Una ballata che leggiamo dai quaderni di Bishop Percy (1768) con il titolo di “The Northerne Lasse”, con la nota di “Motivo scozzese noto come “The broom of Cowdenknowes”, riportata anche nella raccolta del professor Francis J. Child, al numero 217, in 14 varianti.
In un broadside inglese stampato prima del 1625 e conservato nella Roxburghe Collection presso la British Library così è scritto “The lovely Northerne Lasse Who in this ditty, here complaining, shewes What harme she got milking her dadyes Ewes. To a pleasant Scotch tune, called ‘The Broom of the Cowden knowes.'”
Il ritornello così recita
With, O the broome, the bonny, broome,
the broome of Cowdon Knowes!
Fain would I be in the North Countrey,
to milke my dadyes ewes.
La storia si discosta di poco dalla versione più diffusa e originaria (vedi prima parte): una pastorella che sta mungendo il gregge del padre è sedotta da un pastorello, resta incinta e viene cacciata, un giovane uomo ha pietà di lei e la sposa per avere una moglie “To be a true, obedient wife and observe your husband’s will“. Nel 1715-16 la ballata è stata riscritta in un broadside mantenendo il refrain della vecchia versione con un nuovo testo pro-giacobita, come narrata da un uomo che è stato esiliato per aver sostenuto la ribellione del 1715. (vedi)
LA VERSIONE SETTECENTESCA: The Broom o’ the Cowdenknowes
Nonostante Sir Walter Scott rivendichi di aver collezionato una più genuina versione popolare della ballata, quella che ha riscontrato maggior successo nei secoli è la versione riportata da Allan Ramsay nella raccolta “Tea-Table Miscellany” 1723, che alcuni critici ritengono sia una versione poetica secondo la moda bucolica del tempo, più che una ballata genuinamente popolare. L’incontro richiama peraltro un altrettanto bucolico amoreggiamento riscritto da Robert Burns dal titolo “Ca’ the Yowes” . Curiosamente anche qui si accenna ai boschetti di noccioli sulle rive di un torrentello..
Il punto di vista è quello femminile e l’incontro amoroso tra i cespugli di ginestra, è con il suo innamorato, anche lui pastorello, nelle versioni più antiche invece è uno straniero ad abusare della ragazza (un border reiver vedi; le otto strofe originarie (nella versione dei Baltimore Consort ridotte a quattro) si soffermano più sui piaceri dell’amoreggiamento che sulle sofferenze delle sue conseguenze: solo in una strofa la ragazza accenna al fatto di essere stata bandita dalla sua famiglia e ne deduciamo che lo sia stata a causa della gravidanza fuori dal matrimonio. La melodia è quella riportata da John Playford nel suo “English dancing master” del 1651 (con il titolo di “The Bonny Bonny Broome“) insieme alla descrizione della danza relativa
ASCOLTA le melodia (per la danza qui) questa è la melodia diventata standard anche se arrangiata diversamente da quella riportata in John Playford (vedi)
ASCOLTA Baltimore Consort “A trip to Killburn: Playford tunes and their Ballads” 1996 da ascoltare in versione integrale su Spotify
CHORUS O, the broom(1), the bonny, bonny broom, The broom o’ the Cowdenknowes(2) I wish I were with my dear swain, With his pipe and my ewes(3). I How blyth every morn was I to see The swain come o’er the hill! He skipt the burn(4) and flew to me: I met him with good will. II I neither wanted ewe nor lamb, While his flock near me lay: He gather’d in my sheep at night, And chear’d me a’ the day. III While thus we spent our time by turns, Betwixt our flocks and play (5); I envy’d not the fairest dame, Tho’ ne’er so rich and gay. IV Adieu, ye Cowdenknows, adieu, Farewel a’ pleasures there; Ye gods, restore me to my swain, Is a’ I crave or care. |
TRADUZIONE DI CATTIA SALTO CORO O la ginestra (1), la bella ginestra la ginestra di Cowdenknowes (2) vorrei essere con il mio caro pastorello, con il suo flauto e le mie pecore (3) I Come spensierata ogni dì andavo incontro al corteggiatore che, in arrivo dalla collina, saltava il ruscello(4) per correre da me, e l’incontravo volentieri II Io non volevo pecore o agnelli, mentre le sue greggi mi riposavano accanto: lui le radunava con le mie a sera e mi allietava tutto il giorno III Così passavamo il tempo a turni, tra le nostre greggi e il diletto (5), non invidiavo la più bella delle dame perchè mai così ricca e allegra. IV Addio a te Cowdenknowes, addio, addio a tutti quei piaceri; perdio ritornare accanto al mio corteggiatore, è tutto ciò che bramo o di cui ho bisogno |
NOTE
1) la ginestra con la sua rigogliosa fioritura dorata ha spesso una precisa allusione sessuale nelle ballate. Forse per la forma del fiore che richiama la vulva femminile. Con la ginestra si facevano le scope nel Medioevo così con il termine inglese “broom” si indica entrambi: sulle scope volavano le streghe e la ginestra allude a una sessualità diabolica o quantomeno selvaggia, libera da regole. In genere nelle ballate quanto l’argomento è di natura sessuale vengono utilizzati nomi di erbe e fiori nel ritornello, proprio per avvertire l’ascoltatore. La brughiera è come il “greenwood” è un luogo “fuori legge” fuori dalla società civile dove accadono incontri fatati e illeciti, ma vissuti con una primitiva o primordiale innocenza.
