Smithfield in Dublin of all Trades

Seguendo la street ballad dublinese “Dublin Jack of all Trades” sulla mappa di Dublino ho raggruppato le strade per quartieri per guardare com’erano nell’Ottocento a come sono nel 2021. Alcune strade hanno cambiato nome e anche questa modifica racchiude un pezzo di storia.
Così ho sovrapposto i quartieri della Dublino di fine Ottocento con le tappe del Dubliners’ Dublin tour … pronti via!

Smithfield il quartiere al di là del Liffey

Se avessi tra i 18 e i 24 anni andrei a Dublino per starci un mese o qualche anno e molto probabilmente cercherei casa in questo quartiere. Un buon sistema per conoscere una città, avendo a disposizione un mesetto circa, è fare amicizia con qualcuno che ci abita, poi lo dovete convincere a lasciarvi le chiavi di casa d’estate, così gli innaffiate le piante, raccogliete la posta o badate al cane/gatto/pesci o tartarughe al posto suo.

Smithfield è un quartiere di Dublino a Nord del Liffey che parte dalla sponda del fiume nel tratto Arran Quay fino alla Brunswick Street + la North King Street ed è racchiuso a Ovest da Blackhall Pl e a Est da Bow st (ma anche fino alla Church Street). E’ collegato da ben tre ponti alla sponda sud del Liffey: il James Joyce Bridge, il Mellows Bridge e il Fr. Mathew Bridge che diventano quattro includendo anche la zona delle Four Courts.

I PONTI SUL LIFFEY: cuore della Dubino antica

Mellows Bridge (1768): un ponte che ha cambiato molti nomi, ma è chiamato “Old man of the river” perchè è rimasto il più vecchio dei ponti in città.
Father Mathew Bridge (1818): ricostruito sul medievale Ponte del Frate.
I due ponti e quello successivo lO’Donovan Rossa Bridge segnano fisicamente il cuore della Dubino antica e sono architettonicamente molto simili, in pietra grigia a tre arcate con balaustra in ghisa.
Molto gradevoli i boardwalk, i pontili di legno pedonali a pelo d’acqua, invitano ad una sosta fuori dalla confusione della città, si può passeggiare e sedersi per ammirare la bellezza dei ponti, suggestivi sia di giorno che di notte illuminati in tecnicolor. Qualche cigno e degli aironi vivono in pianta stabile nel tratto tra Smithfield e Four Courts.

James Joyce Bridge

Ma il ponte più spettacolare è senz’alto il James Joyce Bridge, progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, l’altro suo ponte futuristico è nei Docklands (SAMUEL BECKETT BRIDGE il ponte-arpa)

James Joyce Bridge (2003): si trova davanti alla casa (al 15 di Usher’s Island- lato sud) in cui è ambientato il racconto “The Dead” di Joyce. E’ un ponte in acciaio bianco ad attraversamento veicolare e con percorso pedonale separato. La forma del ponte sembra giocare con le curve e ne destabilizza la percezione a seconda del punto d’osservazione. Il parapetto e i passaggi pedonali, ai lati degli elementi strutturali che si elevano in una elegante curvatura, sono in vetro, le panchine di pietra invitano alla sosta e alla contemplazione del fiume, il ponte diventa quindi anche opportunità di uno spazio sociale. L’illuminazione sembra essere al centro del progetto, bianca e azzurra come la luce dei bei sogni.

Smithfield

Smithfield è un’area emergente ancora ricca di fermenti artistici e creativi (purtroppo il Block T è dovuto sloggiare, come pure The Complex, vita grama anche per la Squat city)- che com’è risaputo abbondano negli spazi urbani semi-abbandonati. Si presenta con un mix urbano di vecchio (edifici in mattoni a vista) e nuovo (la riqualificazione è iniziata alla fine degli anni ’90 e ha subito una battuta d’arresto con la crisi del 2008, ma recentemente è in ripresa). Gli edifici esistenti sono stati convertiti in abitazioni popolari e sono stati costruiti molti moderni complessi con nuovi appartamenti da una o due camere da letto, hotel e locali commerciali.

