ESPRIT FOLLET

Esprit Follett nasce dal sodalizio tra Rinaldo Doro (musicista e ricercatore) e Sonia Cestonaro, giovane di origine valdostana, diplomata in oboe e pianoforte, i due si conoscono nel 2006 e poco dopo scatta la scintilla, si accompagnano per un decennio condividendo vita e progetti musicali. Sono gli spiritelli dispettosi di tante leggende dell’arco alpino e per la verità Sonia pare proprio un folletto con la sua cascata di capelli rosso-fuoco e la sua testa matta (nel senso di persona stravagante)!

Si esibiscono alternando una grande varietà di antichi strumenti dall’aura ipnotica e un po’ fiabesca (Oboe, Arpa diatonica, Ciaramelle, Cornamuse, Zufoli, Ukeline, Ghironda, Organetto diatonico, Dulcimer e Salteri) e la sintonia e la complicità tra di loro ammalia il pubblico in cerca di emozioni sopite e malinconia: valzer, polche, mazurke e scottisch di inizio secolo sono affiancate alle musiche tradizionali del Canavese, Valle d’Aosta, Alpi Occidentali e Francia.
La formazione diventa all’occorrenza trio con Emanuela Bellis (ghironda e pandereta) – chiamandosi talvolta Ombra Gaja, oppure con Federico Chierico (Tamburi, Percussioni alpine varie, Voce) o anche in quintetto con Maurizio Verna (Chitarre a 6 e 10 corde).

Tutto da ascoltare e assaporare il Cd prodotto nel 2008 “Ou’ Vont Les Vieilles Lunes”  scrivono nelle note “Da questo “Immaginario Alpino” vogliamo prendere la melanconia e magia di quei racconti per vivere nella quotidianità e interpretare la musica della tradizione secondo la nostra storia ed esperienza. Molto modestamente, ci inchiniamo di fronte alle vite durissime passate dalle generazioni dei nostri vecchi e cerchiamo di continuare a cantare e suonare la musica delle nostre radici, il nostro “blues” contadino e montanaro… Di sicuro, “dove vanno le vecchie lune” è un posto che ci piace molto.”
Un vero peccato che a fronte di un’intensa attività concertistica abbiano prodotto così poco materiale registrato per la gioia delle nostre orecchie e i palpiti del nostro cuore!

Rinaldo Doro (organetto), Sonia Cestonaro (Oboe, flauti, pianoforte, campionatore) Giorgio Negro (mellotron, percussioni), Maurizio Verna (liuto e chitarra acustica): apre il cd “Sous le ciel de Paris” un omaggio a  Edith Piaf serbandone tutta la malinconia originaria. Seguono brani di loro composizione o tradizionali omaggio ai paesi visitati e alle musiche di Montagna siano Alpi, Pirenei o Appennini (l’enclave particolarissima delle Quattro Province). Chiudono le 14 tracce con un Omaggio a Fiorenzo Carpi con le musiche di “Pinocchio”.

Non c’è angolo del Canavese come pure conca o bricco della Valle d’Aosta dove il duo-gruppo non si sia esibito in concerto o conferenza-concerto, con frequenti tournée all’estero e le partecipazioni a prestigiosi festival musicali.

I due sono confluiti nel 2016 nel progetto sulla musica medievale di Paolo Lova, “Canavisium Moyen Age“: ai liuti medievali Paolo Lova, ai flauti, bombarda e ghironda, Sonia Cestonaro; alla ghironda, dulcimer e percussioni, Rinaldo Doro.

Inevitabile dopo tanto studio sulla musica da ballo e antica l’avvicinamento alla danza storica, nasce così la collaborazione con Beatrice Pignolo

Chiuso il sodalizio con Sonia, Rinaldo ha proseguito il percorso musicale con Beatrice Pignolo

FONTI
http://www.folkclubethnosuoni.com/html/schede/esprit_follet.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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