Tam Glen/My Heart is A-Breaking Dear Tittie

Tam Glen è una canzone scozzese scritta da Robert Burns nel 1788 per la pubblicazione nello SMM. Sembra che Burns abbia scritto di sana pianta la canzone basandosi su qualche verso del ritornello di un’antica aria scozzese.

My Heart is A-Breaking, Dear Tittie

Festeggiamenti durante un matrimonio scozzese

“My Heat is A-Breaking, Dear Tittie” ci racconta di una fanciulla in età da marito destinata, secondo il volere della famiglia, a sposarsi con il Laird locale, ricco ma vecchio, sebbene lei sia innamorata di Tam Glen, forse un fittavolo o comunque un bel giovanotto, ma povero.

Secondo le consuetudini nelle festività celtiche di soglia la fanciulla ha fatto appello alle credenze e ai rituali della tradizione contadina per poter conoscere chi sarà suo marito: alla vigilia di San Valentino (la festa celtica di Imbolc)[1] è comparsa per tre volte la scritta Tam Glen, a Samain[2] ha ricevuto la visita di una visione con le apparenze di Tam Glen. E tuttavia la fanciulla è ancora indecisa perchè sposando Tam Glen dovrà mettersi contro alla famiglia -e al buon senso- così chiede un consulto della comare, più esperta nell’arte divinatoria.

Sicuramente la canzone è un po’ autobiografica, Robert Burns era figlio di contadini fittavoli e sebbene abbia frequentato i salotti della Edimburgo bene, non è mai stato considerato un buon partito! Così tutte le sue (e le nostre) simpatie vanno al bravo ragazzo, aitante e abile ballerino che ha rubato il cuore della protagonista!


My heart is a-breaking, dear Tittie,
Some counsel unto me come len’,
To anger them a’ is a pity,
But what will I do wi’ Tam Glen?

I’m thinking, wi’ sic a braw fellow,
In poortith I might mak a fen;
What care I in riches to wallow,
If I maunna marry Tam Glen!

There’s Lowrie the Laird o’ Dumeller-
“Gude day to you”, brute! he comes ben:
He brags and he blaws o’ his siller,
But when will he dance like Tam Glen!

My minnie does constantly deave me,
And bids me beware o’ young men;
They flatter, she says, to deceive me,
But wha can think sae o’ Tam Glen!

My daddie says, gin I’ll forsake him,
He’d gie me gude hunder marks ten;
But, if it’s ordain’d I maun take him,
O wha will I get but Tam Glen!

Yestreen at the Valentine’s dealing,
My heart to my mou’ gied a sten’;
For thrice I drew ane without failing,
And thrice it was written “Tam Glen”!

The last Halloween I was waukin
My droukit sark-sleeve, as ye ken,
His likeness came up the house staukin,
And the very grey breeks o’ Tam Glen!

Come, counsel, dear Tittie, don’t tarry;
I’ll gie ye my bonie black hen,
Gif ye will advise me to marry
The lad I lo’e dearly, Tam Glen.

Traduzione italiana Cattia Salto
Ho il cuore spezzato, cara comare,
vieni a offrirmi un consiglio:
farli arrabbiare tutti è un peccato,
ma che ne sarà di Tam Glen?

Sto pensando, con un così bravo ragazzo
potrei anche scegliere la povertà;
che m’importa di sguazzare nelle ricchezze,
se non posso sposare Tam Glen?

C’è Lowrie il laird di Dumeller:
“Buongiorno a voi!” lui saluta con prepotenza.
Si vanta e blatera del suo argento,
ma quando ballerà come Tam Glen?

Mia madre mi assilla costantemente,
e mi ordina di guardarmi dai giovani.
Lusingano, dice, per ingannarmi –
ma chi può pensare così di Tam Glen?

Mio padre dice, che se lo lascerò,
mi darà cento dieci marchi(1);
ma se è destino che mi sposi
chi potrei avere se non Tam Glen?

Ieri sera per San Valentino,
il mio cuore ha avuto un sobbalzo,
per tre volte ne ho disegnato uno senza sbagliare(2),
e per tre volte c’era scritto “Tam Glen”!

Lo scorso Halloween stavo vegliando
la mia camiciola bagnata(3), come sai –
una sembianza è venuta in casa di soppiatto,
con i pantaloni grigi di Tam Glen!

Vieni, per un consiglio, cara comare, non tardare!
Ti darò la mia bella gallina nera,
se mi consiglierai di sposare
il ragazzo che amo tanto, Tam Glen.

NOTE
la traduzione inglese[3]
(1) si tratta del marco scozzese (detto merk) una moneta d’argento del 1500-1600 pari a circa uno scellino inglese dell’epoca
(2) non è ben chiaro a quale vaticinio si riferisca il verso: ad esempio per Beltane si faceva ricorso ad una lumaca, mettendola su un piatto cosparso di farina con una foglia di cavolo: nella sua deambulazione la lumaca avrebbe scritto il nome del futuro sposo! Un’altra tradizione diffusa è quella di sbucciare una mela facendo in modo da ricavare un’unica spirale, a seconda di come cade a terra si vedrà la prima lettera del nome del futuro marito
(3) La sera di Halloween la ragazza deve lavare la propria biancheria intima e appenderla ad una sedia ad asciugare e poi restare sveglia tutta la notte: il futuro marito apparirà per rigirare la biancheria. 

Il Folk Revival

Jean Redpath
Gordeanna McCulloch

[1] http://ontanomagico.altervista.org/imbolc-la-festa-celtica-delle-calende-di-febbraio.html
http://ontanomagico.altervista.org/san-valentino.html

[2] http://ontanomagico.altervista.org/samain-la-festa-celtica-d-inverno.html

[3] http://robertburnsfederation.com/poems/translations/447.htm

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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