L’uomo di gennaio è una “canzone dei dodici mesi” scritta da Dave Goulder, poliedrico personaggio classe 1939 che nella sua esistenza è stato non solo cantautore e chitarrista, ma anche alpinista, pompiere, muratore e umorista.
La canzone, dalla melodia dolcemente malinconica, descrive in tono assai poetico il trascorrere delle stagioni come evidente metafora dello scorrere dell’umana esistenza.
Cantata per la prima volta dal suo autore nell’omonimo album del 1970, è stata poi ripresa da numerosi artisti, da Martin Carthy a Christy Moore, da Bert Jansch agli Steeleye Span, che l’hanno inserita nel loro ultimo disco Est’d 1969
The January Man he walks the road
in woolen coat and boots of leather
The February man still shakes the snow
from off his head and blows his hands
The man of March he sees the Spring
and wonders what the year will bring
And hopes for better weather
Through April rain the man goes down
to watch the birds come in to share the summer
The man of May stands very still,
watching the children dance away the day
In June the man inside the man is young
and wants to lend a hand
And grins at each newcomer
And in July the man in cotton shirt
he sits and thinks on being idle
The August man in thousands takes the road
to watch the sea and find the sun
September man is standing near
to saddle up and leave the year
And Autumn is his bridle
The man of new October takes the reins
and early frost is on his shoulder
The poor November man sees
fire and rain and mist and wind and bitter gales
December man looks through the snow
to let eleven brothers know
They’re all a little older
And the January Man comes round again
in woolen coat and boots of leather
To take another turn and walk along
the icy road he knows so well
The January man is here
for starting each and every year
Along the road forever
L’uomo di gennaio cammina per la strada
con un cappotto di lana e stivali di pelle
L’uomo di febbraio si scrolla ancora la neve
dalla testa e si soffia sulle mani
L’uomo di marzo vede la primavera
e si chiede cosa porterà l’anno
E spera per il meglio
Durante la pioggia di aprile l’uomo scende
a guardare gli uccelli che arrivano per condividere l’estate
L’uomo di maggio resta immobile,
osservando i bambini ballare tutto il giorno
A giugno l’uomo dentro l’uomo è giovane
e vuole dare una mano
E sorride ad ogni nuovo arrivato
E a luglio l’uomo in camicia di cotone
si siede per pensare di stare in ozio
L’uomo d’agosto a migliaia si mette in viaggio
per guardare il mare e trovare il sole
L’uomo di settembre è in piedi
per montare in sella e lasciare l’anno
E l’autunno è la sua briglia
L’uomo del nuovo ottobre prende le redini
e il primo gelo è sulle sue spalle
Il povero uomo di novembre vede
il fuoco, la pioggia, la nebbia, il vento e le tempeste violente
L’uomo di dicembre guarda la neve
per far sapere agli undici fratelli
Che sono tutti un po’ più vecchi
E l’uomo di gennaio ritorna
con un cappotto di lana e stivali di pelle
Per fare un altro giro e camminare
lungo la strada ghiacciata che conosce così bene
L’uomo di gennaio è qui
per iniziare ogni anno
Lungo la strada per sempre
LINK
https://mainlynorfolk.info/martin.carthy/songs/thejanuaryman.html
https://en.wikipedia.org/wiki/Dave_Goulder