Stolen Child, il rapimento fatato dei bambini

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Stolen child è il titolo della poesia scritta da W. B. Yeats (in The Wanderings of Oisin and Other Poems, 1889)  in cui si descrive un rapimento fatato di un bambino. Yeats fu uno studioso di mitologia irlandese e appassionato collezionista di racconti e leggende sulle fate (ha pubblicato Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry nel 1888 e Fairy Folk Tales of Ireland nel 1892)

Il rapimento fatato dei bambini

Le fate non sono affatto creature benevole, soprattutto perchè attratte dalla forza e vitalità del genere umano, infatti rapiscono i bambini e in particolare i neonati, oppure seducono (a scopo di rapimento) belle fanciulle e giovinetti.

Con il rapimento fatato di un bambino (stolen child), quindi, si cercava di razionalizzare il dolore per una morte sconvolgente, che coglie la vita ancora in boccio. In maniera da trovare consolazione nel pensare che le fate avessero sottratto quella giovane vita a un triste destino. Per la semplice ragione che, secondo l’antica religione, solo chi è caro agli dei muore giovane!

FAERY CHANGELINGS

Similmente si cercava anche di spiegare dei comportamenti anomali, come l’autismo o la depressione; così si diceva che i rapiti ritornati avevano perso l’anima, perchè avevano assaggiato  il cibo delle fate!

Stolen Child (Arthur Rackham)

I PERICOLI DA EVITARE

Racconti, fiabe e ballate della tradizione celtica sono ricchi di rapimenti fatati e descrivono una vasta gamma di situazioni per mettere in guardia i malcapitati: per prima cosa non bisogna mai fermarsi su di un prato d’erba alta e dentro a un cerchio di funghi, perchè sono anelli fatati, porte verso l’altro mondo.

E neppure addormentarsi ai piedi di una collina, perchè potrebbe essere un tumulo fatato, dimora del castello degli elfi. Ultimo ma non meno importante, il pericolo più grande è costituito dal cibo delle fate, perchè chi lo assaggia ne conserva uno struggente desiderio molto spesso fatale. 

La Contea di Sligo: le acque delle Fate

Lough-Gill-Sligo
Slish Wood & Lough Gill-Sligo (daqui)

La poesia è ambientata nella contea di Sligo, dove Yeats trascorse la maggior parte delle sue vacanze estive di fanciullo, “la sua patria spirituale”, “terra dei desideri e del cuore!” e precisamente al Lough Gill, un lago a forma di drago, ricco di isolette.

Inoltre sono descritte altre due località care alle fate: Rosses Point nella Baia di Sligo e la cascata di Glencar a metá strada tra Sligo e Manorhamilton, nella contea di Leitrim.

Il Lago Gill, La Baia di Sligo e la Cascata di Glencar

Sono le acque in cui le fate della contea vanno a divertirsi, quelle lacustri di Gill, dove sull’isola di Innisfree accumulano le provviste e banchettano, poi la Baia di Sligo sulla cui rena a Rosses Point amano danzare al chiaro di luna o a rincorrere la spuma delle onde che si rifrangono sul bagnasciuga. E infine la cascata di Glencar dove giocano scherzetti alle trote e si fanno la doccia sotto alle felci.

la poesia recitata da Anya Yalin
Warwick Gobe

Stolen child nel Folk Revival

A dare notorietà alla poesia nell’ambito della musica folk ci ha pensato Loreena McKennitt nel suo album d’esordio del 1985. Sarà poi una sua cifra stilistica quella di regalarci una versione musicata delle più belle ballate o poemi dei secoli passati.

Stolen child, il testo

Where dips the rocky highland
Of Sleuth Wood in the lake
There lies a leafy island
Where flapping herons wake
The drowsy water rats
There we’ve hid our fairy vats
Full of berries
And of reddest stolen cherries.

Come away oh human child
To the waters and the wild
With a faery hand in hand
For the world’s more full of weeping
Than you can understand.

Where the wave of moonlight glosses
The dim grey sands with light
By far off furthest Rosses
We foot it all the night
Weaving olden dances
Mingling hands and mingling glances
Till the moon has taken flight
To and fro we leap
And chase the frothy bubbles
Whilst the world is full of troubles
And is anxious in its sleep.

Where the wandering water gushes
From the hills above Glencar
In pools among the rushes
That scarce could bathe a star
We seek for slumbering trout
And whispering in their ears
Give them unquiet dreams
Leaning softly out
From ferns that drop their tears
Over the young streams.

Away with us he’s going
The solemned eyed
He’ll hear no more the lowing
Of the calves on the warm hillside
Or the kettle on the hob
Sing peace unto his breast
Or see the brown mice bob
Round and round the oatmeal chest.

For he comes, the human child
To the waters and the wild
With a faery hand in hand
For the world’s more full of weeping
Than you can understand.

Dove l’altopiano roccioso
di Sleuth Wood (1) si immerge nel lago,
laggiù si trova un’isola rigogliosa (2)
dove il frullo d’ali degli aironi,
sveglia i topi d’acqua dormiglioni;
laggiù abbiam nascosto delle fate
i mastelli ricolmi di mirtilli,
e delle più rosse ciliegie rubate .

