Mia Totsants s’apròcha/ La San Joan

Mia Totsants s’apròcha è una canzone occitana sulle assunzioni dei lavoratori stagionali siano braccianti agricoli che domestici.
In Francia/Occitania i braccianti agricoli venivano assunti nel giorno di Ognissanti (1° novembre), oppure nel giorno di San Michele (29 settembre) o nel giorno di San Giovanni (24 giugno) a seconda della zona e del tipo di lavoro.

Mia, Totsants s’apròcha, la bèla, la le,
I a pas res que l’empacha, la bèla, le la.
Nos cal cambiar de mèstre, la bèla, la le,
Nos cal cambiar de bòria, la bèla, le la.
Regrete pas lo mèstre, la bèla, la le,
Ni mai la mestressa, la bèla, le la.
La sopa èra cauda, la bèla, la le,
Mes i aviá pas que d’aiga, la bèla, le la.
E lo jorn de la paga, la bèla, la le,
Los mèstres èran malautes, la bèla, le la.
Mia, Totsants s’apròcha, la bèla, la le,
I a pas res que l’empacha, la bèla, le la.

Los del Sauveterre 1978

Cara mia, si avvicina il giorno di Ognissanti,
niente può fermarlo,
Dobbiamo cambiare padrone,
dobbiamo cambiare fattoria.
Non rimpiango il padrone,
nemmeno la padrona.
La zuppa era calda
ma era solo acqua.
E il giorno della paga
i padroni erano malati.
Cara mia, si avvicina il giorno di Ognissanti,
niente può fermarlo..

La foire aux servantes Charles-François Marchal -1864
da https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Charles-Fran%C3%A7ois_Marchal,_La_foire_aux_servantes.jpg

Della Mia Totsants s’apròcha esistono versioni più note, di tono diverso, con descrizioni più o meno lunghe delle pessime condizioni di vita riservate ai lavoratori stagionali (il padrone è brutale, avaro…, la padrona è cattiva, cattiva cuoca -per dispetto, avara…).

La San Joan

In questa versione di Rosina de Pèira il periodo dell’assunzione è spostato al giorno di San Giovanni e la melodia è più malinconica

la versione di Rosina de Pèira
Bèla Sant Joan s’apròcha,
Bèla se cal quitar
Per una autra vilòta , ié
Per anar trabalhar
A miegjorn quand vau claure
Lo mèstre es sul portal
Per me contar las fedas , ié
Sap pas quantas ne cal
N’ai una mèstra canina
Un mèstre putassièr
Se son metuts ensemble , ié
Per far de garçonièrs
N’ai la mèstra es malauta
Li caldrà far de bolhon
Ame de grais de taupa , ié
D’aiga de fumerièr
Prega, mia, la tia mèstra
Que te torne gardar
Ieu pregarai la meuna , ié
Que me daisse anar.

traduzione italiana Monique Palomares
Bella, San Giovanni s’avvicina,
Bella, dobbiamo lasciarci
per un altro paese iè, iè
per andare a lavorare.
A mezzogiorno, quando chiudo,
il padrone è al cancello
per contarmi le pecore, iè, iè
non sa di quanto ci sia bisogno(1).
Ho una padrona scontrosa,
un padrone dissoluto,
che si sono messi insieme iè, iè
per fare ragazzi(2).
Ho la padrona malata
dovremo prepararle un brodo
con grasso di talpa iè, iè
e acqua di letame.
Prega, amore, la tua padrona
che ti tenga di nuovo,
pregherò la mia iè, iè
che mi lasci andare.
NOTE
(1) il padrone conta le pecore come se temesse che ne mancassero, ma davvero non lo sa, è solo per dimostrare che lui è il padrone.
(2) ho tradotto “ragazzi” perché “garçon” vuole dire “ragazzo” ma che non ho trovato la parola “garçonièr” in nessun dizionario occitano!!

Rosina de Pèira e di sua figlia Martina 1982

https://www.occitan-aveyron.fr/fr/diffusio/source/drulhe/bela-sant-joan-s-aprocha_SRC5881
https://www.occitan-aveyron.fr/fr/diffusio/source/drulhe/bela-sant-joan-s-aprocha_SRC1178
mudcat.org: Lyr Add: Mudcat singaround songs NOT in English

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