Smithfield venne progettata alla metà del XVII secolo come la piazza del mercato per gli agricoltori che andavano a vendere i loro prodotti, detta guarda caso Smithfield market (e nella “Dublin Jack of all Trades” il nostro uomo tutto fare canta “in Smithfield, a drover” cioè un mandriano). Lo spostarsi degli sviluppi urbanistici sulla sponda sud del fiume aveva lasciato quest’area nell’abbandono, tra vecchi stabilimenti e magazzini e abitazioni popolari.

Smithfield square anni ’60

Nella piazza si svolgeva una popolare fiera equestre la prima domenica di ogni mese, molto frequentata con cavalli, pony, capre e galline che venivano tenuti in recinti improvvisati con altri animali domestici. Alla fine degli anni ’80 il commercio si spostò nel “Mercato ufficiale coperto di frutta e verdura” fuori Capel Street (peraltro un bell’edificio vittoriano oggi chiuso in attesa di riqualificazione) e la piazza divenne abbandonata e trascurata. Negli anni ’90 partì il progetto di riqualificazione degli edifici attorno alla piazza, pensati come della balconate affacciate su uno spazio urbano all’italiana dove i nuovi abitanti avrebbero comodamente sorseggiato i loro caffè o cappuccini. (In effetti la sua forma stretta e allungata richiama la forma da stadio antico di Piazza Navona).
La moda del caffè non era ancora esplosa in quei tempi e molti dublinesi non sapevano nemmeno che sapore avesse il cappuccino. Ma una volta riqualificata l’area intorno alla piazza l’odore di letame che si elevava tutte le sante prime domeniche del mese incominciò a infastidire i residenti. Turbolenze e venditori abusivi (di merce illegale e contraffatta) si sono trascinati fino al 2011 quando un colpo d’arma da fuoco ha permesso alle autorità di sciogliere la fiera (che ora si svolge solo 2 volte l’anno).

Smithfield square oggi: a sinistra i moderni appartamenti con balconi che si affacciano sulla piazza, le torri-faro a gas con le vele, a destra la Chimney Viewing Tower
The Smithfield horse market nel 1824
The Smithfield horse market nel 2008

https://www.publicspace.org/works/-/project/a002-smithfield-public-space
https://destinydelivered.wordpress.com/2014/12/29/dublin-smithfield/
https://planetgusto.com/ireland/smithfield-dublin/

Ai cinefili potrà interessare sapere che nel 1965 Smithfield Square e altre parti del lato nord di Dublino furono trasformate nella Berlino della Guerra Fredda per “La spia che venne dal freddo”. La replica del Checkpoint Charlie a Smithfield Square è stata costruita direttamente fuori dall’attuale ostello The Generator, vicino alla vecchia Jameson Distillery.
Se si guarda da vicino la finestra del primo piano del Cobblestone si vede ancora il cartello “Checkpoint Charlie” con la reclame della Weiss Bier  prodotta in onore del collegamento tra la città e il cinema. 

http://mossreid.blogspot.com/2015/07/berlin-4-smithfields-checkpoint-charlie.html

Street art

Per il quartiere trovate molta street art: in particolare i ritratti fotorealistici e provocatori di musicisti e gente comune dei SUBSET. Stupefacente il ritratto di ragazzo a cavallo su Stirrup Lane.
A fianco dell’ingresso al Cobblestone (all’estremità superiore (nord) di Smithfield Square ) un gigantesco murale raffigura una session di musicisti che sembrano un clan un chiaro omaggio ai Mulligan, proprietari del pub da 4 generazioni.
Ma un po’ tutta Dublino è oggetto di street art in particolare le scatole di controllo del semaforo che sono state rinnovate da diversi artisti irlandesi. 

https://www.hendrickdublin.ie/the-hendrick-smithfield/neighbourhood/

Dublin of all Trades

Il nostro “Dublin Jack of all Trades” ha frequentato il quartiere di Smithfield

in Brunswick Street, a builder, in (North) King Street, a nailer
in Church Street, I sold old ropes
in Green Street an honest lawyer,

http://www.smithfieldandstoneybatter.ie/history/
https://www.buildingsofireland.ie/buildings-search/building/50070300/green-street-courthouse-green-street-halston-street-dublin-7-dublin-city