2) Cowdenknowes (inglesizzato in Coldingknowes) è una tenuta scozzese sulle rive del fiume Leader nel Berwickshire vicino al villaggio di Earlston dove si aggirava nel 1200 “Thomas the Rhymer“. Il posto conserva ancora una traccia delle sue frequentazioni fatate nello stesso titolo della località “Cowden ” sta per colltuinn , che è una parola in gaelico scozzese per ” Hazel ” la pianta delle nocciole mentre la parola Knowes significa “Hill” quindi il nome si legge come le colline dei noccioli.
In Scozia le pecore venivano portate ai pascoli estivi il primo di maggio mentre gli uomini trasportavano gli strumenti necessari per riparare le capanne dai danni dell’inverno, le donne portavano cibo e utensili per la cucina. Iniziava la stagione della gioia delle danze e dei corteggiamenti.
3) yowes=ewes pecore
4) burn, burnie=small stream, torrente
5) il termine play può avere diversi significati in questo contesto: più genericamente vuol dire divertimento, l’atto del divertirsi con allusione ai giochi sessuali.
THE BROOM OF COWDENKNOWES: LA VERSIONE PIU’ ATTUALE
E’ una versione abbastanza simile a quella pubblicata da Allan Ramsay, ma rivisitata in chiave moderna: prima di tutto si sposta il punto di vista da quello femminile a quello maschile e la storia è intesa decisamente come una storia d’amore. E’ stata la versione testuale e melodica di Archie Fisher, a diventare lo “standard” di quelle successive. In questa chiave non sappiamo perchè il ragazzo sia stato bandito, quasi come se la storia si fosse sovrapposta alla versione pro-giacobita circolata in broadside nel 1716
ASCOLTA Archie Fisher in Will Ye Gang, Love 1976
Silly Wizard in Wild and Beautiful 1981 (strofe I, III e IV)
ASCOLTA Kenny Speirs 2000
ASCOLTA Cherish the Ladies in The Girls Won’t Leave The Boys Alone (2001) dove il soggetto ridiventa la ragazza
CHORUS: Oh the broom(1), the bonnie, bonnie broom The broom o’ the Cowdenknowes(2) Fain would I be in my own country Herding my father’s ewes(3) I How blithe each morn was I tae see My lass came o’er the hill She skipped the burn(4) and ran tae me I met her wi’ good will II We neither herded ewes nor lambs While the flock near us lay She gathered in the sheep at night And cheered me all the day III Hard fate that I should banished (6) be Gang way o’er hill and moor Because I love the fairest lass That e’er yet was born IV Adieu ye Cowdenknowes, farewell Farewell all pleasures there To wander by her side again Is all I crave or care |
TRADUZIONE DI CATTIA SALTO CORO O la ginestra (1), la bella ginestra la ginestra di Cowdenknowes (2) come vorrei essere nel mio paese, a condurre le pecore di mio padre (3) I Come spensierato ogni mattina andavo a vedere la mia ragazza in arrivo dalla collina, saltava il ruscello (4) e correva da me, e volentieri la incontravo. II Non conducevamo nè pecore nè agnelli, mentre le greggi riposavano accanto a noi, lei radunava le pecore a sera e mi allietava tutto il giorno III Amaro destino che fossi bandito (6) mandato via dalla collina e dalla brughiera, perchè amavo la più bella ragazza che mai sia nata IV Addio a te Cowdenknowes, addio addio a tutti i piaceri laggiù, camminare accanto a lei ancora una volta, è tutto ciò che bramo o di cui ho bisogno |
NOTE
6) nella versione pro-giacobita la ballata è intitolata “New way of the Broom of Cowden Knows” che diventa “O my King” in “Jacobite Relics” Vol II (# 6)
FONTI
http://ontanomagico.altervista.org/broomfield.htm#ginestra
http://www.ramshornstudio.com/broom.htm
http://www.houseofharden.com/cowdenknowes/broom.htm
http://chrsouchon.free.fr/broomcow.htm
https://sapientia.ualg.pt/bitstream/10400.1/1462/1/7_8_Rieuwerts.pdf
http://www.cowdenknowes.com/
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=48416
http://mainlynorfolk.info/watersons/songs/
thebroomofcowdenknowes.html
http://www.lizlyle.lofgrens.org/RmOlSngs/RTOS-BroomCowden.html
http://71.174.62.16/Demo/LongerHarvest?Text=ChildRef_217
http://www.rhapsody.com/search/track?page=2&query=cowden