La Candelora

In Francia si dice La Canelière, in Bretagna Candlemas, in Germania Lichtmesse e in Italia Candelora.

Paul Bommer: Candelmass

La festa della Candelora (dal tardo latino “candelorum“, per “candelaram“, benedizione delle candele) era celebrata nella Chiesa romana il 2 di febbraio in ricordo della presentazione di Gesù al tempio e della purificazione rituale di Maria (per gli ebrei, dopo il parto di un maschio, la madre era considerata impura per un periodo di 40 giorni)[1] : avendo la Chiesa romana stabilito la Nascita di Gesù al 25 dicembre, la festa finì per coincidere con il mese dedicato nella Roma imperiale a Iunio Februata (Giunone purificata)[2]. Tra i Celti si celebrava Imbolc[3], la festa di Fine Inverno, dedicata a rituali di purificazione dei campi e della casa
Paul Bommer illustra sinteticamente, nei freschi toni dell’azzurro e del giallo oro, tutte le tradizioni legate alla festa della Candelora.
Spiega nel suo blog[4] : “Nell’immagine ho inserito lo stemma della Worshipful Company of Wax Chandlers, un’antica corporazione londinese un tempo responsabile della regolamentazione della produzione di candele di cera d’api, la cui Guild Hall in Gresham Street ho avuto il piacere di visitare lo scorso estate. A partire dalla Dissoluzione dei Monasteri da parte di Enrico VIII concentrano in gran parte le loro attenzioni sulla propagazione dell’apicoltura e sulla produzione di miele.” La prima fila è dedicata al significato cristiano della festa legato alla Luce: durante la festa si portavano candele e torce accese in solenne processione, alle quali a partire dall’XI secolo si aggiunse la benedizione delle candele per gli altari e per i fedeli. I ceri benedetti erano distribuiti anche durante la benedizione pasquale delle case  (e si ricambiava con le uova) e venivano accesi per invocare la benevolenza divina, durante i violenti temporali, nell’attesa di una persona che non tornava o che si pensava fosse in grave pericolo, accanto ad un moribondo, durante le epidemie o i parti difficili.  
Nella fila inferiore il fuoco in ricordo delle fiaccole e dei fuochi accesi nelle campagne: la festa di Imbolc prevede vari riti agro-pastorali che accompagnano il risveglio della natura e scacciano il Gelo, con grandi falò e cibi sacri, così per aiutare il ritorno della fertilità dei campi si versa il latte sulla terra in offerta a Brigid (l’anfora delle libagioni). A Imbolc la vita riprende timidamente a rifiorire, sono gli agnelli nuovi nati (la luna piena di Febbraio) a stimolare la produzione di latte, simbolicamente sono i bambini generati a Beltane, sono i primi bulbi a spuntare dalla brulla terra. In ultimo Bommer disegna un tipico talismano di Imbolc, confezionato dalle donne, la croce di Brigid (ovvero la ruota solare).

A Carol for Candlemas-Day: Nappy Ale both brown and stale

Questa wassail song dal titolo “A Carol for Candlemas-Day” celebra l’ultimo giorno delle feste di Natale e proviene da una raccolta di canti natalizi del 1688,  A Cabinet of choice jewels, or, The Christians joy and gladness set forth in sundry pleasant new Christmas-carrols, 1688.[5]


Now Candlemas is come at last,
therefore my dearest friend,
Since Christmas time is almost past,
I mean to make an end
Of this our mirth and merriment,
and now the truth to tell,
He must be from our presence sent,
O Christmas, now farewell.

Now Christmas will no longer stay,
my very heart doth grieve,
Before from us he take his way,
of him I’ll take my leave:
It is a time none of the least,
as I the truth may tell,
For him we’ll make a worthy feast,
then Christmas, now farewell.

I do declare as I am true,
I’ll love him while I die,
I’ll call my Friends and Neighbours too,
to keep him company:
With nappy Ale and dainty Cheer,
our grief we will expel;
And Christmas while another year,
We’ll bid thee now farewell.

To make our joys the more complete,
we court the charming bowl,
In Merriment and music sweet,
let e’ry loyal soul
Drink off his glass, and let it pass,
in mirth we will excel,
In sweet delight we’ll spend the night,
Then Christmas now farewell.

With nappy ale both brown and stale,
we’ll fill our bumpers full,
And pippins too as I am true,
they make the best lambswool:
So fast and smooth it will go down,
thy sorrow to expel,
And then at last when all is past,
Christmas we’ll bid farewell.

The Toronto Consort

Traduzione italiana Cattia Salto
La Candelora è finalmente arrivata,
perciò mio carissimo amico,
poiché il periodo natalizio è quasi passato,
intendo dare la fine
alle feste della gioia e dell’allegria,
e in vero devo dire adesso,
ch’egli [Natale](1) deve essere allontanato dalla nostra presenza, oh Natale, addio per ora.

Natale non resterà a lungo adesso,
il mio stesso cuore si addolora,
prima che da noi si allontani,
da lui mi congedo:
è un momento nientemeno,
in cui posso dire la verità,
per lui faremo un degno banchetto,
poi Natale, addio per ora.

