Stesso testo per due sea shanties che si differenziano nel coretto
il primo
Hey-ro, me yellow gals,
a-do-a let me go
e il secondo
Heave away my bully boys,
We’re all bound to go. (vedi nella seconda parte)
YELLOW GALS O YELLOW MEAL?

Yellow Gals (Girls) non sono delle ragazze vestite di giallo o bionde e nemmeno delle orientali, sono piuttosto le ragazze mulatte (creole) delle Indie Occidentali secondo il gergo marinaresco dell’Ottocento.
Il termine “creolo” può essere inteso in due eccezioni: dallo spagnolo “crillo”, che originariamente si riferiva alla prima generazione nata nel “Nuovo Mondo”, figli di coloni dall’Europa (Spagna o Francia) e gli schiavi. Poteva identificare la popolazione cittadina di New Orleans di pelle chiara discendenti da schiavi neri, oppure tutti i neri di lingua francese della Louisiana del sud-ovest, dal colore della pelle che passa dal marrone al nero-blu, che sono in genere gente di più umile condizione sociale o della campagna.
Gli Spagnoli in particolare erano molto cavillosi e attribuivano nomi fantasiosi e ben specifici alle diverse gradazioni del sangue “puro” di hidalgo, mescolato con gli amerindi (distinguevano persino i nati spagnoli in terra d’America da quelli in Terra di Spagna!!!).
Hey-ro, me yellow gals, a-do-a let me go
Una travolgente versione irish per la Doodle Let Me Go!
“A.L. Lloyd ha cantato lashanty Doodle Let Me Go (Yaller Girls) dal vivo al Top Lock Folk Club, Runcorn, il 5 novembre 1972. Questo concerto è stato pubblicato nel 2010 sul Fellside CD “An Evening with A.L. Lloyd.” Paul Adams ha commentato nelle note di copertina: “La versione di Bert sembra essere basata su quella comunicata a R.R. Terry da Harding ‘The Barbarian’-un marinaio nero di Barbados noto come” un bravo shantyman e un marinaio di prim’ordine”. (tratto da qui)
La prima parte è simile alla versione cosiddetta in stile “pirate song” in cui si decantano le virtù delle ragazze di Madama Gashee, rinomato bordello di Callao, mentre la seconda parte è una emigration song che condivide con il filone Yellow Meal, il tema della traversata per mare di una giovane e sfortunata ragazza irlandese alla volta di New York.
The Irish Rovers in Emigrate, Emigrate! 1975
Una versione simile a quella registrata da L. Lloyd, il primo brano è uno strumentale dal titolo The Passing of the Gale
CHORUS Do-a let me go (1) me gals, Do-a let me go Hey-ro me yellow (2) gals a-do-a let me go Johnny was a rover and he’s bound for Calley-o (3) Hey-ro, me yellow gals, a-do-a let me go Johnny was a rover and to sea he’s bound to go Hey-ro, me yellow gals, a-do-a let me go As I walked down the landing stage all on a summer morn I met an immagrant Irish girl all lookin’ all forlorn “Good mornin’ Mr. Captain, sir!” “Good mornin’ you,” says he “Oh have ya got a packin’ ship all for Americ-kay?” “I’ve got the Jimmy Walker (4), and she’s bound around the horn (5), With five-and-twenty imagrants and a thousand sacks of corn ” “Bad luck to Irish sailor boys, bad luck to them I say They all got drunk, broke in me trunk (6), and stole me clothes away!” |
Traduzione italiano di Cattia Salto CORO datevi da fare ragazze datevi da fare datevi da fare ragazze creole datevi da fare Johnny era un vagabondo in partenza per Callao Urrà mie ragazze creole, datevi da fare Johnny era un vagabondo e per mare partì Hey mie ragazze creole, datevi da fare Mentre passeggiavo sulla terra ferma un mattino d’estate incontrai una ragazza irlandese immigrata, che sembrava derelitta “Buon Giorno signor Capitano, signore” “Buon Giorno a voi” dice lui “Avete preso un postale per l’America?” “Ho preso la Jimmy Walker che ha doppiato l’Horn con 25 immigranti e un centinaio di sacchi di mais. Mala sorte ai marinai irlandesi, li maledico, si sono ubriacati, hanno forzato il mio baule e mi hanno rubato i vestiti” |
NOTE
1) potrebbe voler dire ragazza (dal francese dou-dou ovvero una parola diffusa nei Caraibi come “innamorata”) come un vezzeggiativo oppure stare per Do-a let me go, ovvero Don’ let me go oppure Do let my go in italiano: (non) lasciarmi andare.. Come osservato i marinai avevano l’usanza di aggiungere una “d” prima della lettera “l” così la parola “do let” diventa foneticamente “do –d- let” e quindi doodle. O ancora potrebbe essere una parola nonsense (vedere discussione qui) Io a naso propendo per la versione “datti da fare” il cui significato è ovvio essendo riferito alle signorine di Madam Gashee
2) yella, yallow era usato dai marinai britannici-americani per indicare il colore della pelle di una mulatta (creola). Più raramente per indicare una ragazza di razza asiatica. “Yellow Gal” è un’espressione tipica delle canzonette di avanspettacolo per lo più en-travestì (black-face minstrel songs)
3) Callao porto del Perù rinomato per il bordello di Madam Gashee
4) il nome della nave è ricorrente nelle molte varianti della sea shanty a tema emigration song
5) il famigerato Capo Horn
6) non credo si riferisca solo al furto dei vestiti, la traversata in mare era pericolosa per le signorine sole, non accompagnate da servitori o un famigliare maschio adulto. Troppo spesso erano considerate alla stregua di adescatrici invece che vittime di uno stupro!
HEAVE AWAY MY JOHNNIES (Irish girl)
DOODLE LET ME GO (Yaller girls)
The Irish Girl of Mr Tapscott (John Short)
FONTI
https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/doodleletmego.html
http://www.mudcat.org/thread.cfm?threadid=49421
http://www.fresnostate.edu/folklore/ballads/Doe062.html
http://www.gutenberg.org/files/20774/20774-h/20774-h.htm