I Wonder As I Wander

I Wonder As I Wander è un canto natalizio che John Jacob Niles ha scritto nel 1933 partendo da un brano tradizionale della Carolina del Nord, che aveva ascoltato sui Monti Appalachi. Ma sappiamo quanto poco affidabili fossero le sue affermazioni, oggi non avrebbe esitato ad attribuirsi, fin da subito, la paternità.
Il brano ha conosciuto una vasta popolarità e ancora oggi lo troviamo in molte Christmas compilation. Il testo può essere considerato poco più di un frammento, ma la melodia è qualcosa di magico. Sarà forse per questi due motivi che il brano viene proposto spesso in mash-up.
Non è semplice fare una cernita tra le tantissime interpretazioni di I Wonder As I Wander ma ecco la mia personalissima proposta d’ascolto.

Prima di tutto la versione di John Jacob Niles (nel suo unico e inconfondibile stile)

John Jacob Niles

Poi una versione epica (da colonna sonora di un film)

Simon Khorolskiy

Quindi la versione di Lindsey Stirling 

Lindsey Stirling 

e di Audrey Assad

Audrey Assad

Inevitabile includere l’arrangiamento per corale di J. Rutter

Un paio di mash-up

E per finire una manciata di versioni strumentali di I Wonder As I Wander

Steve & Ruth Smith:
Hammered Dulcimer e chitarra
Lori Pappajohn: arpa celtica
Sarah Arnesen: violoncello
David Nevue: piano

Il testo descrive lo stupore atavico che assale l’anima sotto a un cielo stellato. Sorge spontaneo l’interrogarsi sull’esistenza della vita.

I wonder as I wander out under the sky,
how Jesus my Savior did come for to die.
For poor on’ry(1) people like you and like I
I wonder as I wander, out under the sky.

When Mary bore Jesus ‘twas in cow-stall,
With Wisemen and farmers and shepherds and all
And high from God’s heaven a star’s light did fall
And the promise off ages, it did them recall.

If Jesus had wanted for any wee thing,
A star in the sky or a bird on the wing,
Or all of God’s angels in heaven for to sing
He surely could had it, ‘cos He is the King.

Mentre cammino sotto il cielo mi stupisco
che Gesù sia venuto a morire
per la povera gente affamata(1) come me e come te
Mentre cammino, sotto il cielo, mi stupisco

Quando Maria diede alla luce Gesù, fu in una stalla,
c’erano intorno i Re Magi, e i contadini e tutta la gente;
dall’alto del cielo scese la luce di una stella
e ricordò loro la promessa fatta da secoli.

Se Gesù avesse voluto qualsiasi piccola cosa,
una stella del cielo o un uccello che volasse,
o che tutti gli angeli di Dio cantassero,
avrebbe potuto averla perchè Lui è il Re.

NOTE l’ottima traduzione italiana proviene da https://www.le3.it/cc/canto.php?idCanti=3251 ma non è indicato il traduttore. Nel testo di I wonder as I wander mi piace molto l’assonanza tra wonder, wander e wanted che purtroppo si perde in italiano
1) termine desueto contrazione di ornery così come nella tipica parlata appalachiana, si può tradurre come ordinary = ordinario cioè la gente comune. Il termine nell’uso comune non era dispregiativo anche se ornery ha come primo significato mean= di cattivo carattere, irascibile, testardo. Il traduttore invece l’ha creduta una variazione di angry, ma l’ha tradotta come se si trattasse del termine hungry. Credo che il senso colloquiale sia “poveri diavoli”. Io avrei tradotto la frase “per i poveracci come te e me”

LINK
https://english.stackexchange.com/questions/139874/what-does-on-ry-mean-in-i-wonder-as-i-wander


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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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