Jesus Ahatonhia

Sul finire del Settecento venne ritrovata la trascrizione di un canto di Natale scritto nella lingua Wendat (Amerindi che vivevano sulle rive della Georgian Bay e del lago Simcoe – Canada), risaliva al secolo precedente dalla penna di Jean De Brébeuf, missionario gesuita che dalla Normandia andò a portare la parola di Dio tra i nativi americani.

Jean De Brébeuf è diventato un martire della fede dopo che fu trucidato da una tribù di Irochesi nel 1649 nei pressi del lago Huron.
Primo insediamento europeo dell’Ontario, “Santa Maria tra gli Uroni*” era un luogo fortificato del 17mo secolo e il quartiere generale della missione dei gesuiti francesi tra la popolazione degli Uroni. Nel 1639 i gesuiti e i loro cooperatori laici cominciarono la costruzione di un posto circondato da palizzate che avrebbe compreso caserme, una chiesa, botteghe, case di abitazione e un’area coperta destinata ai visitatori aborigeni. Nel 1648 Santa Maria tra gli Uroni era un rifugio lontano dalla civilizzazione per 66 francesi che rappresentavano un quinto dell’intera popolazione della Nuova Francia. La storia di Santa Maria tra gli Uroni si concluse nel 1649, quando una svolta drammatica di eventi costrinse la comunità ad abbandonare e bruciare quella che era stata la loro casa per 10 anni. (tratto da qui)
*”Urone dal francese huron, termine spregiativo per “arrogante”, “burbero”, ovvero da hure, “testa di cinghiale” (riferito alle ispide e crestate acconciature dei guerrieri Wendat)]

Nell’illustrazione che ricorda quel giorno, vediamo gli Irochesi che macellano i prigionieri (primo piano a sinistra) e torturano padre Jean, denudato e legato a un palo (primo piano a destra) sullo sfondo le macerie brucianti del fortino. Fu lui a scrivere un Noël nella lingua degli Uroni (come vennero chiamati dai primi missionari i Wendat) nativi dell’Ontario, presso cui visse quasi ininterrottamente per una ventina d’anni circa, prima di finire ucciso nel raid degli Irochesi.

[English translation]
At the end of the eighteenth century it was found the transcription of a Christmas song written in the Wendat language (Amerindians who lived on the banks of Georgian Bay and Lake Simcoe – Canada), dating back to the previous century written by Jean De Brébeuf, a Jesuit missionary who from Normandy he went to bring the word of God among the Native Americans.

Jean De Brébeuf became a martyr of the faith after he was slain by an Iroquois tribe in 1649 near Lake Huron.
[Jean De Brébeuf è diventato un martire della fede dopo che fu trucidato da una tribù di Irochesi nel 1649 nei pressi del lago Huron.
Primo insediamento europeo dell’Ontario, “Santa Maria tra gli Uroni*” era un luogo fortificato del 17mo secolo e il quartiere generale della missione dei gesuiti francesi tra la popolazione degli Uroni. Nel 1639 i gesuiti e i loro cooperatori laici cominciarono la costruzione di un posto circondato da palizzate che avrebbe compreso caserme, una chiesa, botteghe, case di abitazione e un’area coperta destinata ai visitatori aborigeni. Nel 1648 Santa Maria tra gli Uroni era un rifugio lontano dalla civilizzazione per 66 francesi che rappresentavano un quinto dell’intera popolazione della Nuova Francia. La storia di Santa Maria tra gli Uroni si concluse nel 1649, quando una svolta drammatica di eventi costrinse la comunità ad abbandonare e bruciare quella che era stata la loro casa per 10 anni. (tratto da qui)

In the illustration that recalls that day, we see the Iroquois who slaughter the prisoners (first floor on the left) and torture father Jean, stripped and tied to a pole (first floor on the right) in the background the burning ruins of the fort. It was he who wrote a Noël in the language of the Urones (as they were called by the first missionaries the Wendat) natives of Ontario, where he lived almost uninterruptedly for about twenty years, before ending up killed in the Iroquois raid.

missionari gesuiti  con Jean De Brébeuf e gli Uroni

In perenne conflitto tribale con gli Irochesi (al cui ceppo tuttavia discendevano) i Wendat furono i primi a venir decimati dalle epidemie, in seguito ai contatti con i bianchi e, indeboliti, divennero facile preda degli Irochesi.

In a perennial tribal conflict with the Iroquois (to whose root however they descended) the Wendat were the first indios to be decimated by the epidemics, as a result of the contacts with the whites and weakened, they became easy prey of the Iroquois.

