Galway Bay

“Galway bay” è una canzone irlandese che descrive tutti i sentimenti tipici di una “emigration song”, con il protagonista prossimo alla vecchiaia che esprime il desiderio di ritornare in patria per essere seppellito accanto ai suoi cari nella terra tanto amata.
La canzone fu scritta nel XX secolo da Arthur Colahan medico di mestiere ma musicista nell’animo.
Arthur Colahan (1884-1952) era nato a Enniskillen ma visse a Galway dove esercitò la professione di medico; tuttavia dopo la guerra (1918) si trasferì in Inghilterra a Leicester come specialista neurologico. Aveva già conseguito una laurea in lettere prima di dedicarsi alla medicina ed era un musicista per diletto: scrisse e compose anche altre popolari canzoni (Maccushla Mine, Asthoreen Bawn, Until God’s Day, The Kylemore Pass, The Claddagh Ring) che si divertiva suonare e cantare in famiglia e tra gli amici.  Si ritiene che Colahan abbia scritto la canzone nel 1927 poco dopo la morte di uno dei suoi fratelli, annegato nella baia.
La maggior parte delle canzoni che componeva rimanevano nella sua testa ma di questa scrisse la partitura nel 1947 poco prima che Bing Crosby la registrasse.
E’ una di quelle melodie zuccherose e sentimentali che andavano di moda ai tempi di Bing Crosby e che spopolò in tutto il mondo quando sempre Crosby la cantò nel film “The Quiet Man”, 1952.  Nei crediti della canzone che compaiono nei titoli di coda del film viene riconosciuto solo l’arrangiatore Victor Young e non il compositore (guarda caso Colahan morì prima che la sua canzone “Galway bay” raggiungesse il successo mondiale).
Arthur era egli stesso “un uomo tranquillo” che non cercava meriti e riconoscimenti e che alla sua morte fu sepolto nel cimitero di Galway sotto un’anonima croce, in una fossa comune. Solo nel 2007 la cittadina scrisse il suo nome sulla tomba.
ASCOLTA Bing Crosby live Dublino 1966

Celtic Woman

Johnny Cash


I
If you ever go
across the sea to Ireland,
Then maybe at the closing
of your day [1] ,
You will sit and watch the moon
rise over claddagh [2] ,
And see the sun go down
on Galway Bay [3] .
II
Just to hear again
the ripple  of the trout stream,
The women in the meadow
making hay.
Just to sit beside a turf fire
in the cabin,
And watch the barefoot gosoons [4]
at their play.
III
For the breezes blowin’
o’er the sea from Ireland
Are perfumed
by the heather as they blow
And the women in the uplands
diggin’ praties [5]
Speak a language that the strangers [6] do not know.
IV
Yet the strangers came
and tried to teach us their way.
They scorned us just for
bein’ what we are.
But they might as well go
chasing after moon beams,
Or light a penny candle [7]
from a star.
V
And if there’s is going to be
a life hereafter,
And somehow I am sure
there’s going to be,
I will ask my God to let me
make my heaven,
In that dear land
across the Irish sea.
Traduzione italiano * Cattia Salto
I
Se mai andrai
oltre il mare in Irlanda,
allora forse alla fine
della tua vita
starai a osservare la luna
sorgere sulla spiaggia
e vedrai il sole che tramonta
sulla Baia di Galway
II
Solo per sentire ancora
il mormorio del ruscello pescoso,
le donne nel prato
a raccogliere il fieno .
Solo per sederti davanti al fuoco
della torba in un capanno
e osservare i ragazzi a piedi nudi
nei loro giochi .
III
Perché le brezze che soffiano
sul mare dall’Irlanda
arrivano profumate
d’erica
e le donne sui terrazzamenti
che estirpano le patate
parlano una lingua che gli stranieri
non capiscono.
IV
Eppure gli stranieri, venuti per cercare di insegnarci le loro usanze,
ci hanno disprezzato solo
perché siamo quel che siamo.
Tanto vale
inseguire i raggi della luna
o accendere una candela scadente
da una stella!
V
E se poi ci sarà
una vita nell’Altro mondo,
non so come ma sono sicuro
che ci sarà,
io chiederò al mio dio di lasciarmi
costruire il paradiso
in quella cara terra
al di là del mare d’Irlanda.

NOTE
tratta da qui
1) esplicito riferimento alla vecchiaia e all’appressarsi della morte
2) Claddagh in gaelico significa spiaggia, da cui prese il nome un piccolo villaggio di pescatori di Galway: qui ha avuto origine il tipico anello di fidanzamente irlandese con due mani che tengono un cuore incoronato. Il Claddagh Ring passava da madre alla figlia primogenita per generazioni, a ricordo delle origini della famiglia. Il villaggio originario è stato raso al suolo negli anni trenta per lasciare il posto all’edilizia popolare.
3) Galway Bay sulla costa occidentale dell’Irlanda, una delle maggiori baie dell’isola, si estende per le coste delle contee di Galway e del Clare, un’insenatura protetta dal mare atlantico dalle isole di Aran. Centro dell’autentica cultura irlandese definito il ‎‎“il luogo più irlandese, in Irlanda.”: la galway hooker è nata qui, dallo scafo nero e vele color ruggine è la barca dei pescatori tipica di Galway.
4) dall’irlandese garsún (francese antico per garçon)
5) letteralmente “che zappano le patate” -pratie è il termine irlandese per patata-
6) Crosby cambiò Inglesi in stranieri, per non alimentare polemiche politiche
7) letteralmente candela da un penny, cioè per esprimerla in italiano “candela da quattro soldi”, una candela di poco valore

LA PARODIA

Ed ecco la versione comica di Tommy Makem
ASCOLTA Clancy Brothers & Tommy Makem


I
Maybe someday I’ll go back
again to Ireland
If my dear old wife
would only pass away
She nearly has my heart broke
with her naggin’
She’s got a mouth as big
as Galway Bay
II
See her drinking sixteen pints
of Pabst Blue Ribbon
And then she can walk home
without a sway
If the sea was beer
instead of salty water
She’d live and die
in Galway Bay
III
See her drinking sixteen pints
at Padgo Murphy’s
The barman says
I think it’s time to go
Well she doesn’t try
to speak to him in Gaelic
In a language that the clergy
do not know
IV
On her back she has tattooed
a map of Ireland
And when she takes her bath
on Saturday
She rubs the Sunlight soap
around by Claddagh
Just to watch the suds
flow down by Galway Bay
Traduzione italiano di Cattia Salto
I
Forse un giorno
ritornerò ancora in Irlanda
se solo la mia cara vecchia moglie
si decidesse a morire,
mi ha quasi spezzato il cuore
con le sue lamentele,
ha una bocca grande
come la Baia di Galway
II
La vedi bere 16 pinte
al Pabst Blue Ribbon
e poi ritornare a casa
senza vacillare,
se il mare fosse birra
invece di acqua salata
vivrebbe e morirebbe
nella Baia di Galway
III
La vedi bere 16 pinte
al pub di Padgo Murphy
il barista dice
“Credo sia il tempo di andare”
Beh lei non cerca
di parlagli in gaelico
in una lingua che il clero
non conosce.
IV
Sulla sua schiena ha tatuata
la mappa dell’Irlanda
e quando si lava
di sabato
si strofina il sapone Sunlight
sulla spiaggia
solo per vedere la schiuma
versarsi nella Baia di Galway

continua

FONTI
https://songoftheisles.com/2013/02/17/my-own-deargalway-bay/
https://www.irishcentral.com/culture/entertainment/galway-bay-the-mystery-man-who-wrote-the-classic-song

https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=50003

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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