuotare con una sirena, figliolo,
se non sai nuotare!

Perché i suoi capelli sono verdi come alghe,
le sue labbra sono blu e pallide.
Te lo dico ora prima che inizi,
puoi amare quella ragazza con tutto il tuo cuore,
ma amerai solo la parte superiore;
NON ti piacerà la coda!

Ho preso un ingaggio su una baleniera,
e il mio primo giorno in mare,
ho visto una sirena tra le onde, che mi si avvicinava.
“Vieni a vivere con me nel mare”, disse, “
e giù negli abissi.
Ti mostrerò un milione di cose meravigliose
che non hai mai visto prima!”
Così sono saltato e lei mi ha tirato giù,
giù nel suo letto di alghe.
Un cuscino mi ha fatto con i gusci di tartaruga
e l’ha messo sotto alla mia testa.
Mi ha dato da mangiare gamberi e caviale
da un piatto d’argento.
Era di mio gradimento (fino alla vita),
ma il resto era pesce!

I suoi capelli erano verdi come alghe.
Le sue labbra erano blu e pallide.
Il suo viso era un’opera d’arte,
ma le ho dato solo metà del mio cuore,
perchè anche se amavo la parte superiore,
NON mi piaceva la coda!

E poi un giorno, quando ho alzato lo sguardo,
ho visto una nave a vela,
e ho incontrato lo sguardo di un milionario
in giro per la pesca.
Legò un anello di diamanti su una corda
e la calò in acqua,
e il mio amore divino, è andata per la lenza
così lui la catturò!
Così ho sospirato ai marosi,
e mi sono lamentato con le vongole e le balene di quanto mi mancassero i suoi capelli e gli occhi verde mare;
e mi mancasse il luccicare delle sue squame.
Proprio in quel momento sua sorella mi nuotò accanto
e mi fece prendere un colpo al cuore…
Perché nella parte superiore era un brutto vecchio pesce, ma nella metà inferiore era una RAGAZZA!

Le dita dei piedi sono rotonde e rosee!
Le gambe sono magre e pallide!
Il suo viso poteva non essere un’opera d’arte,
ma io amo quella ragazza con tutto il cuore.
E non me ne frega niente della parte superiore…
È così che concludo la mia storia!

NOTE
(1) la versione accorciata dice invece
“But then one day she swam away
So I sang to the clams and the whales
Oh, how I miss her seaweed hair
And the silver shine of her scales

Shel Silverstein in  I’m So Good That I Don’t Have to Brag, 1965
Great Big Sea in  The Hard and the Easy 2005
ancora quei mattacchioni dei Great Big Sea live
Bobby Bare 1973
Glenn Yarbrough  1966
dal blog di Dan: http://danthenavyman.blogspot.com/2019/06/sailors-mermaid-cartoons.html

[1] un piccolo Folk club in Wells Street di Chicago, gestino da un singolare personaggio Lorraine Blue che offriva anche ospitalità agli artisti che si esibivano nel suo locale. Ci sono passati (nel suo decennio di gloria) tutti i musicisti della scena folk degli anni 60
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=22480
https://www.chicagotribune.com/news/ct-xpm-2000-07-18-0007180245-story.html
https://digitalchicagohistory.org/items/show/1185

APPROFONDIMENTO
https://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=3236
https://www.songfacts.com/blog/interviews/mitch-myers-about-shel-silverstein
https://secondhandsongs.com/work/49086/all

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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