Così gli Uroni raccontano oggi le loro origini: “All’arrivo dei primi uomini bianchi venuti dall’altra riva delle grandi acque, i membri della nostra Nazione erano numerosi come le foglie degli alberi. Il grande Manitù, nella sua grande generosità, ci aveva dotati di un vasto territorio che si stendeva dai Grandi Laghi fino alle rive del San Lorenzo. Nostra madre Terra ci prodigava le sue bontà e noi avevamo abbondanti raccolti di mais, zucche e fagioli. La nostra abilità a intessere legami con le altre nazioni indiane situate ai confini del nostro territorio, ci assicurava un incontestabile potere commerciale nel Nord-Est dell’America…”
Ben presto, però, a causa dell’arrivo degli uomini bianchi, le famiglie urone furono decimate da malattie loro sconosciute (siamo all’inizio del XVII secolo). La metà della popolazione scomparve. Dato il loro indebolimento, furono poi soppiantati nel commercio delle pellicce dagli indiani Irochesi. Ma non basta, a detta degli Uroni ci si misero anche i missionari, “gli uomini dalle grandi vesti nere” che “propagarono nei nostri villaggi una nuova fede. Questo seminò grande discordia nella nostra nazione”.
Gli Uroni così si dispersero “come le foglie morte sotto il vento freddo dell’autunno”. Da allora “l’albero robusto che eravamo all’arrivo degli uomini d’altra cultura non è più che un fragile arbusto”. Per sopravvivere, gli antenati degli attuali componenti la nazione urona si stabilirono nei pressi di Québec. Nel 1697 trovarono il loro ultimo rifugio in un territorio esiguo che oggi si chiama Wendake (villaggio degli Uroni) situato alla periferia di Québec sulle rive del fiume St Charles. Il luogo fu scelto perché, data la vicinanza del fiume, i sopravvissuti potevano ancora vivere di caccia e pesca risalendolo verso il Nord. Percorrendolo verso Sud, potevano poi commerciare con i francesi.
(tratto da qui)

La melodia

Ascoltiamola suonata con il flauto dei nativi. Ma la discussione in merito alla sua origine e le sue diramazioni è rimandata ad una prossima puntata (qui)!!

Heather Dale che canta in wendat, francese e inglese.

Wendat Version (for pronunciation *)
Ehstehn yayau deh tsaun we yisus ahattonnia
O na wateh wado:kwi nonnwa ‘ndasqua entai
Ehnau sherskwa trivota nonnwa ‘ndi yaun rashata
Iesus Ahattonnia, Ahattonnia, Iesus Ahattonnia.
Ayoki onki hm-ashe eran yayeh raunnaun
Yauntaun kanntatya hm-deh ‘ndyaun sehnsatoa ronnyaun
Waria hnawakweh tond Yosehf sataunn haronnyaun
Iesus Ahattonnia, Ahattonnia, Iesus Ahattonnia.

English translation
I
Have courage, you who are human beings:
Jesus, he is born
The okie spirit who enslaved us has fled
Don’t listen to him for he corrupts the spirits of our thoughts Jesus, he is born
II
The okie spirits who live in the sky are coming with a message They’re coming to say, “Rejoice!
Mary has given birth. Rejoice!”
III
Three men of great authority have left for the place of his birth Tiscient, the star appearing over the horizon leads them there
That star will walk first on the bath (1) to guide them
IV
The star stopped not far from where Jesus was born
Having found the place it said,
“Come this way”
V
As they entered and saw Jesus
they praised his name
They oiled his scalp many times, anointing his head
with the oil of the sunflower
VI
They say, “Let us place his name in a position of honour
Let us act reverently towards him for he comes to show us mercy
It is the will of the spirits that you love us, Jesus,
and we wish that we may be adopted into your family

Bruce Cockburn

Traduzione italiana
Abbiate coraggio, voi che siete uomini Gesù è nato,
ecco lo Spirito (3) che ci teneva prigionieri è fuggito.
Non prestategli ascolto che egli corrompe lo spirito
della vostra mente.
Gesù è nato, è nato Gesù è nato
Sono spiriti, gente del Cielo,
che vengono con un messaggio per noi.
Vengono per dire
“Rallegratevi Maria ha appena partorito
rallegratevi!”
Traduzione italiana
I
Cristiani abbiate coraggio,
Gesù il Salvatore è nato,
il Maligno è distrutto per sempre.
Quando il suo bel ma ingannevole
canto vi attrae, non prestate orecchio:
Gesù è nato, Jesus ahatonhia
II
Ascoltate le novelle
portate da un angelo
Ascoltate! Anime fedeli,
e aprite il vostro cuore:
la Vergine nella stalla
tiene tra le braccia
l’adorabile Bambinello divino
Gesù è nato, Jesus ahatonhia

Traduzione italiana
I
Cristiani abbiate coraggio oggi
il Regno del Maligno è finito;
non ascoltate più il Male
perchè Gesù Cristo è venuto,
ma ascoltate tutti quegli angeli cantare di come la vergine Maria partorì Gesù il Re, 
Iesus Ahattonnia, Gesù è nato,
Iesus Ahattonnia

