Bruton Town, una ballata “decameroniana”

La ballata Bruton Town (1) (diffusa anche con i titoli The Bramble Briar, The Jealous Brothers, The Merchant’s Daughter, The Murdered Servantman) assomiglia in modo straordinario a Isabella e il vaso di basilico, quinta novella della quarta giornata del Decameron.

Isabella e il vaso di basilico
Isabella e il vaso di basilico

“I fratelli dell’Isabetta uccidon l’amante di lei; egli l’apparisce in sogno e mostrale dove sia sotterrato. Ella occultamente disotterra la testa e mettela in un testo di bassilico; e quivi su piagnendo ogni dì per una grande ora, i fratelli gliele tolgono, ed ella se ne muore di dolore poco appresso.”.

L’opera del Boccaccio era in effetti molto popolare in terra britannica. Proprio di questa novella John Keats fece un adattamento nel suo poema Isabel, or the pot of basil. Naturalmente è anche possibile che la ballata sia arrivata per vie sue dalla tradizione popolare. (Del resto anche Boccaccio aveva attinto alla novellistica di origine medioevale)

La storia è abbastanza nota. Una ragazza di nobili origini si innamora di un servo e i due concordano di sposarsi. Ma i di lei due fratelli scoprono gli amanti e, ritenendo il servo indegno della fanciulla, decidono di ucciderlo. La mattina presto escono a caccia nei boschi e portano con sé il servo. Uno dei fratelli uccide l’uomo e nasconde il corpo in un boschetto di rovi. Una volta tornati a casa, la sorella chiede loro perché si stanno bisbigliando e cosa ne è stato del servo. Uno dei fratelli le dice che l’hanno perso da qualche parte e che non sarà mai ritrovato. Quella notte la ragazza sogna il suo amante. È morto e coperto di sangue. Il giorno successivo, va nei boschi dove alla fine trova il cadavere tra i rovi. Bacia le sue labbra morte e si siede in lutto con il suo corpo per tre giorni. Al ritorno affronta i fratelli cacciandoli al grido di “Via da me, sanguinari macellai!” In alcune versioni della ballata si cita esplicitamente la decisione della fanciulla di recidere la testa della vittima e riporla in un vaso per tenerla sempre con sé.

Bruton Town nel Folk Revival

 [Roud 18 ; Laws M32 ; Ballad Index LM32 ; MusTrad DB21 ; VWML CJS2/10/263 ; Wiltshire 582 ; trad.]

Bruton Town vanta numerosissime interpretazioni. Di seguito una selezione delle più note.

Martin Carthy in Second Album (1966)
Maddy Prior e Tim Hart in Folk songs of old England vol. 1 (1968)
Sandy Denny da una esibizione per la BBC al Paris Theatre di Londra (1972)
Jim Moray e Tom Moore live
Davy Graham in Large as life and twice as natural (1968)
Pentangle nell’album di esordio (1967) e successivamente dal vivo in Sweet Child (1968)
Meg Baird (vocalist degli Espers, gruppo psych-folk di Philadelphia) in Leaves from off the tree (2006)
Bruton Town
Bruton Town

La versione dei Pentangle del 1967 (2)

In Bruton town there lived a farmer
Who had two sons and a daughter dear
By day and night they were contriving
To fill their parents’ hearts with fear

He told his secrets to no other
But to her brother this he said
“I think our servant courts our sister
I think they have a mind to wed
I’ll put an end to all their courtship
I’ll send him silent to his grave”

They asked him to go a-hunting
Without any fear or strife
And these two bold and wicked villains
They took away this young man’s life

And in the ditch there was no water
Where only bush and briars grew
They could not hide the blood of slaughter
So in the ditch his body they threw

When they returned home from hunting
She asked for her young servant-man
“I ask because I see you whisper
So brothers, tell me if you can”

“Oh, sister, you do offend me
Because you examine me
We’ve left him where he’d been a-hunting
No more of him we could not see”

As she lay dreaming on her pillow
She thought she saw her heart’s delight
By her bedside as she lay weeping
He was dressed in his bloody coat

“Don’t weep for me, my dearest jewel
Don’t weep for me nor care nor pine
For your two brothers killed me cruelly
In such a place you may me find”

As she rose early the next morning
With a heavy sigh and bitter groan
The only love that she admired
Lay in the ditch where he was throw’d

Three days and nights she did sit by him
And her poor heart was filled with woe
‘Til cruel hunger crept upon her
And home she was obliged to go

Nella città di Bruton viveva un contadino
Che aveva due figli e una figlia adorata
Giorno e notte loro (i due fratelli) s’ingegnavano
Di riempire di paura i cuori dei genitori.

Non svelò i suoi segreti ad altri
tranne che al fratello e questo disse
“Credo che il domestico corteggi nostra sorella
E che abbiano intenzione di sposarsi,
Metterò fine alla loro relazione
E lo manderò alla tomba senza fare rumore (3) “

Gli chiesero di andare a caccia,
Senza alcuna paura o conflitto (4)
E questi due gaglioffi audaci e malvagi
tolsero la vita al giovane.

Nel fosso non c’era acqua,
ci crescevano solo cespugli e rovi,
così non poterono nascondere il sangue del massacro
e nel fosso gettarono il suo corpo.

Quando tornarono a casa dalla caccia
Lei chiese del suo giovane servitore
“Ve lo chiedo perché vi vedo parlottare,
Allora fratelli, ditemi se lo sapete “

“Oh, sorella, mi offendi
Perché mi interroghi.
Lo abbiamo lasciato dove era andato a caccia
Nulla più di lui abbiamo saputo “

Mentre lei stava sognando distesa sul cuscino
Le sembrò di vedere l’amore del suo cuore
Accanto al letto mentre lei piangeva,
Lui aveva indosso la giacca tutta insanguinata.

“Non piangere per me, mio ​​gioiello più caro
Non piangere per me, non preoccuparti, né struggerti
Perché i tuoi due fratelli mi hanno ucciso crudelmente
In un posto dove mi puoi trovare (5)”

Così si alzò di buon ora al mattino seguente,
Con un profondo sospiro e un gemito amaro
(trovò) L’unico amore adorato
Che giaceva nel fosso dove era stato gettato.

Tre giorni e tre notti si è seduta accanto a lui
E il suo povero cuore era pieno di dolore
Fino a quando una crudele fame si impossessò di lei
E a casa fu obbligata ad andare.

NOTE Traduzione italiana di Sergio Paracchini
(1) Bruton è una cittadina del Somerset, in Gran Bretagna
(2) Nel 1989 i Pentangle (nella formazione senza John Renbourn) ri-incisero per l’album So early in the spring una nuova versione della ballata con il titolo Bramble Briar. Il brano si ritrova anche nel disco live del 1994.
(3) letteralmente Lo manderò in silenzio alla sua tomba
(4) senza che il servitore dubitasse o si ribellasse
(5) cioè in un posto facile da trovare (perchè tutto macchiato di sangue)

LINK
https://mainlynorfolk.info/louis.killen/songs/brutontown.html
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=51726&lang=it

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.