Tom Dooley è una murder ballad tradizionale dei monti Appalachi e del Nord Carolina dove la vicenda è ambientata: un omicidio a sfondo passionale accaduto a Elkville (contea di Wilkes) nel gennaio del 1866.
Tom Dula (1845 – 1 maggio 1868), giovane rampollo di una ricca famiglia di proprietari terrieri, venne accusato del rapimento e dell’uccisione a coltellate di una giovane donna di nome Laura Foster.
Nella vicenda furono implicate altre due donne, Anne Melton e Pauline Foster con una scandalosa e sordida storia di promiscuità sessuale, minata da una malattia letale per i tempi: la sifilide (la stessa la cuginetta “povera” Pauline Foster era arrivata in zona per sottoporsi ad una cura mentre stava a servizio in casa Melton come cameriera)
Corsero voci e illazioni che Dula, accortosi di essere stato contagiato, avesse attribuito la responsabilità a Laura e quindi l’avesse uccisa per vendetta. Altri insinuarono che fu Anne per gelosia a uccidere Laura temendo che subentrasse come favorita nelle grazie di Tom (lei si era sposata, ma sentiva di essere ancora l’unico vero amore del suo amante) e che Dula l’avesse solamente aiutata a nascondere il cadavere.
Accadde che qualche tempo dopo la scomparsa di Laura Foster, le voci in paese additassero Dula come colpevole, e il giovane per lasciare smontare le chiacchiere, decise di cambiare aria e andare nel Tennessee. Anche Pauline si assentò per un breve periodo e al suo ritorno, un’altra vox populi iniziò a insinuare che i due fossero fuggiti insieme; pare che la stessa Pauline avesse risposto con una battuta affermando di essere scappata perchè lei e Dula avevano ucciso Laura Foster. Arrestata come complice raccontò quello che sapeva e cioè che erano stati Anne Melton e Tom Dula ad uccidere la donna e rivelò il posto di sepoltura del cadavere (che secondo lei le era stato riferito da Anne Melton). In effetti dopo qualche scavo venne rinvenuto un corpo in avanzata fase di decomposizione identificato per via del vestito indossato.
Nonostante la posizione sociale di Dula, che venne rappresentato pro bono dal governatore dello stato Zebulon Vance, l’uomo fu ritenuto colpevole e impiccato.
Dula la notte prima dell’esecuzione, ha scritto una confessione in cui si addossava tutte le colpe dell’omicidio discolpando Anne Melton dalle accuse che pesavano su di lei, ma davanti alla folla riunita per l’impiccagione proclamò la sua innocenza. Localmente l’eco della vicenda non si è mai sopita: nel 2009 un gruppo d’opinione sostenuto da alcune testate giornalistiche locali ha chiesto al governatore uscente il perdono per Tom Dula (qui)!
LA VERSIONE CINEMATOGRAFICA
Sulla scia della leggenda e del successo della ballata ripresa dal folk revival americano è nato nel 1959 anche un film La leggenda di Tom Dooley (The Legend of Tom Dooley) diretto da Ted Post, la storia è stata romanzata per far apparire Dula come un tragico personaggio, valoroso ma sfortunato e perseguitato dalla sua nemesi, lo sceriffo Charlie Grayson.
Secondo la leggenda la ballata venne scritta e suonata al banjo da Tom Dula (altri gli fanno suonare il violino) nell’imminenza della sua condanna, secondo un topos che vede altrettanti famosi fuorilegge intenti a scrivere il proprio Farewell prima di affrontare il patibolo. I primi a renderla celebre al di là dei boschi appalachiani, furono i Kingston Trio incidendo una registrazione nel 1958, che fu il punto di partenza per la diffusione del folk revival negli anni ’60.
ASCOLTA The Kingston Trio, la loro versione è diventato un classico del Western
ASCOLTA Lonnie Donegan in stile skiffle
ASCOLTA Bobby Solo (la versione italiano di Elvis) 1966 Testo e musica di Gianni Sanjust, Roberto Satti e Iller Pattacini; c’era un live con Giorgio Gaber del 1964, ma al momento non è più in rete.
