Regine dei Mari, dalle chiome lunghe e fluenti, bionde come l’oro, o rosse come il corallo, o verdi come lo smeraldo, dagli occhi cangianti come la spuma, il seno procace e la pelle nivea, la voce armoniosa che promette amore e felicità, così le sirene delle fiabe vivono in castelli di corallo e di madreperla, eppure sono creature dalla duplice natura che non smettono di affascinare anche ai nostri giorni. continua
ONDINE, SPIRITI DELL’ACQUA
La sirena è conosciuta però anche con un altro nome che le deriva dalla mitologia norrena e germanica, nove sono le ondine figlie del dio del Mare Aegir e di Ran: vanno in soccorso dei naviganti e cercano di proteggerli, cavalcano i delfini, danzano e cantano sugli scogli accompagnandosi con la lyra.
L’alchimista Paracelso descrive l’ondina nel suo libro “De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus” catalogandola tra gli spiriti elementari (elementali): è lo spirito dell’acqua che vive nelle polle e nei laghi, nei rivi e nei fiumi, sorta di genio protettore o guardiano, una ninfa dell’acqua dalla voce melodiosa e incantatrice. continua
MERROW E SELKIE: I MUTAFORMA DELLA MITOLOGIA CELTICA
“Pohllinag” può essere sia maschile (tritone) che femminile (sirena) ma è con il termine “Ben varrey“ (donna del mare) che viene più comunemente indicata la sirena. continua
In Bretagna le sirene si chiamano Morgana (Mary Morgan).
sono creature del mare nella tradizione gallese e bretone, come le sirene, creavano miraggi di mondi sommersi o di tesori per attirare gli uomini.
Come il nome omen “Nata dal Mare“, secondo la tradizione bretone non una singola creatura bensì un popolo marino che vive nei pressi della costa nord di Finistère preferendo le grotte o costruendo magnifici palazzi sottomarini ma sempre vicini alla costa. Sull’isola di Ouessant si sono tramandati molti racconti degli incontri fra una di queste creature e gli umani, la cui apparizione preannuncia una tempesta o la placa
La Scozia conserva ancora tantissimi canti sulle creature del mare, in particolare la tradizione è ancora viva nelle Isole Ebridi: qui le foche non sono dei semplici animali, bensì creature magiche chiamate selkie, che di notte prendono la forma di uomini e donne annegati. Ritenuti una sorta di guardiani del Mare o giardinieri del fondale marino ogni notte o solo nelle notti di luna piena, abbandonerebbero le loro pelli per rivelare sembianze umane, per cantare e danzare sulle scogliere d’argento continua