Maggie Lauder

Maggie Lauder è una ballata scozzese attribuita a Francis Sempill (o Semple), Laird di Beltrees (1616 – 1685).
La ballata popolare in Scozia, Inghilterra e Irlanda vede una disputa sulla paternità della melodia, perchè con il titolo di ‘Moggy Lauder’ o “Maggy Laidir” è conosciuta come antica melodia per “irish pipes”.[1]

Nella saga Outlander di Diana Gabaldon la protagonista Claire Randall viaggiatrice nel tempo canticchia nella mente alcuni versi della Maggie Lauder nel primo libro “La Straniera” (nell’edizione inglese intitolato Outlander)
“Oh, they call me Rob the Ranter,
and the lassies all go daft,
When I blow up my chanter.”
[in italiano “mi chiamo Rob “l’eloquente”:
le fanciulle saltellano come matte,
quando io soffio sul mio chanter.”]

Maggie Lauder

Roud 5625 ; Ballad Index NSMagLau ; Bodleian Roud 5625 ; trad.]

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la bella pastorella e il pifferaio una tipica scena bucolica sia nei di che nelle canzoni tradizionali

In Maggie Lauder si descrive “l’incontro” tra la bella Maggie e il loquace Rob (Rob the Ranter) un pifferaio del Border scozzese, ma chi sia stata la bella Maggie non lo sappiamo.
Dopo le presentazioni e i primi complimenti i due passano alla “danza” sull’erba con reciproco soddisfacimento.

Nel nostro immaginario della Scozia stereotipata è inevitabile visualizzare un prestante Highlander in gonnellino che suona la Great Highland Bagpipe, anche se la cornamusa del Border è uno strumento più simile alla gaita![2] In realtà nel 1600 gli scozzesi del Border già portavano i pantaloni[3].

Così i passi di danza, abilmente descritti nella canzone, significano ben altro!


I
Wha wadna be in love Wi bonnie Maggie Lauder?
A piper met her gaun (1) to Fife,
And spier’d(2) what was’t they ca’d her:
Richt scornfully she answered him,
“Begone, you hallanshakerl(3)
Jog on your gate(4), you bladderskate (5)!
My name is Maggie Lauder.”
II
“Maggie! quoth he; and, by my bags(6),
I’m fidgin’ fain (7) to see thee!
Sit doun by me, my bonnie bird;
In troth I winna steer(8) thee;
For I’m a piper(9) to my trade;
My name is Rob the Ranter:
The lasses loup(10) as they were daft,
When I blaw up my chanter(11).”
III
“Piper, quo Meg, hae ye your bags,
Or is your drone (12) in order?
If ye be Rob, I’ve heard o’ you;
Live you upo’ the Border?
The lasses a’, baith far and near,
Have heard o’ Rob the Ranter;
I’ll shake my foot wi’ richt gude will,
Gif ye’ll blaw up your chanter.”
IV
Then to his bags he flew wi’ speed;
About the drone he twisted:
Meg up and wallop’d ower the green;
For brawly(13) could she frisk it
“Weel done”! quo he. “Play up!” quo she.
“Weel bobb’d!” quo Rob the Ranter;
“It’s worth my while to play, indeed,
When I hae sic a dancer!
V
“Weel hae ye play’d your part! quo Meg;
Your cheeks are like the crimson
There’s nane in Scotland plays sae weel,
Sin’ we lost Habbie Simson(14).
I’ve lived in Fife, baith maid and wife,
This ten years and a quarter;
Gin ye should come to Anster Fair(15),
Spier ye for Maggie Lauder.”

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Chi non si innamorerebbe della bella Maggie Lauder?
Un pifferaio la incontrò che andava a Fife
e le chiese come si chiamava:
con fare sprezzante lei gli rispose
“Vattene, vagabondo,
per la tua strada, tu sacca del vento!
Mi chiamo Maggie Lauder”
II
“”Maggie – disse lui – per la mia piva,
sono contento di vederti!
Siediti accanto a me, mio bel uccellino
non voglio darti fastidio:
che io sono un pifferaio di mestiere
e mi chiamo Rob “l’eloquente”:
le fanciulle saltellano come matte,
quando io soffio sul mio chanter.”
III
“Pifferaio – disse Meg – avete la sacca
e il bordone in ordine?
Se voi siete Rob, ho sentito parlare di voi;
vivete vicino al Border?
Le fanciulle vicine e lontane
hanno sentito parlare di Rob “l’eloquente”;
sbatterò il piede di buona lena,
se voi soffierete sul chanter”
VI
Allora prese velocemente la piva
e suonò il bordone:
Meg galoppò sul prato
che molto bene lei si sapeva muovere
“Ben fatto” – disse lui , “Suona dai” -disse lei
“Bella piroetta – disse Rob l’eloquente
– Vale la pena suonare invero
quando si ha una tale ballerina!”
V
“Avete suonato bene la vostra parte – disse Meg –
le vostre guance sono di porpora,
nessuno in Scozia suona così bene.
da quando è morto Habbie Simson.
Ho vissuto a Fife sia da fanciulla che da sposa
questi dieci anni e un quarto;
se volete venire alla fiera di Anster
chiedete di Maggie Lauder”

