John Barleycorn (in italiano Giovanni Chicco d’Orzo) è una canzone tradizionale diffusa in Inghilterra e in Scozia, incentrata su questo personaggio popolare, incarnazione dello spirito della birra e del whisky. (vedi) Esistono diverse versioni testuali raccolte in varie epoche; la più antica che si conosce risale al 1460.
Come spesso accade con le ballate più popolari si parla di famiglia in riferimento ad un insieme di testi e melodie collegati tra di loro o imparentati.
Il diagramma tracciato da Pete Wood è ben documentato e si rimanda al suo John Barleycorn revisited per l’approfondimento: la prima ballata che identifica un uomo con lo spirito dell’orzo è Allan-a-Maut (Allan del Malto) e proviene dalla Scozia.
La prima ballata che riporta il nome John Barleycorn è invece del 1624, stampata a Londra “A Pleasant new Ballad.To be sung evening and morn, of the bloody murder of Sir John Barleycorn” abbreviata in The Pleasant Ballad: come sottolinea Pete Wood, tutti gli elementi che caratterizzano la versione attuale della ballata sono già presenti, il giuramento dei cavalieri per uccidere John, la pioggia che lo disseta, e il sole che lo riscalda per dargli energia, il mugnaio che lo macina tra due pietre.
Originale screenprint by Paul Bommer (da qui)
LA MORTE-RINASCITA DEL RE ORZO
Si narra la morte del Re dell’Orzo secondo miti e credenze che risalgono all’inizio della civiltà contadina, usanze che sono state seguite in Inghilterra in queste forme fino ai primi decenni del ‘900.
Secondo James George Frazier ne “Il ramo d’oro”, anticamente “John” era scelto tra i giovani della tribù e trattato come un re per un anno; al tempo prestabilito era però ucciso, seguendo un macabro rituale: il suo corpo veniva trascinato per i campi in modo che il sangue imbevesse la terra e nutrisse l’orzo.
Più recentemente nella tradizione celtica contadina lo spirito del grano entrava nel mietitore che tagliava l’ultimo covone (e simbolicamente uccideva il dio) e doveva essere sacrificato proprio con le modalità descritte nella canzone (o quantomeno in modo figurato e simbolico). continua
Tuttavia lo spirito del Grano-Orzo non muore mai perchè rinasce l’anno successivo con il nuovo raccolto, la sua forza e il suo ardore sono contenuti nel whisky che si ottiene dalla distillazione del malto d’orzo!
JOHN BARLEYCORN
In merito alla melodia Pete Wood osserva:
“The Pleasant ballad” was set to the tune “Shall I Lie Beyond Thee?” on the broadside.63 This tune is quoted by a number of sources by a variety of very similar titles, including “Lie Lulling Beyond Thee” . It is this writer’s belief from a variety of considerations, including Simpson 64 that these are one and the same tune. There has been some confusion regarding the use of the tune “Stingo” for various members of the family. Several publications say that John Barleycorn should be sung to this tune, (including Dixon), and some people have assumed this was the tune for “The Pleasant Ballad.” These impressions seem to have originated from Chappell 65, who meant that “Stingo” was the tune for another member of the family “The Little Barleycorne”, a view which accords with his own comments on the version in the Roxburghe Ballads 66, with Simpson, and Baring-Gould who says ‘[Stingo] is not the air used in the broadsides nor in the west of England’ 67. Two further tunes, “The Friar & the Nun” and “Twas when the seas were roaring”, are mentioned by Simpson. Mas Mault has been suggested to be set to the tune “Triumph and Joy”, the original title of “Greensleeves”. 68
In realtà ben 45 diverse melodie sono state utilizzate nei secoli per questa ballata, e Pete Wood analizza le quattro melodie più diffuse.
MELODIA 1
La versione di John Stafford del 1906 pubblicata da Sharp in English Folk Songs è probabilmente la melodia che più si avvicina all’epoca di Giacomo I
The Young Tradition
MELODIA DIVES AND LAZARUS
La versione di Shepherd Haden diventata “standard” per essere stata inclusa nel The Penguin Book of English Folk Songs.
