Rigs o’Barley: Corn Rigs Are Bonnie

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Rigs o’Barley è una canzone scritta da Robert Burns nel 1782 adattandola ad una vecchia aria scozzese da danza dal titolo “Corn Rigs are bonnie“. Pare fosse particolarmente cara al poeta: si racconta della notte d’amore con una bella fanciulla tra i covoni di grano, una magica notte di luna piena…

William Adolphe Bouguereau 1865
William Adolphe Bouguereau 1865

L’Annie della canzone è stata identificata in Anne Rankie, la più giovane figlia di un fittavolo, John Rankine di Adamhill, della fattoria che si trovava a poca distanza da quella dei Burns a Lochlea vicino a Mauchline.
Il padre William aveva preso in affitto una fattoria più grande della precedente a Lochlea (Tarbolton, Mauchline) dove la famiglia Burns rimase dal 1777 al 1784 fino alla morte del padre.

Nel 1782, nel mese di settembre, la donna sposò un oste, John Merry di Cumnock, per cui alcuni dubitano che ad agosto si trovasse tra i covoni d’orzo con il bel Robert; altri però fanno notare che dopo 4 anni (e ancora una volta ad agosto) il poeta, trovatosi nei paraggi, alloggiasse proprio presso la locanda dei due! Possiamo quindi essere certi che Annie e Robert si fossero frequentati, tant’è  che Burns le regalò una ciocca di capelli e un suo ritratto, che lei conservò insieme alla canzone.
Molto cavallerescamente Burns tace però sull’identità della bella Annie.

LA NOTTE DI LAMMAS: ecco com’è andata

rigs

L’analisi del testo dipana la dinamica della relazione tra i due amanti (secondo il mio punto di vista): la notte di Lammas, come consuetudine della tradizione celtica, è la notte della vigilia del 1 agosto, giorno di festa per i contadini della Scozia, giorno di riposo e festa prima dell’inizio del raccolto.
Tra i giovani era consuetudine passare la notte nei campi di grano (o di orzo) ma il nostro Robert in un primo momento si tiene alla larga da tale usanza, la bella Annie è promessa ad un altro…
Tuttavia l’ardore giovanile alla fine vince e anche la fanciulla (senza neanche farsi pregare troppo, ci rivela il bardo) acconsente: i due si incontrano tra i campi d’orzo, al crepuscolo, in una calda sera d’estate con la luna piena a rischiarare la notte, e che “happy night”!
La strofa finale riprende un concetto caro al poeta: il tempo migliore è quello speso ad amare! E in quella magica notte sembra che il giovane Robert lo abbia fatto per tre volte!

Rigs o’Barley

La canzone nel folk revival è riportata sotto vari titoli Corn Rigs, Corn Rigs Are Bonnie, Rig’s O’Barley, Riggs O’ Barley

traduzione italiana Cattia Salto
I
It was upon a Lammas(1) night,
When the corn rigs(2) were bonnie,
Beneath the moon’s unclouded light,
I held awa’ to Annie;
The time flew by wi’ tentless heed,
‘Til ‘tween the late and early,
Wi’ small persuasion she agreed
To see me thro’ the barley.
chorus
Corn Rigs and barley rigs,
Corn rigs are bonny:
I’ll ne’eer forget that happy night,
Amang the rigs wi’ Annie.
II
The sky was blue (3), the wind was still,
The moon was shining clearly;
I set her down wi’ right good will,
Amang the rigs o’ barley:
I ken’t(4) her heart, was a’ my ain(5);
I loved her most sincerely;
I kissed her o’er and o’er again,
Amang the rigs o’ barley.
III
I locked her in my fond embrace;
Her heart was beatin’ rarely:
My blessing on that happy place,
Amang the rigs o’ barley!
But by the moon and stars so bright,
That shone that hour so clearly!
She aye shall bless that happy night
Amang the rigs of barley.
IV
I hae been blythe(6) wi’ comrades dear;
I hae been merry drinking;
I hae been joyful gath’rin’ gear(7);
I hae been happy thinking:
But a’ the pleasures e’er I saw,
Tho’ three times doubled fairly,
That happy night was worth them a’,
Amang the rigs wi’ Annie.
I
Era la notte di Lammas(1)
quando le porche(2) del grano erano belle, 

