Dai Carmina Burana (Poesie di Beuron, dal nome del monastero benedettino vicino a Monaco nella cui biblioteca sono state ritrovate) un canto medievale che inneggia al ritorno della bella stagione: “Tempus transit gelidum“.
Il manoscritto fu compilato nel 1230 ed è suddiviso in quattro sezioni tematiche, questo appartiere alla sezione “Carmina veris et amoris” cioè i carmina amatoria, ispirati all’amore libertino e alla libidine, il testo è però privo di doppi sensi ed è un poetico invito ad arrendersi ad Amore e a goderne i piaceri.
LA MELODIA
La melodia vuole evocare il risveglio della natura che piano piano, sotto i raggi del sole dischiude le sue bellezze.
Ensemble Oni Wytars & Ensemble Unicorn in Music of the Mediterranean
New London Consort ne fanno una versione lenta con l’oud in delicati fraseggi arabeggianti, come se si trattasse di un aubade e senza sezione ritmica.
Ensemble Micrologus “In Festa, Canti d’amore e di festa del Medioevo” 2008 (sempre nel 2008 ma in collaborazione con Daniele Sepe hanno registrato un’altra versione della canzone a due voci e con contrappunti jazzistici vedi in “Kronomakia”)
Compagnia dell’Asino che porta la croce in Virtus Asinara 1995
Calenda Maia
Faun
I Tempus transit gelidum, Mundus renovatur, Verque redit floridum, Forma rebus datur. Avis modulatur, Modulans letatur Avis modulatur, Modulans letatur Lucidior et lenior Aer iam serenatur; Iam florea, Iam frondea Silva comis densatur. II Ludunt super gramina Virgines decore, Quarum nova carmina Dulci sonant ore. Annuunt favore Volucres canore, Favet et odore Tellus picta flore. Cor igitur et cingitur Et tangitur amore, Virginibus et avibus Strepentibus sonore. III Tendit modo retia Puer pharetratus; Cui deorum curia Prebet famulatus, Cuius dominatus Nimium est latus, Per hunc triumphatus Sum et sauciatus: Pugnaveram et fueram In primis reluctatus, Sed iterum per puerum Sum Veneri prostratus. IV Unam, huius vulnere Saucius, amavi, Quam sub firmo federe Michi copulavi. Fidem, quam iuravi, Numquam violavi; Rei tam suavi Totum me dicavi. Quam dulcia Sunt basia Puelle iam gustavi: Nec cinnamum et balsamum Esset tam dulce favi! |
Traduzione italiano (riveduta da qui) I Il tempo del Gelo è passato, il mondo si rinnova, ritrova la fiorita Primavera e la natura riprende il bell’aspetto. Cantano gli uccelli e mentre cantano gioiscono, cantano gli uccelli e mentre cantano gioiscono: più tersa e più leggera l’aria è ormai serena e di fiori e foglie il bosco generoso si rinfoltisce. II Giocano sui prati le belle fanciulle, intonano nuove canzoni con le dolci labbra. Le accompagnano gli uccelli cinguettando, offre loro il suo profumo la terra coperta di fiori. Il cuore è allora cinto e d’amore avvinto , delle fanciulle e degli uccelli i dolci canti ad ascoltare. III Tende ora le sue reti il fanciullo faretrato(1); la folla degli dei a lui è soggetta e il suo dominio si estende in tutto il mondo. Egli mi ha vinto e ferito: dapprima ho combattuto con tutte le mie forze, ma poi mi ha sottomesso alla volontà di Venere. IV Amo la sola che mi ha trafitto dolcemente e che con un patto indissolubile ho unito a me. La fedeltà che le giurai non ho mai violato; a questo amore così tenero, ho dato tutto me stesso. Come sono dolci i baci della mia fanciulla! Li ho già provati: né il cìnnamo (2) né il miele sono tanto squisiti! |
NOTE
1) termine desueto faretrato= che porta la faretra. E’ il dio Amore (il greco Eros), il principio divino che spinge verso la bellezza; figlio di Venere (la greca Afrodite) è raffigurato come un bimbetto o un fanciullino alato munito di arco e faretra, gli artisti rinascimentali lo raffigureranno nel paffuto Cupido
2) la profumata cannella è una delle spezie più antiche, anche se proveniente dall’Oriente era già nota dagli antichi Greci, Romani ed Egizi
FONTI
http://ontanomagico.altervista.org/musica.html
http://terreceltiche.altervista.org/tempus-est-iocundum/
http://www.teatrocondiviso.net/2011/tempus-transit-gelidum.html
http://cynnabar.thedancingmaster.net/singing/myeditions/tempus_transit/tempus_transit.pdf