Traffic (nel video con molte antiche stampe e immagini in tema) una versione che non ha perso per nulla il suo smalto! Imparata da Mike Waterson
testo Traffic I There was three men come out of the West Their fortunes for to try And these three men made a solemn vow John Barleycorn(1) must die. II They ploughed, they sowed, they harrowed him in Throwing clods all on his head And these three men made a solemn vow John barleycorn was Dead. III They’ve left him in the ground for a very long time Till the rains from heaven did fall Then little Sir John’s sprung up his head And so amazed them all IV They’ve left him in the ground till the Midsummer Till he’s grown both pale and wan Then little Sir John’s grown a long, long beard And so become a man. V They hire’d men with their scythes so sharp To cut him off at the knee. They’ve bound him and tied him around the waist Serving him most barb’rously VI They hire’d men with their sharp pitch-forks To prick him to the heart But the drover he served him worse than that For he’s bound him to the cart. VII They’ve rolled him around and around the field Till they came unto a barn And there they made a solemn mow Of Little Sir John Barleycorn VIII They’ve hire’d men with their crab-tree sticks To strip him skin from bone But the miller, he served him worse than that, For he’s ground him between two stones. IX Here’s Little sir John in the nut-brown bowl(2) And brandy in the glass But Little Sir John in the nut-brown bowl’s Proved the stronger man at last X For the hunts man he can’t hunt the fox Nor so loudly blow his horn And the tinker, he can’t mend Kettles or pots Without a little of Sir John Barleycorn. |
Traduzione italiana di Alberto Truffi I C’erano tre uomini che venivano da occidente, per tentare la fortuna e questi tre uomini fecero un solenne voto: John Barleycorn (1) deve morire. II Lo avevano arato, lo avevano seminato, l’avevano ficcato nel terreno e avevano gettato zolle di terra sulla sua testa e questi tre uomini fecero un voto solenne John Barleycorn era morto. III Lo lasciarono giacere per un tempo molto lungo, fino a che scese la pioggia dal cielo e il piccolo sir John tirò fuori la sua testa e lasciò tutti di stucco. IV L’avevano lasciato steso fino al giorno di mezza estate e fino ad allora lui era sembrato pallido e smorto e al piccolo sir John crebbe una lunga lunga barba e così divenne un uomo. V Avevano assoldato uomini con falci veramente affilate per tagliargli via il collo l’avevano avvolto e legato tutto attorno, trattandolo nel modo più brutale. VI Avevano assoldato uomini con i loro forconi affilati che l’avevano conficcato nella terra e il caricatore lo trattò peggio di tutti perché lo legò al carro. VII Andarono con il carro tutto intorno al campo finchè arrivarono al granaio e fecero un solenne giuramento sul povero John Barleycorn. VIII Assoldarono uomini con bastoni uncinati per strappargli via la pelle dalle ossa e il mugnaio lo trattò peggio di tutti perché lo pressò tra due pietre. IX E il piccolo sir John con la sua botte di noce (2) e la sua acquavite nel bicchiere e il piccolo sir John con la sua botte di noce dimostrò che era l’uomo più forte. X Dopo tutto il cacciatore non può suonare il suo corno così forte per cacciare la volpe e lo stagnaio non può riparare un bricco o una pentola senza un piccolo (sorso) di grano d’orzo. |
NOTE (1) John Grano d’Orzo, personificazione del whisky e della birra (2) La botte di legno di noce o di rovere usata tutt’oggi per invecchiare il whisky |
Jethro Tull live
Damh The Bard in The Hills They Are Hollow
JOHN BARLEYCORN, MELODIA 3
La versione di Robert Pope ripresa da Vaughan Williams nel suo Folk Song Suite
versione per coro e orchestra
JOHN BARLEYCORN, MELODIA 4
come collezionata nel Shropshire
Fred Jordan live

JOHN BARLEYCORN, LA VERSIONE DI ROBERT BURNS
La versione pubblicata da Robert Burns nel 1782, rielabora l’antico canto popolare e diventa la base delle successive versioni (vedi inizio)
Le prima 3 strofe sono simili alla versione standard, a parte i tre re che arrivano dall’oriente per fare il solenne giuramento di uccidere John Barleycorn, infatti nella versione inglese i tre uomini arrivano dall’Ovest: a me personalmente l’ipotesi che Burnes volesse indicare i 3 Re Magi … sembra poco pertinente al profondo substrato pagano della storia: non è certo il Cristianesimo (o il culto del Dio della Luce) a voler uccidere il Re del Grano, a meno che non si voglia identificare il re del Grano con il Cristo (un “blasfemo” paragone che è stato subito rimosso dalle successive versioni).
La storia è la dettagliata trasformazione dello spirito del grano, cresciuto forte e sano durante l’estate, mietuto e trebbiato appena arriva l’autunno, e trasformato in alcol; e la molto più dettagliata descrizione (sempre rispetto alla versione standard) dei piaceri che esso fornisce agli uomini, affinchè essi possano trarre dalla bevanda ebbrezza ed ispirazione. Burns fu notoriamente un grande estimatore di whisky e l’ultima strofa è proprio nel suo stile!
