Auld Rob Morris: Davide Rizzio e Robert Burns

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Davide Rizzio

Davide Rizzio (Rizzo/Riccio) noto in Scozia come David Rizzio (circa 1533 -1566) nato probabilmente a Pancalieri in provincia di Torino, fu musico di corte e segretario “particolare” della Regina Maria Stuarda di Scozia.

Il bel David (anche se i detrattori ce lo descrivono come brutto, piccolo e gobbo) era al servizio di Casa Savoia e andò in Scozia nel 1561 al seguito della delegazione torinese; e tanto gli piacque (alcuni insinuano che egli fosse una spia cattolica), che riuscì a entrare a servizio della Regina, per le sue doti di musicista ed eccellente cantante.
Inizialmente fu anche amico di Lord Darnley (Enrico Stuart, nipote di Enrico VIII) che cercò di ingraziarselo per entrare nei favori della Regina.
Una volta impalmata la Regina però il regale consorte si rivelò non all’altezza delle aspettative e la regina Maria da una parte lo allontanò dal suo letto e dagli affari di stato negandogli la corona matrimoniale, e dall’altra si legò sempre più a Rizzio nominato nel frattempo suo segretario particolare. Scrive Davide Riccio “Come riferito nelle memorie di Melville, Davide poteva entrare negli appartamenti della regina a qualunque ora, intrattenendosi con lei e le sue dame fino a tarda notte, giocando a carte, suonando e cantando, conversando.”(1)
Ad un certo punto anche l’amicizia tra Davide e il re si incrinò(2) e Rizzio fu accusato di alto tradimento (come presunto amante della Regina). I congiurati non si diedero tanta pena di dimostrare l’accusa e passarono direttamente all’assassinio (con l’arma preferita del tempo: lo stiletto).

The Murder of Rizzio, by John Opie (da Wikipedia)

9 marzo 1566

Nel colpire Rizzio si voleva in realtà minare l’autorità della Regina: i congiurati guidati da Darnley entrarono nella saletta da pranzo privata della regina che si intratteneva a cena con alcuni ospiti.
Nella colluttazione la regina venne trattenuta dallo stesso Darnley mentre Davide venne colpito una cinquantina di volte.
Maria era al sesto mese di gravidanza.

Una morte brutale che gridava vendetta e il re fu assassinato giusto l’anno seguente la morte del suo rivale.
Il gossip dietro tutta questa torbida vicenda è che Giacomo VI (il futuro re di Scozia e d’Inghilterra) potrebbe essere di sangue piemontese !

LE DOTI DI COMPOSITORE

E’ con sir James Melville che ebbe inizio la leggenda – forse non così leggenda – di Davide quale uno dei fondatori e innovatori  della musica scozzese a noi pervenuta. Melville, ed anche Birrel e Irwin, parlarono di lui come di un versato, ottimo musicista o, in altre parole, di un grande. Due secoli più tardi, William Thompson in “Orpheus Caledonius”, 1725, attribuì a Davide la paternità di sette arie, fra le più belle e importanti della musica tradizionale scozzese” (1)

AULD ROB MORRIS

Tra queste sette arie una è proprio Auld Rob Morris (o Auld Bob Morrice) anche se nella seconda edizione dell’ “Orpheus Caledonius” l’attribuzione della melodia a Rizzio è stata omessa. La versione testuale originale riportata da Allan Ramsay e attribuita a David Rizzio deriva da una collezione di arie antiche stampate nel 1692 (The Blaikie Manuscript) appartenuta William Blaikie, compilata da Andrew Adam insieme alla tablatura per lyra viol, un tipo di viola da gamba bassa piccola inglese, diffusa nel XVII secolo. (3)

Ascoltiamo la melodia nell’esecuzione di Sylvain Bargeron (primo brano della suite)

In questo primo testo dal titolo  ‘Jock the Laird’s Brither’ [Jock the laird’s brother], parzialmente riscritto da Allan Ramsay e pubblicato con il titolo Auld Rob Morris si tratto di un contrasto tra madre e figlia in merito ad un pretendente un po’ troppo vecchio!

Mother:
There’s auld rob Morris that win’s in yon glen,
He’s the king of good fellows and wyle of auld men.
Has fourscore of black sheep, and fourscore too,
Auld rob Morris is the man you maun loo.
Daughter:
Oh had your tongue, mother, and let that abee,
For his eild and my eild will never agree:
Thei’ll never agree, and that will be seen
For he is fourscore, and I’m but fifteen.

Ensemble Scaramuccia l’arrangiamento di Francesco Geminiani (1749) con strumenti d’epoca barocca

Mother:
Then had your tongue, daughter, and lay by your pride,
For he’s be the bridegroom, and ye’s be the bride;
He shall lye your side, and kiss you too,
And auld rob Morris is the man you may loo.
Daughter:
But auld rob Morris I never will hae,
His back is so stiff, and his beard is grown gray;
I had rather die than live with him a year,
Sae mair of rob Morris I never will hear.