Dichiaro in verità,
che lo amerò fino alla morte,
chiamerò anche i miei amici e vicini,
per fargli compagnia:
con la birra schiumosa(2) e le prelibatezze,
espelleremo il nostro dolore;
e Natale fino ad un altro anno,
ti saluteremo per ora.

Per rendere le nostre gioie più complete,
ci passiamo l’incantevole grolla(3),
in allegria e musica dolce,
affinchè ogni anima leale
beva dal suo bicchiere, e lo faccia passare,
nell’allegria eccelleremo,
in dolce gioia trascorreremo la notte,
poi Natale addio per ora.

Con la birra schiumosa sia scura che vecchia,
faremo il pieno dei nostri calici,
e le renette invero,
fanno la migliore lana d’agnello(4):
che scenderà giù tutto d’un fiato(5),
il tuo dolore per espellere,
e poi finalmente quando tutto sarà passato,
Natale ti diremo addio per ora.


Note
(1) è il Vecchio Natale, Signore della Festa di Mezz’Inverno nelle Terre del Nord, Signore dei Saturnalia nel Mediterraneo, lui non portava regali ma dispensava l’Allegria.[6]
(2) la wassail bowl (= grolla della salute)[7] 
(3) nappy ale: una birra forte con molta schiuma
(4) La ricetta tipica della “Lana d’agnello” che si preparava all’epoca per la wassail bowl era detta Lambswool per il colore chiaro e spumoso della sua superficie. Ma secondo Richard Cook il nome potrebbe essere una corruzione di lamasool cioè “La mas ubal” ( “Il giorno delle mele”) la festa celtica dell’Apple Howling [7]
(5) letteralmente “veloce e liscia”

Passamezzo

[1]Dal Vangelo di Luca 2,22-40
E quando furono giunti i giorni della loro purificazione, secondo la legge di Mosè, lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al signore “Ogni primogenito maschio sarà consacrato al Signore” sta scritto, e per offrire il sacrificio prescritto dalla Legge del Signore, d’un paio di tortore o di due piccioni.
Ancora nel Medioevo la cerimonia di purificazione della puerpera avveniva con la conduzione in chiesa della donna che indossava il suo abito da sposa ed entrava in chiesa reggendo una candela accesa, il sacerdote che l’accoglieva le faceva il segno della croce, la benediva con l’acqua santa e recitava un salmo poi la invitava dicendo :”Entra nel tempio di Dio, adora il Figlio della santa Vergine Maria, che ti ha concesso la benedizione di essere madre
Fino a quando la cerimonia non veniva celebrata, la donna era considerata impura e non poteva fare il pane e servire il cibo.
[2] Gli antichi romani festeggiavano alle calende di febbraio Giunone purificata (guarda caso protettrice delle partorienti) e la Giunone Salvatrice andando in giro per la città con torce accese affinchè il fumo purificasse l’aria.[I romani pagani festeggiavano alle calende di febbraio Giunone purificata (guarda caso protettrice delle partorienti) e la Giunone Salvatrice andando in giro per la città con torce accese affinchè il fumo purificasse l’aria.
https://www.romanoimpero.com/2011/02/culto-di-febris.html
[3] Imbolc è la festa che si trova a metà tra il Solstizio d’Inverno e l’Equinozio della Primavera ed è la prima festa della Primavera, quando spuntano i primi bucaneve e i crochi e quindi inizia a manifestarsi il rinnovamento della Natura. Per i contadini è il mese del riposo dal lavoro nei campi, dedicato alle attività “ricreative” come la riparazione o costruzione di attrezzi e attrezzature, e in particolare la costruzione di cesti o i lavoretti d’intaglio del legno. Era un mese critico perchè nell’orto si riusciva a trovare poco o niente e l’unica frutta disponibile era quella conservata dall’autunno, mele, pere, castagne, noci e nocciole e le aspre nespole. E perciò latte, farina e uova costituivano la fonte primaria dell’alimentazione invernale. E’ la festa dedicata alla dea Brigid, conosciuta in Britannia con il nome di Brigantia (in italiano Briganzia) la triplice dea del fuoco, sopravvissuta nei panni di Santa Brigida 
http://ontanomagico.altervista.org/imbolc-la-festa-celtica-delle-calende-di-febbraio.html
[4] On my image I have included the coat-of-arms of the Worshipful Company of Wax Chandlers, an ancient London guild at one time responsible for regulation of the production of beeswax candles, whose Guild Hall on Gresham Street I had the pleasure to visit last summer. Since the Dissolution of the Monastries by Henry VIII they largely focus their attentions on the propagation of bee-keeping and honey production.
http://paulbommerarchive.blogspot.com/2011/02/candlemas-2nd-february.html
[5] http://roy25booth.blogspot.it/2011/12/dont-forget-good-old-way-nappy-ale-both.html
[6] https://terreceltiche.altervista.org/the-holly-king/
[7] https://terreceltiche.altervista.org/wassailing-mumping-day/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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