La melodia indicata è Lull[e] Me Beyond Thee alte melodie che si adattano al testo sono “Stingo” (John Playford, 1650) e “Up in the Morning Early”
La versione dei Tickawinda riprende in parte il testo cantando le strofe I, II, III, V, VII, XV
Testo di Robert Burns I There was three kings into the east, Three kings both great and high, And they hae sworn a solemn oath John Barleycorn should die. II They took a plough and plough’d him down, Put clods upon his head, And they hae sworn a solemn oath John Barleycorn was dead III But the cheerful Spring came kindly on, And show’rs began to fall; John Barleycorn got up again, And sore surpris’d them all IV The sultry suns of Summer came, And he grew thick and strong, His head weel arm’d wi’ pointed spears, That no one should him wrong. V The sober Autumn enter’d mild, When he grew wan and pale; His bending joints and drooping head Show’d he began to fail. VI His coulour sicken’d more and more, He faded into age; And then his enemies began To show their deadly rage. VII They’ve taen a weapon, long and sharp, And cut him by the knee; Then ty’d him fast upon a cart, Like a rogue for forgerie(1). VIII They laid him down upon his back, And cudgell’d him full sore; They hung him up before the storm, And turn’d him o’er and o’er. IX They filled up a darksome pit With water to the brim, They heaved in John Barleycorn, There let him sink or swim X They laid him out upon the floor, To work him farther woe, And still, as signs of life appear’d, They toss’d him to and fro. XI They wasted, o’er a scorching flame, The marrow of his bones; But a Miller us’d him worst of all, For he crush’d him between two stones. XII And they hae taen his very heart’s blood, And drank it round and round; And still the more and more they drank, Their joy did more abound. XIII John Barleycorn was a hero bold, Of noble enterprise, For if you do but taste his blood, ‘Twill make your courage rise. XIV ‘Twill make a man forget his woe; ‘Twill heighten all his joy: ‘Twill make the widow’s heart to sing, Tho’ the tear were in her eye. XV Then let us toast John Barleycorn, Each man a glass in hand; And may his great posterity Ne’er fail in old Scotland! |
traduzione italiana Cattia Salto I C’erano tre re dall’oriente, tre grandi re e potenti e fecero un voto solenne: John Barleycorn deve morire. II Presero un aratro e lo ararono, gettarono zolle di terra sulla sua testa e fecero un voto solenne John Barleycorn era morto. III Ma la dolce primavera venne e la pioggia scese dal cielo John Barleycorn si alzò di nuovo e lasciò tutti di stucco IV Venne il sole afoso d’Estate, e lui crebbe robusto e forte con la testa irta di lance appuntite e che nessuno gli dia torto. V L’Autunno serio arrivò mite allora lui divenne pallido e smorto piegato alle giunture e la testa cadente aveva incominciato a deperire. VI Il suo incarnato sbiadiva sempre più, lui iniziò a invecchiare e i suoi nemici cominciarono a mostrare la loro furia mortale. VII Avevano preso una falce, lunga e affilata, per tagliarlo al ginocchio; poi lo legarono in fretta su un carro come un ladro per il patibolo. VIII Lo hanno adagiato sulla schiena e colpito con un randello; lo hanno appeso prima del temporale e lo hanno rigirato ancora ed ancora. IX Hanno riempito una fossa buia con acqua fino all’orlo e ci hanno gettato John Barleycorn lì lo lasciarono a nuotare o ad affondare. X Lo hanno gettato sul pavimento per procurargli ancora più dolore, e ancora, mentre lui dava segni di vita lo hanno gettato avanti e indietro. XI Hanno bruciato sulla fiamma il midollo delle sue ossa; ma il Mugnaio lo trattò peggio di tutti perché lo pressò tra due pietre XII Ed essi avevano preso il suo sangue d’eroe e lo bevvero rigirando (il bicchiere) e ancora più lo bevevano più gioia ricevevano. XIII John Barleycorn era un eroe coraggioso di nobile ardire perciò se tu assaggerai il suo sangue il tuo coraggio crescerà. XIV Egli fa dimenticare all’uomo il suo dolore, aumentare ogni sua gioia: egli fa cantare il cuore della vedova sebbene abbia le lacrime agli occhi XV Allora brindiamo a John Barleycorn tutti con un bicchiere in mano e che la sua grande discendenza non possa mai mancare nella vecchia Scozia! |
NOTA
1) i condannati a morte erano trasportati sul luogo del patibolo su di un carro per il pubblico dileggio
Steeleye Span in Below the Salt 1972 (la versione inglese)