II
Tre capi videro prima della Nascita
una stella luminosa come il giorno
“Ecco il segno – dissero i capi-
ci condurrà fin dove deve”
Perchè Gesù disse ai tre capi:
“La stella vi porterà qui da me”
Iesus Ahattonnia, Gesù è nato,
Iesus Ahattonnia

English translation
Have courage, you who are humans; Jesus, he is born. Behold, the spirit  who had us as prisoners has fled.
Do not listen to it, as it corrupts the spirits
of our minds!
Jesus, he is born, he is born, Jesus, he is born.
They are spirits, sky people,
coming with a message for us.
They are coming to say,
“Rejoice, Marie, she has just given birth.
Rejoice!”
French version
I
Chrétiens, prenez courage,
Jésus Sauveur est né!
Du malin les ouvrages à jamais sont ruinés.
Quand il chante merveille à ces troublants âppats
Ne prêtez plus l’oreille:
Jésus est né. Jesus ahatonhia.
II
Oyez cette nouvelle,
dont un ange est porteur!
Oyez! Âmes fidèles,
et dilatez vos coeurs.
La Vierge dans l’étable
entoure de ses bras
L’Enfant-Dieu adorable:
Jésus est né. Jesus ahatonhia.

English version
I
Let Christian men take heart today
The devil’s rule is done;
Let no man heed the devil more,
For Jesus Christ is come
But hear ye all what angels sing:
How Mary Maid bore Jesus King.
Iesus Ahattonnia, Jesus is born,
Iesus Ahattonnia.
II
Three chieftains saw before Noel
A star as bright as day,
“So fair a sign,” the chieftains said,
“Shall lead us where it may.”
For Jesu told the chieftains three:
“The star will bring you here to me.”
Iesus Ahattonnia, Jesus is born,
Iesus Ahattonnia.

IL NATALE FIABESCO

Questo testo sempre in wendat è però la versione più simile alla traduzione in “stile vittoriano” del canto (vedi)

This text in wendat is the most similar version to the translation in “Victorian style” of the song (see)

♪  Eskasoni Trio

Na kesikewiku’sitek jipji’jk (1) majita’titek
Kji-Niskam (2) petkimasnika ansale’wilitka
Kloqoejuitpa’q, Netuklijik nutua’tiji.
Se’sus eleke’wit, Se’sus pekisink, ewlite’lmin
Ula nqanikuomk etli we’ju’ss mijua’ji’j
Tel-klu’sit euli tetpoqa’tasit apli’kmujuey
L’nu’k netuklijik nutua’tiji ansale’wiliji.
Se’sus eleke’wit, Se’sus pekisink, eulite’lmin
O’ mijua’ji’jk nipuktukewe’k, O’ Niskam wunijink
Maqmikek aq Wa’so’q tley ula mijua’ji’j
Pekisink kiskuk wjit kilow, pekisitoq wantaqo’ti.
Se’sus eleke’wit, Se’sus pekisink, eulite’lmin

English translation Mildred Milliea
I
It was in the moon of the wintertime
when all the birds (1) had fled
That mighty Gitchi Manitou (2) sent angels
On a starlit night hunters heard
(CHORUS)
Jesus your King is born,
Jesus is born, In-ex-cel-sis-gloria

II
Within the lodge of bark the tender Babe was found
A ragged robe of rabbit skin
enwrapped His beauty round
But as the hunter braves drew near
the angel’s song rang loud and high
III
O children of the forest free, O God’s children
The Holy Child of Heaven and Earth
Has come today for you has brought peace
Traduzione italiana di Cattia Salto
I
E’ stato nella luna d’inverno
quando tutti gli uccelli (1) erano migrati
che il potente Gran Manitù (2) mandò gli angeli
in una notte di stelle i cacciatori udirono
(CORO ANGELI)
Gesù il nostro Re è nato,
Gesù è nato, nella gloria dei cieli

II
In una capanna il tenero bambinello fu trovato,
in una pelliccia stracciata di coniglio
la sua beltà era avviluppata
e non appena la compagnia di cacciatori si avvicinò,

il canto degli angeli si innalzò forte e alto
III
O figli della foresta, o figli di Dio
il Santo Bambino del Cielo e della Terra
è venuto oggi a portare la pace per voi

NOTE
1) The Mi’kmaw word “sisipk” is preferred by many to “jipji’jk” for “birds”.
2) the Great Spirit, the Algonquin Manitù  (il Grande Spirito, il Manitù algonchino con cui si identifica a spanna l’equivalente divinità del Cielo)

LINKS
http://diversitytree.blogspot.it/2011/12/huron-carol-racist.html
http://cockburnproject.net/songs&music/ia.html
http://www.saintemarieamongthehurons.on.ca/sm/intl/index.htm?lang=it
http://www3.sympatico.ca/giorgio-lidia.zanetti/indiani/indiani_ontario.html
http://vangelodelgiorno.org/main.php?language=IT&module=saintfeast&id=1787&fd=0
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92013

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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