Erano gli anni del mito americano e il fascino del Vecchio West..
Chorus Hang down your head, Tom Dooley Hang down your head and cry Hang down your head, Tom Dooley Poor boy, you’re bound to die I I met her on the mountain There I took her life Met her on the mountain Stabbed her with my knife II This time tomorrow Reckon where I’ll be Hadn’t a-been for Grayson I’d a-been in Tennessee III This time tomorrow Reckon where I’ll be Down in some lonesome valley Hangin’ from a white oak tree Poor boy, you’re bound to die Poor boy you’re bound to die Poor boy, you’re bound to die… |
TRADUZIONE ITALIANO * Sei impiccato Tom Dooley Sei impiccato e piangi Sei impiccato Tom Dooley povero ragazzo tu sei destinato a morire I La incontrai sul pendio dove le presi la vita La incontrai sul pendio e la pugnalai con il mio coltello II Domani a quest’ora considera dove sarò se non fosse stato per Grayson sarei stato nel Tennesse III Domani a quest’ora considera dove sarò giù in una valle solitaria penzolando da una grande quercia Povero ragazzo sei destinato a morire |
Tra le altre interessanti versioni non può mancare quella di Neil Young in Americana 2012
e l’inossidabile Doc Watson 1964
CHORUS Hang your head, Tom Dooley, Hang your head and cry; You killed poor Laurie Foster, And you know you’re bound to die. I You left her by the roadside Where you begged to be excused; You left her by the roadside, Then you hid her clothes and shoes. II You took her on the hillside For to make her your wife; You took her on the hillside, And ther you took her life. III You dug the grave four feet long And you dug it three feet deep; You rolled the cold clay over her And tromped it with your feet. IV “Trouble, oh it’s trouble A-rollin’ through my breast; As long as I’m a-livin’, boys, They ain’t a-gonna let me rest. V I know they’re gonna hang me, Tomorrow I’ll be dead, Though I never even harmed a hair On poor little Laurie’s head.” VI “In this world and one more Then reckon where I’ll be; If is wasn’t for Sheriff Grayson, I’d be in Tennesee. VII You can take down my old violin And play it all you please. For at this time tomorrow, boys, Iit’ll be of no use to me.” VIII “At this time tomorrow Where do you reckon I’ll be? Away down yonder in the holler Hangin’ on a white oak tree. |
TRADUZIONE ITALIANO* CORO Sei impiccato Tom Dooley Sei impiccato e piangi Perché hai ucciso Laura Foster E sai che sei destinato a morire I L’hai lasciata sul bordo della strada Dove le hai chiesto perdono L’hai lasciata sul bordo della strada Dove hai nascosto i suoi vestiti e le sue scarpe II L’hai portata sul pendio Per farne tua moglie L’hai portata sul pendio E poi hai preso la sua vita III Hai scavato la tomba lunga quattro piedi e l’hai scavata profonda tre Hai rovesciato sopra di lei la fredda argilla e l’hai calpestata coi tuoi piedi IV “La pena è pena e rotola attraverso il mio petto Finché io vivrò, ragazzi, Essi non mi lasceranno stare V Io so che mi stanno per impiccare Domani io sarò morto anche se io non ho mai torto un capello Sulla povera piccola testa di Laura VI In questo mondo e un altro ancora Allora considera dove sarò Se non fosse stato per lo sceriffo Grayson sarei nel Tennessee VII Tu puoi prendere il mio vecchio violino e suonarlo se ne hai voglia Perché, a quest’ora domani, ragazzi Non mi servirà più” VIII E tu sai che sei destinato a morire A quest’ora domani Dove pensi che io sarò Via lassù nel vuoto Penzolando da una grande quercia |
FONTI
* traduzione dal web
http://it.wikipedia.org/wiki/Tom_Dooley http://mbmonday.blogspot.it/2013/06/tom-dooley.html http://www.planetslade.com/tom-dooley.html http://www.gattosilvestro.net/lodo/lod-tomdooley.html http://www.sharynmccrumb.com/ballad_of_tom_dooley.html