Probabilmente Geminiani trasse i motivi attribuiti a Rizzio dall’Orpheus Caledonius di William Thomson, pubblicato ventiquattro anni prima. Il commento del Geminiani verso Rizzio è di lode per quell’effetto che egli aveva avuto a suo tempo sulla musica locale: fino al suo arrivo, dice Geminiani, “Melody was intirely rude and barbarous, and he found means at once to civilize and inspire it with all the native Gallantry of the Scottish Nation” (=”La musica era rude e barbara, ed egli  trovò  i mezzi per civilizzarla e renderla ispirata…) (1)

LA VERSIONE DI ROBERT BURNS

Fu Robert Burns a riscrivere il testo nel 1792(4) partendo dai primi versi riportati in Tea Table Miscellany  e attribuiti a David Rizzio; il brano conobbe una discreta fortuna  con il titolo tedesco di “Der alte Rob Morris”, Max Bruch ne arrangiò una versione classica in “Zwölf schottische Volkslieder” (Dodici canzoni popolari scozzesi, 1863).

La situazione immaginata da Burns è quella di una contesa amorosa tra un vecchio (auld in realtà è un aggettivo che si usa nel dialetto scozzese indiscriminatamente, senza essere necessariamente corrispondente ad un età avanzata), ma benestante, signorotto locale – Auld Rob Morris- e un giovane bello, ma senza sostanze; si contendono il cuore di una dama di ceto elevato e per il giovane non c’è speranza!

The Poker Club Band arrangiamento di Joseph Haydn (1732 – 1809) Hob XXXIa-192 (strofe I e V)


I
There’s Auld Rob Morris that wons (i) in yon glen,
He’s the King o’ gude fellows, and wale (ii) o’ auld men;
He has gowd (iii) in his coffers, he has owsen and kine (iv),
And ae bonie lass, his dautie and mine.
II
She’s fresh as the morning, the fairest in May;
She’s sweet as the ev’ning amang the new hay;
As blythe and as artless as the lambs on the lea,
And dear to my heart as the light to my e’e.
III
But oh! she’s an Heiress, auld Robin’s a laird (v),
And my daddie has nought but a cot-house (vi) and yard;
A wooer like me maunna (vii) hope to come speed,
The wounds (viii) I must hide that will soon be my dead.
IV
The day comes to me, but delight brings me nane;
The night comes to me, but my rest it is gane;
I wander my lane l ike a night-troubled ghaist,
And I sigh as my heart it wad burst in my breast. 
V
O had she but been of a lower degree,
I then might hae hop’d she wad smil’d upon me!
O how past descriving had then been my bliss,
As now my distraction nae words can express.

NOTE
Traduzione in francese (5)
1) Wons = dwells
2) Wale = choice
3) Gowd = gold
4) Kine = cows
5) Laird = agiato proprietario terriero della bassa nobiltà
6) Cot-house = una casa colonica presa in affitto con i campi
7) Maunna = must not
8) sono ferite in senso figurato, del sentimento

Traduzione italiana di Cattia Salto – 01/2017
I
Ecco il vecchio Rob Morris che vive in quella valle
è il re della buona compagnia, il più valente degli uomini.
Ha oro nei forzieri, ha armenti e mandrie
e una bella dama, la sua favorita e la mia!
II
Lei è fresca come il più bel mattin di Maggio ed è dolce come la sera tra i covoni di fieno appena falciato,
così allegra e spontanea, come gli agnelli nel prato
e cara al mio cuore come la luce per gli occhi
II
Ma oh! E’ un ereditiera e il vecchio Robin un signorotto di campagna, il mio ha solo un modesto casale e un cortile;
un amante par mio non deve sperare di stare al passo, le ferite devo nascondere che presto mi faranno morire.
IV
Il giorno arriva, ma non porta gioia.
La notte viene, ma il mio riposo è vano;
vado per la mia strada come un fantasma tormentato nella notte e sospiro mentre il cuore mi scoppia in petto
V
Oh se lei fosse stata di lignaggio inferiore,
allora avrei potuto sperare in un sorriso!
Oh la mia felicità allora avrebbe superato ogni descrizione, mentre ora non ci sono parole per esprimere la mia costernazione!!

RIFERIMENTI
(1) Una ricerca approfondita sul musicista-compositore piemontese e la sua influenza sulla musica tradizionale scozzese è confluita in una pubblicazione a firma del musicista omonimo “Il musico David Rizzio, una storia ritrovata” (Davide Riccio) http://kultunderground.org/art/305/
(2) si veda lo scandalo legato alla ballata “The four Maries
(3) “Questa melodia può essere trovata nel manoscritto di Leida, scritto nella tablatura per Lira-viola, che probabilmente risale al 1690. Può anche essere trovato in uno dei manoscritti Blaikie nella tablatura per Viola da gamba del 1692, sotto il nome” Jock the Fratello di Laird “. Successivamente è stato pubblicata su The Orpheus Caledonius (1725), Miscsany Musical di Watt (1730) e Scottish Tunes di Craig (1730). Le parole abbinate alla melodia sono pubblicate su Tea Table Miscellany (1724) di Allan Ramsayhttps://thesession.org/tunes/9928http://tunearch.org/wiki/Auld_Rob_Morrishttps://abcnotation.com/tunePage?a=www.campin.me.uk/Music/Blaikie/0015
(4) http://www.burnsscotland.com/items/v/volume-ii,-song-192,-page-200-auld-rob-morris.aspx
(5) http://www.lieder.net/lieder/get_text.html?TextId=106017

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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