Lomond Braes

Il Ben Lomond è un monte della Scozia sud-occidentale classificato come munro perchè raggiunge i 974 metri di altezza. Si staglia maestosamente sul panorama ammirato dal Glennifer Braes Country Park vicino a Paisley, la cittadina del poeta Robert Tannahill.
Tannahill dedicò al Lomond una poesia sulla melodia di R.A. Smith “Gang tae the Lomond wi me.” [ in italiano: Vieni al Lomond con me]
Robert Archibald Smith (1780–1829) pubblicò molte delle poesie dell’amico nella sua raccolta in VI volumi “The Scotish Minstrel. A Selection from the Vocal Melodies of Scotland Ancient & Modern arranged for the Piano Forte by R. A. Smith” (1821–4); Lomond Braes è stampato nel Vol II del 1822

Lomond Braes

Un mandriano/pastorello chiede alla ragazza di sposarlo per andare a vivere insieme agli alpeggi estivi. Costruirà per loro una capannuccia dove potranno vivere fuori dall’umano consorzio. Il richiamo corre a The Braes Of Balquhidder (sempre composta da Robert Tannahill) e alle numerose courting song di tradizione orale, in cui l’uomo assicura protezione e mantenimento della donna e le giura fedeltà! Qui il poeta però ricorre a delle iperboli per convincere la fanciulla che il suo amore per lei sarà eterno.


“Oh! lassie, wilt thou gang Tae the Lomond wi me,
The wild thyme’s in bloom, An the flower’s on the lea ?
Wilt thou gang, my dearest love ?
I will ever constant prove ;
I’ll range each hill an grove On the Lomond wi’ thee.”

“Oh ! young men are fickle, Nor trusted to be,
An many a native gem Shines fair on the lea :
Thou may see some lovely flower
Of a more attractive power,
An may tak her tae thy bower (1), On the Lomond wi thee.”

“The hynd shall forsake, On the mountain, the doe ;
The stream o the fountain Shall cease for tae flow ;
Ben Lomond shall bend His high brow tae the sea,
Ere I tak tae my bower Any flower, love, but thee.”

She’s taken her mantle(2) ; He’s taken his plaid(3) ;
He’s caft her a ring, An he’s made her his bride:
They’re far o’er the hills Tae spend their happy days,
An range the woody glens Amang the Lomond braes.

Traduzione italiana Cattia Salto
O ragazza vuoi venire al Lomond con me?
Il timo selvatico è in fiore e i fiori sbocciano nel campo
Vuoi venire amore mio?
Ti sarò sempre fedele
percorrerò ogni collina e boschetto sul Lomond con te”

“Oh i giovanotti sono volubili nè degni di fiducia
e più di una gemma natia brilla luminosa nel campo:
potresti vedere un bel fiore
dall’apparenza più attraente
e portarlo al tuo capanno sul Lomond con te”

“Il cerbiatto abbandonerà sulla montagna la cerva,
la corrente del ruscello smetterà di scorrere,
il Ben Lomond inchinerà la sua fronte verso il mare
pria ch’io porti al capanno altro fiore che te.

Lei ha preso il suo mantello lui ha preso il suo tartan
e le ha regalato un anello e l’ha fatta sua sposa.
Sono lontano sulle colline a trascorrere i loro giorni felici
e percorrere le valli boscose sui pendii del Lomond

ragazza scozzese che indossa il tradizionale arasaid fermato in vita da una cintura

(1) una capannuccia tipica degli alpeggi dove si porta la mandria ai pascoli estivi e il bovaro diventava casaro milking-shiel= capanno della mungitura
(2) si tratta dell’Arisaid (earasaid o arasaid) riservato alle donne delle Highlands. L’arasaid è un lungo mantello di vari colori o di tartan, che dalla testa o dal collo scende fino alle caviglie, pieghettato tutto intorno e fermato sul petto da un grosso fermaglio e sulla vita da una cintura. http://www.tartansauthority.com/highland-dress/ancient/highland-dress-for-women/
E’ un po’ come il plaid maschile solo che le donne lo portano sopra al vestito vero e proprio
(3) tipico abbigliamento del montanaro scozzese prima della battaglia di Culloden: il vero kilt (in gaelico philabeg) è in effetti una lunga coperta (plaid) cioè un unico, lunghissimo, pezzo di stoffa (il tartan) delle dimensioni di 65-75 cm di altezza per una lunghezza di 5 metri circa, pieghettato e drappeggiato intorno ai fianchi e poi riportato sulle spalle come un mantello (che funzionava bene anche come grande tasca dove infilare gli oggetti da trasportare o le armi).  Ai rudi scozzesi di montagna  serviva come coperta per coprirsi durante il giorno e come giaciglio in cui dormire durante le notti passate nella brughiera. Era indubbiamente un capo pratico, senza troppe pretese di eleganza che teneva al caldo e al riparo, e perciò prevalentemente un abito “rustico” abbinato per lo più allo stivale ad altezza ginocchio (cuaron) ma più spesso portato a piede nudo (si veda anche https://terreceltiche.altervista.org/the-highland-laddie-i-hae-been-at-crookieden/)

Steve Byrne in The Complete Songs of Robert Tannahill Volume II (2010)

Membro fondatore dei Malinky Steve Byrne ha collaborato con nomi prestigiosi della scena musicale scozzese. Oltre al tributo a Robert Tannahill ha collaborato sempre con Fred Freeman alla serie su Robert Burns e al tributo su Hamish Henderson.
Il suo progetto solista “Songs from Home” del 2006 gli è valso la nomination “Miglior cantante scozzese” negli Scots Trad Music Awards del 2006 e di nuovo nel 2009. Nel 2010 ha vinto il premio Scottish Folk Band of the Year con Malinky.
http://www.stevebyrne.co.uk/music.asp

http://www.grianpress.com/Tannahill/TANNAHILL’S%20SONGS%2025C.htm

Per uno sguardo più ravvicinato del Ben Lomond e del Loch Lomond la popolarissima
Bonnie banks of Loch Lomond

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