sotto la piena luce della luna,
me ne andai da Anna;
il tempo scorreva senza pensieri
finchè da un momento all’altro,
senza farsi pregare troppo, acconsentì
a vedermi in mezzo all’orzo
RITORNELLO
Porche di grano e d’orzo,
le porche di grano sono belle:
mai dimenticherò quella notte felice
tra le porche con Anna
II
Il cielo era azzurro(3), il vento tranquillo,
chiara la luna splendeva;
la stesi di buona voglia
tra le porche dell’orzo:
sapevo che il suo cuore era tutto mio,
l’amai nel modo più sincero;
la baciai ancora e ancora di nuovo,
tra le porche dell’orzo
III
La imprigionai nel mio appassionato abbraccio

il cuore le batteva appena:
benedetto quel luogo propizio
in mezzo alle porche dell’orzo!
E anche la luna e le stelle così luminose
che in quell’ora brillavano così chiaramente!
Si, lei benedirà quella notte felice
in mezzo alle porche dell’orzo
IV
Sono stato bene con i miei cari amici,
sono stato a bere in allegria
e con gioia i soldi ho guadagnato
e sono stato felice a pensare:
ma tutti i piaceri che abbia mai provato,
sebbene raddoppiati tre volte,
quella notte allegra tutti li valeva
in mezzo alle porche con Anna

NOTE
1) Lammas è la festa del raccolto che si celebra il primo agosto le cui origini risalgono alla festa celtica di Lugnasad, una festa che segna l’inizio del primo raccolto (grano e orzo). Nella tradizione contadina scozzese è come il nostro giorno di San Martino, quando vengono pagati i terreni in affitto e si rinnovano i contratti. (vedi scheda)
2) Il termine Rigs si traduce in italiano con una desueta parola “porche” una tecnica colturale che prevedeva la lavorazione del terreno in lunghe e strette strisce di terra rialzate, ed era il sistema di drenaggio tradizionale del tempo: i campi si suddividevano in argini di terra rialzati, in modo che l’acqua in eccesso defluisse più in basso nei profondi solchi laterali. Queste cunette potevano arrivare fino al ginocchio e il lavoro di semina a mano era notevolmente facilitato. Se la lavorazione del terreno era fatta con l’aratro esisteva uno strumento particolare, il mugellese, che permetteva di lavorare i solchi tracciati con l’aratro  uno sì uno no, in modo da ricoprire i solchi non rilavorati e formare così porche e solchi di irrigazione. Le porche venivano poi sarchiate quando le piantine avevano raggiunto dimensione opportuna. Si potrebbe anche tradurre con “collinette”
3) l’ora indicata è quella del crepuscolo
4) knew
5) own
6) joyous
7) earning money= guadagnare soldi

Ossian in Seal Song 1981 con la melodia tradizionale Corn Rigs Are Bonnie, il video è molto ben fatto con il testo che scorre, filmati e foto d’epoca nonchè “ritratti” del bardo, tutto ben strutturato nell’evocazione per immagini del testo
Emily Smith 2005
Paul Giovanni per il film The Wicker Man(in italiano Il prescelto) con un’altra melodia
(seguite il tag Paul Giovanni per le altre musiche e canzoni del film)

La MELODIA e la SCOTTISH COUNTRY DANCE

Il brano è più conosciuto con il titolo di Corn Rigs o Corn Rigs Are Bonie ed è anche una danza, una scottish country dance presa dalle vecchie tradizioni o dalla vita quotidiana della società di una volta dedita alla pastorizia e all’agricoltura. Durante il raccolto era consuetudine danzare tra i covoni di grano, come mostrato in questo filmato d’epoca dalla Royal Scottish Country Dance Society. VIDEO

Jake Hutton in Good Humour for the Rest of the Night registrato sul campo da Peter Kennedy nel 1954

(vedi scheda danza con spiegazioni figure e variazioni)

LINK
http://ontanomagico.altervista.org/lugnasad.html
https://giulsass.wordpress.com/istruzione/esperienza-antica/gest_terra_p_s/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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