I (Spoken) There were three men Came from the west Their fortunes for to tell, And the life of John Barleycorn as well. II They laid him in three furrows deep, Laid clods upon his head, Then these three man made a solemn vow John Barleycorn was dead. III The let him die for a very long time Till the rain from heaven did fall, Then little Sir John sprang up his head And he did amaze them all. IV They let him stand till the midsummer day, Till he looked both pale and wan. The little Sir John he grew a long beard And so became a man. CHORUS: Fa la la la, it’s a lovely day Fa la la la lay o Fa la la la, it’s a lovely day Sing fa la la la lay V They have hired men with the scythes so sharp, To cut him off at the knee, The rolled him and they tied him around the waist, They served him barbarously. VI They have hired men with the crab-tree sticks, To cut him skin from bone, And the miller has served him worse than that, For he’s ground him between two stones. VII They’ve wheeled him here, they’ve wheeled him there, They’ve wheeled him to a barn, And thy have served him worse than that, They’ve bunged him in a vat. VIII They have worked their will on John Barleycorn But he lived to tell the tale, For they pour him out of an old brown jug And they call him home brewed ale(1). |
traduzione italiana Cattia Salto I (Parlato) C’erano tre uomini che venivano da occidente, per tentare sia la fortuna che la vita di John Barleycorn II Lo hanno steso in tre solchi profondi e ricoperto con zolle di terra e quei tre uomini fecero un giuramento solenne, John Barleycorn era morto. III Lo lasciarono giacere per un tempo molto lungo, fino a che scese la pioggia dal cielo e il piccolo sir John tirò fuori la sua testa e lasciò tutti di stucco IV Lo lasciarono riposare fino al giorno di mezza estate, e fino ad allora lui era sembrato pallido e smorto e al piccolo sir John crebbe una lunga barba e così divenne un uomo Ritornello Fa la la la, che bel giorno canta fa la la la lay Fa la la la, che bel giorno canta fa la la la lay V Avevano assoldato uomini con falci veramente affilate per tagliarlo all’altezza del ginocchio, l’avevano avvolto e legato tutto attorno ai fianchi, trattandolo nel modo più brutale. VI Assoldarono uomini con bastoni uncinati per strappargli via la pelle dalle ossa e il mugnaio lo trattò peggio di tutti perché lo pressò tra due pietre VII Lo hanno spinto qui lo hanno spinto là lo hanno spinto in un fienile e lo trattarono peggio di tutti perchè lo tapparono per bene dentro un tino VIII Hanno fatto la loro volontà su John Barleycorn ma lui visse per raccontare la sua storia, che lo hanno versato in un boccale di coccio e lo hanno chiamato birra fatta in casa! |
NOTA
1) la birra si distingueva in origine in “beer” (con il luppolo) e “ale” (senza luppolo). La bevanda più antica del mondo ottenuta dalla fermentazione di vari cereali. I suoi processi di lavorazione partono da una fermentazione spontanea dell’amido (ossia lo zucchero) prevalente componente nei cereali, quando essi vengono a contatto con l’acqua, a causa dei lieviti selvatici contenuti nell’aria. E così come nel pane, alimento femminile, TERRA, ACQUA, ARIA e FUOCO si combinano magicamente per dare vita a un cibo divino che fortifica e inebria.
Il termine inglese di homebrewing ovvero l’arte della birra fatta in casa si traduce in italiano con un’astrusa parola: domozimurgia e domozimurgo è il produttore di birra casalingo in cui domo, è la radice latina per “casa”; zimurgo è colui il quale pratica la “zimurgia“, ovvero la scienza dei processi di fermentazione. Il domozimurgo quindi è colui che tra le proprie mura domestiche, studia, applica e sperimenta le alchimie della fermentazione. Fare la birra per il proprio autoconsumo (compreso quello degli immancabili amici e parenti) è assolutamente legale oltre che divertente e relativamente semplice sebbene non si finisca mai di imparare attraverso lo scambio delle esperienze e la sperimentazione continua
E infine il COLLAGE delle versioni di Tickawinda, Avalon Rising, John Renbourn, Lanterna Lucis Viriditatis, Xenis Emputae, Travelling Band, Louis Killen, Traffic
FONTI
http://ontanomagico.altervista.org/barleycorn.htm
http://www.musicaememoria.com/JohnBarleycorn2.htm
http://www.mustrad.org.uk/articles/j_barley.htm
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=14888
http://www.omniscrit.com/2013/01/who-was-john-barleycorn-folk-song-and.html
(Cattia Salto – integrazione 2012 e agosto 2013)
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