FOUR COURTS

Completato nel 1796 da James Gandon il monumentale edificio neoclassico ospita le corti supreme di giustizia. Fu quasi completamente distrutto durante i bombardamenti della guerra civile. Il corpo centrale con la sala d’aspetto sovrastato dalla grande cupola è visitabile. Sulla Round Hall svetta la cupola a lanterna con un pronao corinzio all’esterno e la copertura in rame. Le due ali racchiudono le quattro corti originarie: Cause civili, Corte di giustizia del Lord Cancelliere, Corte dello Scacchiere e Banco del Re.

https://www.courts.ie/four-courts

I PONTI SUL LIFFEY

Mellows Bridge,
l’Old man of the river
James Joyce Bridge (Santiago Calatrava)

Smithfield Square

L’immensa piazza a pavè dalla forma allungata è molto suggestiva per il gioco di luci che si crea appena scende la notte. Ha infatti rinnovato il look dopo l’HARP con dodici torri-faro a gas, ciascuna con una fiamma che supera i due metri. Delle piccole vele sono “infilzate” da questi giganteschi alberi urbani e riflettono il gioco di luci proiettato da un blocco-fari appena più in basso. Molti gli eventi come il Busker Fleadh, un festival di musica indipendente, artisti di strada e musica urbana e il Festival del Cinema (nel Light House Cinema diventato il simbolo del cinema a Dublino). In occasione degli eventi stagionali la piazza è sempre affollata con fiere, mostre, piccoli concerti e eventi per bambini.
E’ il luogo di ritrovo della gente del quartiere
http://smithfieldsquare.ie/

The Chimney Viewing Tower

Costruita nel 1895 per la distilleria di Jameson. Con ascensore vetrato che porta fino alla piattaforma panoramica in vetro a due livelli (oppure la scala a chiocciola con 257 gradini per chi vuole restare in forma). Per accedere alla torre passa dall’interno del The Generator Hostel 
Biglietto a pagamento

The Old Jameson Distillery

La distilleria Jameson in Bow Street organizza tour e degustazioni nel suo vecchio stabilimento di produzione del whiskey, risalente al XIX secolo completamente ristrutturato.
Visite solo in inglese (ingresso gratuito con la Dublin Pass)
https://www.jamesonwhiskey.com/it-IT/visit-us/jameson-distillery-bow-st

★LA SOSTA AL PUB

THE COBBLESTONE
77 King St N, Smithfield
che parafrasando Brendan Behan si presenta come “A drinking pub with a music problem“, è di proprietà della famiglia Mulligan musicisti trad. da cinque generazioni. Il Pub è frequentato da locals e si ascoltano session di musica tradizionale irlandese. E’ un wet-pub
http://cobblestonepub.ie/

(il Dice bar non ha retto all’ondata della pandemia Covid-19 ed è in vendita)

DOVE MANGIARE
Hotel
Il locale per la notte: Voodoo Lounge al 40 Arran Quay

Sulla North Brunswick Street: Richmond Education and Event Center
Damn Fine Print nel vecchio Woollen Mill al 32 per una serigrafia a tiratura limitata dei vostri capolavori

chiesa di San Michan

Sulla Church Street: la chiesa di San Michan una delle chiese più antiche della città risalente all’anno Mille. E’ stata ricostruita nel 1685 mantenendo la torre del XII secolo e splendidi bassorilievi lignei sopra al coro. Un piccolo cimitero con lapidi e la cripta con i resti mummificati di alcuni antichi cittadini di Dublino (tra cui i fratelli Henry e John Seares, che furono giustiziati perchè a capo della Ribellione del 1798) – una location perfetta per gli amanti delle atmosfere gotiche e lugubri. Il piccolo cimitero potrebbe essere stato il luogo di sepoltura del ribelle Robert Emmet.

Foto di Dragos Cosmin su flickr

Il suo processo-lampo dopo la fallita rivolta del 1803 si tenne al Green Street Court house sulla Green Street. Il tribunale di Green Street è
rimasto in attività dal 1797 e fino al 2010. (un altro ribelle famoso qui processato fu John Mitchel nel 1848)

Nell Flaherty’s drake


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