La femme du président

“La femme du Président” (in italiano La moglie del Presidente) è una sea shanty francese intitolata anche Le matelot de Bordeaux /La dame de Bordeaux et le matelot/C’est dans la ville de Bordeaux[1]. Di incerta origine, probabilmente settecentesca, “La femme du Président” compare in stampa a metà Ottocento[2] ed è stata rintracciata nella tradizione orale in Francia, Vallonia, Canada e Acadia[3]


1. C’est dans la ville de Bordeaux
qu’est arrivé trois beaux vaisseaux (bis)
les matelots qui sont dedans
ce sont ma foi de bons enfants.
Il est temps de prendre un ris
le vent va souffler cette nuit. (bis)
2. Il y a une dame de Bordeaux
qui est amoureuse d’un matelot :
“Ma servante va me chercher
un matelot pour m’assurer !”
3. “Beau matelot, mon bel ami,
madame m’envoie vous accueillir,
montez en haut c’est au premier
la collation vous y ferez!”
4. “Madame que me voulez donc
moi qui suis matelot tout du long?”
“Monsieur entrez dans mon salon
la collation nous y ferons !”
5. La collation a duré
Trois jours, trois nuits sans décesser,
Mais au bout de trois jours passés,
Le matelot s’est ennuyé.
6. Le matelot s’est ennuyé,
Par la fenêtre a regardé :
“Madame, donnez-moi congé,
Il fait beau temps, j’ veux m’en aller”.
7. “Beau matelot, si tu t’en vas,
Bien mal de moi tu parleras,
Tiens voilà cent écus comptés,
Sera pour boire à ma santé.”
8. Le matelot en s’en allant
Fit la rencontre du Président :
“Beau président je suis content,
J’ai eu ta femme et ton argent”.
9. “Beau matelot, mon bel ami,
Répète-moi ce que t’as dit.”
“Monsieur, je dis qu’il fait beau temps
Pour aller sur la mer voguant”.
10. Le matelot, dans son vaisseau,
S’ mit à chanter des airs nouveaux :
“Vive les dames de Bordeaux
Qui payent à boire aux matelots !”

Chansons paillardes et gaillardes 1959
la versione ambientata a Saint-Malò
Nordet live
Les marins d’Iroise live
La Bricole su una diversa melodia

NOTE
(1) Parte di vela che può essere serrata per sottrarla all’azione del vento
(2) letteralmente corone contate
(3) non possiamo sapere chi sia stato il personaggio di turno preso in giro nella canzone, il presidente di qualche associazione di Bordeaux (club o gruppo politico), possiamo immaginare che “il presidente” rappresentava un uomo importante in particolare, ma essendo anonima e priva di riferimenti diretti non si poteva rischiare l’accusa di vilipendio nel cantarla..

Traduzione italiana revisionata da Monique Palomares
È nella città di Bordeaux
che sono arrivate tre bellissime navi
i marinai che sono dentro
sono, secondo me, dei bravi bambini.
È ora di terzarolare (1)
il vento soffierà stanotte.

C’è una signora di Bordeaux
che è innamorata di un marinaio:
“Serva mia, vammi a cercare
il marinaio che mi tenga compagnia !”
“Bel marinaio, amico mio,
madame mi manda ad invitarvi,
salite è al primo [piano]
lì farete la colazione!”
“E dunque cosa volete da me, madama,
io che sono sempre stato un marinaio?”
“Signore, venga nel mio salottino
la colazione la faremo lì!”
La colazione è proseguita
per tre giorni e tre notti senza sosta,
ma dopo tre giorni,
Il marinaio si annoiava.
Il marinaio si annoiava,
e guardava fuori dalla finestra
“Signora, mi permetta di congedarmi,
il tempo è bello, voglio andare”.
“Bel marinaio, se te ne vai,
molto male di me parlerai,
ecco un centinaio di corone(2),
per brindare alla mia salute».
Il marinaio in partenza
incontrò il Presidente(3):
“Bene presidente, sono felice,
ho preso tua moglie e i tuoi soldi”.
“Bel marinaio, mio caro amico,
Ripeti quello che hai detto”.
“Signore, dico che è bel tempo
per andare a navigare sul mare”.
Il marinaio sulla sua nave
si mette a cantare nuove canzoni:
“Lunga vita alle signore di Bordeaux
che pagano da bere ai marinai!”

Traduzione inglese di Monique Palomares
1. It’s in the city of Bordeaux
That three fine ships arrived,
The sailors, who are inside,
They are, my faith, easy-going young men.
Chorus
It’s time to reef the sail
The wind is going to blow tonight!
2. There is a lady in Bordeaux
Who is in love with a sailor,
“My servant, fetch me
A sailor to belay me!”
3. “Handsome sailor, my handsome friend,
Madam sends me to welcome you,
Go upstairs, it’s on the first story,
A light meal you will have there”.
4. “Madam, what do you want from me
Me who am a sailor all along?”
“Sir come into my living room
The afternoon tea we will have there!”
5. The afternoon tea lasted
Three days, three nights without ceasing,
But after three days,
The sailor got bored.
6. The sailor got bored,
Looked out the window,
“Madam, give me my leave,
The weather is good, I want to go”.
7. “Handsome sailor, if you go away,
Very badly of me you will speak,
Here are a counted hundred crowns,
It will be to drink to my health.”
8. The sailor on leaving
Met the President:
“Fine president, I’m happy,
I got your wife and your money.”
9. “Handsome sailor, my fine friend,
Repeat what you said.”
“Sir, I say it’s a fine weather
To go sailing on the sea “.
10. The sailor on his ship
Began to sing new tunes:
“Long live the ladies of Bordeaux
Who pay drinks to the sailors !”

la versione del gruppo del Quebec Serre l’Écoute in Chansons des bords du Saint​-​Laurent 2002

[1] per i testi si veda “Les plus célèbres chansons de marins” di Jean-Paul Gisserot https://www.partitions-domaine-public.fr/pdf/16529/Traditionnel-La-femme-du-president.html
https://www.chants-populaires-francais.com/textes_180/La_dame_de_Bordeaux.html
[2]  in Chansons nationales et populaires de France di Dumersan (1846) jl quale scrive “Il ricordo di questo canto è stato preservato da un pagliaccio del Boulevard du Temple [a Parigi] di nome Rousseau, che sfilò davanti alla porta dello spettacolo dei funamboli di Malaga, intorno al 1800, prima della famoso Bobèche. È una di quelle canzoni di marinai che si cantano nei porti e che non mancano né di allegria né di originalità.”
Chansons nationales et populaires de France : précédées d’une Histoire de la chanson française et accompagnées de notes historiques et littéraires : Dumersan, M. (Théophile Marion), 1780-1849 : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive
Il viale, che si imbocca da place de la République, deve il suo nome al fatto di trovarsi poco lontano dalle antiche proprietà dell’ordine dei Templari. Nel ’700 l’area era occupata da molti teatri in cui venivano rappresentate soprattutto tragedie e opere noir, tanto che il boulevard fu anche chiamato «du crime». I cabaret, le pasticcerie, i caffè tra gli alberi attiravano un pubblico desideroso di divertirsi. ” tratto da https://www.touringclub.it/destinazione/localita/urbanistica/201359/boulevard-du-temple-parigi-grands-boulevards
e in La nouvelle Gaudriole (1857), Jean-François de Nantes – Chansons paillardes de France et d’ailleurs (hubaut.info)
[3] https://books.openedition.org/editionsbnf/482?lang=it

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