Ar bugel koar

Ar bugel koar (Il bambino di cera) è un gwerz bretone originariamente composto da diciotto quartine. Andréa Ar Gouilh (in “Marc’h Gouez”,1976) ne interpreta le sette qui riportate, Denez Prigent, solamente sei nella seconda edizione di “Ar Gouriz koar” nel 1996. Precedentemente, Kristen Noguès l’aveva inserita nel suo LP d’esordio “Marc’h Gouez” (1976), proponendone però dieci quartine.
Bugel Koar è il nome del gruppo creato da Marthe Vassallo con Philippe Ollivier nel 1999.

Ar bugel koar -bambinello in cera
Ar bugel koar
Na mar karje Landregeriz
Alc’houezañ kloz dor o iliz,
Na vije ket ur bugel-koar
Bet badezet en skeud al loar.

Ar Vagerez a c’houlenne
Eus ‘n aotrou Penfeunteun, un deiz:
Ho merc’h ‘deus graet ur bugel-koar,
‘Vit ho kas diwar an douar:

– Roit, ma merc’h, ho alc’houezoù,
‘Vit ober mezh d’ar gwall-deodoù! –
Alc’houez an arc’h am eus torret,
Me n’am eus ken alc’houez ebet. –

‘N aotrou Penfeunteun kounnaret,
En ur vouc’hal a zo kroget;
An arc’h kerkent en deus drailhet,
Ar bugel-koar a zo kavet.

‘N aotrou Penfeunteun a lâre
D’he bennherez, neubeut goude:
– Deiz-sul, goude an ofern-bred,
Ma fennherez, c’hwi ‘vo losket! –

Ar bugel-koar, ar bennherez,
Ar baeron hag ar vaeronez,
O-fevar ez int bet losket
Dirak an boll bopl dastumet;

An aotrou-kozh a ouele stenn,
Hag a ziframme e vlev gwenn,
O welet e verc’h o leskiñ,
Pa n’en doa bugel nemeti!
Il bambino di cera
Se la gente di Tréguier si fosse preoccupata
Di chiudere la porta della propria chiesa
Non si sarebbe battezzato un bambino di cera
Alla luce della luna

La nutrice disse un giorno
Al Signor Pennfeunten:
“Vostra figlia ha fatto un bambino di cera
Per farvi morire”

“Figlia, datemi la chiave del vostro baule
Per far vergognare le malelingue”
“La chiave del baule l’ho perduta
Non ce l’ho più la chiave”

Il Signor Pennfeunten preso dalla collera
Si mise a urlare
Ruppe il baule
E trovò il bambino di cera

Il Signor Penfeunten disse
alla sua unica figlia poco dopo:
“Domenica dopo la messa
Senza eredi, sarete bruciata”

Il bambino di cera, la ragazza
Il padrino e la madrina
Furono bruciati, tutti e quattro
Davanti a tutti

Il vecchio uomo piangeva dolorosamente
Strappandosi i capelli bianchi
Nel veder la figlia bruciare
Dato ch’era la sua sola bambina

(Versione “GWERZIOU BREIZ IZEL” – Testo raccolto da Prosper Proux a Plouigneau
e pubblicato da François-Marie Luzel in “Gwerzioù Breizh-Izel” nel 1868)
(Traduzione italiana e note di Flavio Poltronieri dal volume “Koroll Ar C’hleze”
– Danza della Spada – Raccolta di testi bretoni contemporanei – 1985)

LINK
http://per.kentel.pagesperso-orange.fr/ar_bugel_koar_11.htm
http://per.kentel.pagesperso-orange.fr/ar_bugel_koar_21.htm


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Pubblicato da Flavio Poltronieri

Etnomusicologo. Autore e traduttore di canzoni. Ha pubblicato su riviste di avanguardia musicale in Italia/Francia/Germania. Fa parte della redazione giornalistica di Blogfoolk, Lineatrad e leonardcohenfiles.com

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