Vieni, fanciullo umano!
alle acque e ai boschi
mano nella mano di una fata
perché il mondo contiene più lacrime
di quante tu possa sopportare (3)

Dove l’onda al chiaro di luna lustra
le sabbie grigio scuro
lontano, presso la lontana Rosses (4),
che per tutta la notte calpestiamo
seguendo la trama dei balli più antichi,
intrecciando mani e sguardi
finché la luna avrà preso il volo;
e avanti e indietro a balzi
inseguiamo le bolle schiumose,
mentre il mondo è ricolmo di pene
e dorme un sonno ansioso.

Dove l’acqua errabonda zampilla,
dalle colline sopra Glencar (5)
in pozze fra i giunchi,
che a stento una stella potrebbe bagnarsi, (6)
cerchiamo le trote addormentate
e bisbigliandogli nelle teste (7)
doniamo loro sogni inquieti,
sporgendoci piano
dalle felci che piangono lacrime
sui rivoli novelli.

Via con noi egli andò,
il fanciullo dagli occhi gravi:
mai più sentirà i muggiti
dei vitelli sui tiepidi pendii,
o il bollitore sopra il focolare
cantargli la pace nel petto,
nè vedrà i topolini bruni
circolare attorno alla dispensa.(8)

Perché egli viene, il fanciullo umano,
alle acque e ai boschi
mano nella mano di una fata
perché il mondo contiene più lacrime
di quante tu possa sopportare

* Traduzione italiana di Cattia Salto dalla traduzione di Roberto Sanesi da Poesie di Yeats, Mondadori 1974
(1) Sleuth Wood noto come Slish Wood,  “Sleuthwood by the lake”, un tempo un folto bosco di querce lungo la sponda meridionale  del Lago Gill, gran parte degli alberi vennero abbattuti per procurare il legname necessario agli sforzi bellici della II Guerra Mondiale. Il bosco scende ripido per incontrare l’acqua tra grandi massi coperti di muschio
(2) letteralmente “isola di foglie”, è Innisfree (‘Isle of Heather’) l’isola disabitata nel Lough Gill in cui Yeats avrebbe voluto vivere abitando in un piccolo cottage
(3) l’atteggiamento delle fate è compassionevole, il fato del fanciullo (o il mondo degli uomini) è crudele e vogliono evitargli delle sofferenze
(4) Rosses Point è una spiaggia nella baia di Sligo, (dalla parte opposta del lago) una popolare località di villeggiatura della famiglia Yeats: una piccola striscia di sabbia e alle spalle una distesa d’erba. All’angolo nord di Rosses c’è un piccolo promontorio di sabbia, rocce ed erba: nessun contadino saggio si addormenterebbe ai suoi piedi per timore di un rapimento fatato
(5) è la cascata di Glencar vicino al lago omonimo, nella contea di Leitrim.  Quando il vento soffia da Ovest l’acqua, invece di cadere, s’innalza verso il cielo. Per questo motivo, la cascata viene anche chiamata “il comignolo del diavolo”. Per la verità le cascate sono due, quella più alta e imponente e quella più bassa e più modesta, incastonata tra le rocce e il fogliame con una polla a gradoni
(6) le chiazze d’acqua sono così piccole che a malapena rispecchiano le stelle del cielo
(7) letteralmente “sussurrando alle loro orecchie” Sebbene i pesci non abbiano l’orecchio esterno, sono tuttavia in grado di udire: gli organi dell’udito sono localizzati nella parte posteriore del cranio ( orecchio interno). I pesci percepiscono i suoni che hanno una frequenza compresa tra i 16 e i 7.000 hertz.
(8) la madia con la farina d’avena

Elemental, 1985
Nights From The Alhambra, 2007

Cuan Alainn (in inglese Beautiful Harbour) hanno realizzato un arrangiamento in russo della composizione di Loreena McKennitt -2014, testo tradotto da Gregory Kruzhkova per info sul video

Stolen Child: Altre melodie

Heather Alexander in Wanderlust 1994
Kate Price in Songs from the Witches Wood 2009

Clann una versione strumentale intitolata Stolen Child (le parole sono solo dei vocalizzi -di Charlotte Oleena- ma che atmosfera!!) in Seelie e di cui la KIN Fables ha prodotto una trilogia: Kin, Salvage, Requiem

La versione folk-rock dei Waterboys risale al 1988: mettono in musica il “ritornello” lasciando il parlato sulle strofe (voce di Tomas Mac Eoin)

the Waterboys feat. Tomas Mac Eoin

Merrymouth nell’album d’esordio “Simon Fowlers Merrymouth” 2012, su melodia composta da Simon Fowler/ Dan Sealey /Mike Mcnamara

Merrymouth

LINK
http://www.turismoletterario.com/blog/viaggio-con-yeats-a-sligo-parte-seconda/
http://walksireland.com/?p=1129
http://www.voicesfromthedawn.com/rosses-point/http://ireland-calling.com/the-stolen-child-notes-and-analysis/
http://unitalianoasligo.com/archives/42730
http://benvenutiasligo.blogspot.it/2013/05/una-gita-glencar.html
https://www.aransweatersdirect.com/blogs/blog/121549377-glencar-waterfall-and-lake

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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