Let her go down

Gli Steeleye Span cantarono Let Her Go Down nel 1980 nel loro album di reunion Sails of Silver e la registrarono una seconda volta nel CD Present per accompagnare un altro tour di reunion nel dicembre 2002. Compositore del brano l’ineffabile Peter Knight, il quale all’epoca (1977-79) non suonava più con gli Steeleye ed era co-proprietario di barca da pesca commerciale che andava in mare al largo della costa di Hastings.
Nelle note di commento disse “Questa canzone riflette i pericoli del mare e la velocità con cui il tempo può cambiare senza preavviso”, in realtà sappiamo che Peter si esprimeva spesso con metafore (si veda in Poor old soldier il testo-metafora su Maddy Prior e i cammini che si separavano): con il senno di poi verrebbe da pensare che questa barca che naufraga sia proprio quella della band!!

Peter ha anche spiegato un po’ più dettagliatamente sul suo sito web una volta: ” Ci sono vari significati in questa canzone, se “significato” è la parola giusta. I “sentimenti” sarebbero più vicini. A un certo punto ho lasciato Steeleye e ho comprato una piccola barca da pesca e ho pescato al largo della costa di Hastings. Anche se controllavamo sempre le previsioni del tempo prima di andare in mare, ci sono stati momenti in cui siamo stati sorpresi da un maltempo inaspettato. In questi momenti le conseguenze possono essere scomode o si possono perdere vite umane e le decisioni devono essere prese rapidamente. Questa canzone viene da quel periodo e parla della natura umana. Può darsi che il capitano fosse un codardo. Forse la sua decisione di dire all’equipaggio di abbandonare la nave era sbagliata. Forse tutti i marinai avrebbero potuto salvarla. Il capitano aveva le sue ragioni. Quali fossero, non lo so”.[1]

[Peter Knight]
Sometime in October
We sailed from New England’s shore
When we sailed into a raging storm
Like I’ve never ever seen before
And all of the crew, they were brave men
But the captain, he was braver
He said: “Never mind the ship, me boys
There’s none of us here can save her”
Chorus

Let her go down, swim for your lives
Swim for your children, swim for your wives
But let her go down, just let her go down

2.Lost in the open ocean
There were some of the crew and me
While the captain steered our wounded ship
To the bottom of an angry sea
And with his dying breath we all heard him say
“Just the fortunes of a sailor”
And he said: “Never mind the ship, me boys
There’s none of us here can save her”
[Maddy Prior] the surviving sailor
3.He wondered if his shipmates
were ready just to pray and give in
So he called their names out one by one
But there was no-one else around but him
He saw the ship go down in the fading light
And he knew they couldn’t save her
He said: “The captain lied when the captain cried
There’s none of us here can save her”
Original demo versionthe surviving sailor
3d.I wondered if my shipmates
Had been lost in that rolling sea
So I called their names out one by one
But there was no one else around but me
And as that ship went down in the fading light
I knew we could have saved her
The captain lied when the captain cried
“There’s none of us here can save her”

Traduzione italiana Cattia Salto
A ottobre
siamo salpati dalle coste del New England
quando navigammo in una tempesta furiosa
come non avevo mai visto prima.
Tutto l’equipaggio era di uomini coraggiosi
ma il capitano che lo era di più
disse: “Non preoccupatevi della nave, ragazzi
non c’è nessuno di noi qui che possa salvarla”
Tutti in coro
Lasciatela affondare, nuotate per le vostre vite
nuotate per i vostri figli, nuotate per le vostre mogli
ma lasciatela affondare, lasciatela semplicemente affondare

2.Persi nell’oceano aperto
c’erano dei membri dell’equipaggio e me
mentre il capitano dirigeva la nostra nave ferita
sul fondo di un mare in tempesta
e in punto di morte lo abbiamo sentito tutti dire
“Sono le sorti di un marinaio”
e disse: “Non preoccupatevi della nave, ragazzi
non c’è nessuno di noi qui che possa salvarla”(1)
[Maddy Prior] nei panni del marinaio superstite(2)
3.Si chiedeva se i suoi compagni di bordo
fossero pronti solo per pregare e arrendersi,
così li chiamò per nome, uno ad uno.
Ma non c’era nessun altro in giro tranne lui,
vide la nave affondare nella luce morente
e sapeva che non avrebbero potuto salvarla!
Disse: “Il capitano mentiva quando gridò
-Non c’è nessuno di noi qui che possa salvarla-”
Versione demo originale: il marinaio superstite
3d.Mi chiedevo se i miei compagni di bordo
fossero dispersi in quel mare agitato
così li chiamai per nome, uno ad uno.
Ma non c’era nessun altro in giro tranne me
e mentre la nave affondava nella luce morente
sapevo che avremmo potuto salvarla
Il capitano mentiva quando gridò
“Non c’è nessuno di noi qui che possa salvarla”

NOTE
(1) il capitano ordina all’equipaggio di salvarsi gettandosi in mare, ma lui non abbandona la nave
(2) tradizionalmente queste canzoni del mare sui naufragi sono cantate dal marinaio superstite il quale qui si rammarica per la decisione presa dal capitano di arrendersi alle furie della tempesta senza aver lasciato che i suoi marinai lottassero per salvare la nave

da Sails of Silver
Vienna Folk Festival 1981 live
da Present
live DVD, The 35th Anniversary World Tour 2004

[1] Peter also explained in a bit more detail on his website once: ” There are various meanings to this song if ‘meaning’ is the right word. ‘Feelings’ would be closer. I left Steeleye at one point and bought a small fishing boat and fished off the coast of Hastings. Although we would always check the weather forecast before going to sea, there were times when we were caught in unexpected bad weather. At these times the consequences can be uncomfortable or lives can be lost, and decisions have to be made quickly. This song came from that time and is about human nature. It may be that the captain was a coward. Perhaps his decision to tell the crew to abandon ship was wrong. Maybe all hands could have saved her. The captain had his reasons. What they were I don’t know.” A Celebration of Steeleye Span (steeleyespanfan.co.uk)

https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/lethergodown.html
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=14798
https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/records/sailsofsilver.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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