NOTE
In “The Scots Musical Museum” #544 con il titolo “Wha wadna be in love &c.”
(1) gaun=going
(2) spier’d=enquired, asked
(3) hallanshaker=tramp
(4) gate=way
(5) bladderskate=windbag, gossiper, prattler, noisy talker.
(6) bags=anche se al plurale, si tratta della “sacca” della piva. Il piper nel dipinto sta soffiando l’aria mediante il blow pipe (ossia la canna dell’aria o per soffiare) nel bag – il sacco- che premuto dal braccio sinistro manda l’aria nelle altre canne collegate (delle piccole ance sono inserite all’imboccatura tra canne e sacco e sono proprio loro che vibrando producono il suono); il piper muovendo le dita sul chanter (ossia la canna del canto) modula la melodia su una scala di sole 9 note, mentre il suono di bordone cioè un suono continuo viene prodotto dai tre drones: uno più lungo di basso (quello più vicino alla testa) e due più corti di tenore.
(7) fidgin’ fain=excited, fidgetingly eager, ie “fucking glad”
(8) steer=interfere with, stir/molest
(9) in italiano non abbiamo un termine univoco per il piper, si dice suonatore di piva o zampognaro (ma la zampogna non è proprio una cornamusa)[3] in senso lato è un pifferaio per il piffero e il gruppo di pifferi e bordoni che la compone. Pipaiolo è un termine dialettale anche se il suo significato primario è fumatore di pipa
(10) oup=leap/jump about
(11) chanter=pipe of bagpipe on which the melody is played in italiano la canna con i fori per le dita
(12) drone=the pipes on a bagpipe tuned to a fixed note
(13) brawly=handsomely
(14) ‘The Life and Death of Habbie Simpson, Piper in Kilbarchan’ scritto dal padre di Francis, Sir Robert Sempill (c.1595-c.1665). Habbie Simpson era un pifferaio del villaggio di Kilbarchan, contiguo alla tenuta di Beltrees. Gli abitanti di Kilbarchan sono chiamati “Habbies”
(15) la fanciulla invita il pifferaio aa andare anche lui nel Fife per partecipare alle famosa fiera di Anster nel Fife. Ancora commemorata oggigiorno con The Anstruther Harbour Festival 

The Corries live i quali aggiungono un coretto “Upstair, doon the stair, I play my chanter rarely
And there you hug and kiss the girls I never want to marry”
Dick Gaughan
Ewan MacColl
Tannahill Weavers in Dancing Feet 1987 con una marcia in più
Linda Morrison

RIFERIMENTI
[1] “A questo periodo [1660-1670] va datata l’aria un tempo popolare Maggie Laidir alla quale furono adattate nuove parole da John O’ Neachtan. Scrive Hardiman “L’aria così come le parole di Maggio Laidir, sebbene un tempo naturalizzata nel Nord della Gran Bretagna, è irlandese..” https://www.libraryireland.com/IrishMusic/XIX.php
https://tunearch.org/wiki/Annotation:Maggy_Lawder
[2] In Scozia esistono però anche altri tipi di cornamuse: le Border bagpipes (o Scottish Lowland bagpipes)  presenti in Scozia almeno a partire dal XVIII secolo, si diffusero principalmente nella zona dei Borders (cioè la zona di confine con l’Inghilterra) ma anche nel Perthshire e nell’Aberdeenshire e perlopiù in ambito cittadino: mantengono il caratteristico tono vibrante della cornamusa delle regioni settentrionali ma a un volume più basso. Ma si costruiscono anche le border pipes in si bemolle, quelle in la, le scottish smallpipes, le fully chromatic border bagpipe chanter, e le bellows. http://ontanomagico.altervista.org/piva.html
[3] Che gli antichi celti indossassero i pantaloni è storicamente accertato (la tendenza era genericamente diffusa tra le popolazioni nordiche per proteggere ovviamente le gambe dal clima più freddo, mentre le popolazioni meridionali indossavano tuniche di varia lunghezza indifferentemente portate sia da uomini e donne). La foggia dei pantaloni aderenti (in gaelico troovash) viene dall’epoca medievale, in particolare in Scozia il tartan era tagliato di sbieco (per ottenere una certa elasticità del tessuto) e cucito in modo molto aderente alla gamba (le cuciture si trovavano sul dietro della gamba come le calze di nylon vecchio stile). Questa moda però prese piede solo tra i capi degli Highlanders per contraddistinguere il loro rango o quando si recavano nelle Lowlands.
https://terreceltiche.altervista.org/donald-wheres-your-troosers/

http://lbps.net/lbps/repertoire/65-maggie-lauder.html http://digital.nls.uk/broadsides/broadside.cfm/id/15900 http://burnsscotland.com/items/v/volume-vi,-song-544-pages-562-and-563-wha-wadna-be-in-love-c.aspx
https://www.scottish-country-dancing-dictionary.com/maggie-lauder.html
https://mainlynorfolk.info/folk/songs/maggielauder.html
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=12265

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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