Winter: a Dirge/The wintry west extends his blast

Winter: a Dirge” [in italiano Inverno: un lamento] o “The wintry west extends his blast” è una canzone composta da Robert Burns, in un periodo di forte sofferenza interiore. Secondo gli studiosi Winter: a Dirge è stata scritta nell’inverno del 1781-82 quando il poeta-che aveva 23 anni- si trovava a Irvine (North Ayrshire) per imparare la lavorazione del lino.[1]

Nel Commonplace Book scrive il poeta a commento della poesia[2]
Dato che sono ciò che gli uomini del mondo, se conoscessero un tale uomo, chiamerebbero un mortale stravagante, ho varie forme di piacere e godimento che sono in un certo senso peculiari a me stesso, o a qualche persona qua e là così fuori mano. Tale è il particolare piacere che provo nella stagione invernale più che nel resto dell’anno. Questo, credo, può essere in parte dovuto alle mie disgrazie che danno alla mia mente un aspetto malinconico[3]; ma c’è qualcosa anche nella
impetuosa tempesta, e la grande desolazione,
ripida e profonda, estesa sulla terra sepolta.[4]
che eleva la mente a una seria sublimità favorevole a tutto ciò che è grande e nobile. Non c’è quasi oggetto che mi dia di più – non so se chiamarlo piacere – ma qualcosa che mi esalta – qualcosa che mi rapisce – camminare nel lato riparato di un bosco, o di un’alta piantagione, in una nuvolosa giornata invernale, e sentire il vento tempestoso che ulula tra gli alberi e strepita sulla pianura. È la mia stagione migliore per il raccoglimento [spirituale]; la mia mente è rapita in una sorta di entusiasmo per Colui che, nel linguaggio pomposo del bardo ebreo, “Cammina sulle ali del vento[5]“. In una di queste stagioni, subito dopo un susseguirsi di disgrazie, ho composto questi versi.

Ognuno di noi ha una stagione preferita, così anche l’Inverno ha i suoi estimatori, sicuramente la stagione della solitudine e dell’introspezione; diciamo che l’Inverno lo si apprezza soprattutto se abbiamo un posto caldo e confortevole in cui fare ritorno dopo le nostre passeggiate o le attività all’aperto!!

Così molti artisti si sentono trasportare dall’Inverno e compongono poesie, musiche, canti..

WINTER A DIRGE

The wintry west extends his blast,
And hail and rain does blaw;
Or, the stormy north sends driving forth
The blinding sleet and snaw:
While tumbling brown, the burn comes down,
And roars frae bank to brae;
And bird and beast in covert rest,
And pass the heartless day.

The sweeping blast, the sky o’ercast,
The joyless winter-day,
Let others fear, to me more dear
Than all the pride of May:
The tempest’s howl, it soothes my soul,
My griefs it seems to join;
The leafless trees my fancy please,
Their fate resembles mine!
Thou Pow’r Supreme, whose mighty scheme
These woes of mine fulfil,
Here, firm, I rest, they must be best,
Because they are Thy will!
Then all I want (O, do Thou grant
This one request of mine!)
Since to enjoy Thou dost deny,
Assist me to resign.

traduzione italiana Cattia Salto

Le raffiche invernali dell’ovest
portano grandine e pioggia,
la tempesta del Nord avanza
con l’accecante nevischio e la neve:
mentre scende scuro il ruscello a cascatelle
e rumoreggia di sponda in sponda;
e uccelli e bestie riposano al riparo
per trascorrere il giorno spietato.

Le raffiche che sferzano, il cielo coperto
la triste giornata d’Inverno
che siano gli altri a temerli, a me più cari
di tutto il vanto del Maggio:
la tempesta che ulula, calma il mio animo
sembra unirsi al mio dolore;
gli alberi spogli piacciono al mio gusto,
il loro destino ricorda il mio!
Tu Potenza Suprema il cui disegno magnifico
questi miei affanni completano(1)
qui, saldo, mi riposo(2), -devono essere per il meglio
perchè sono la tua volontà!
Ma tutto ciò che voglio (concedimi
questa unica richiesta)
poichè mi neghi il piacere,
aiutami a rassegnarmi(3)

NOTE
(1) nei piani del Creatore anche la vita poeta segue il suo percorso
(2) come gli animali che si sono rintanati in un cantuccio per resistere alle avversità della stagione invernale, così il poeta oppone la sua resilienza
(3) to resign= rinunciare, rassegnarsi, mettersi il cuore in pace e in senso lato sopportare

Folk Revival

Ian Benzie
Sedayne

[1] inutile dire che anche a Irvine si possono, ancora oggi, seguire le orme del Bardo; i suoi estimatori amano dire che se Alloway gli ha dato i natali, a Irvine Robert Burns è diventato il poeta che darà lustro a tutta la Scozia https://www.irvineburnsclub.org/burns-in-irvine.html

[2] dal Commonplace Book “As I am what the men of the world, if they knew such a man, would call a whimsical mortal, I have various forms of pleasure and enjoyment which are in a manner peculiar to myself, or some here and there such out-of-the-way person. Such is the peculiar pleasure I take in the season of Winter more than the rest of the year. This, I believe, may be partly owing to my misfortunes giving my mind a melancholy cast; but there is something even in the

Mighty tempest, and the heavy waste,
Abrupt, and deep, stretched o’er the buried earth.

which raises the mind to a serious sublimity favourable to everything great and noble. There is scarcely any object gives me more — I do not know if I should call it pleasure — but something which exalts me — something which enraptures me — to walk in the sheltered side of a wood, or high plantation, in a cloudy winter day, and hear the stormy wind howling among the trees and raving over the plain. It is my best season for devotion; my mind is rapt up in a kind of enthusiasm to Him, who, in the pompous language of the Hebrew bard, ‘Walks on the wings of the wind.’ In one of these seasons, just after a train of misfortunes, I composed these lines.”

[3] “One must have a mind of winter / To regard the frost and the boughs / Of the pine-trees crusted with snow” (come dirà Wallace Stevens in The Snow Man)

[4] citazione da James Thomson The Four Seson Autumn

[5] Sono molti i passi biblici nei quali il richiamo alle ali di Dio esprime il riparo sicuro dove gli uomini possono rifugiarsi

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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