Wee Willie Gray

Wee Willie Gray 1795
Testo: Robert Burns
Melodia: Wee Totum Fogg
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The Duke of Leeds as a child, in Highland costume, by Hans Hausing, 1726

Robert Burns riporta per lo “Scots Musical Museum” un frammento di una canzoncina popolare (rielaborata da lui basandosi su pochi versi) dal titolo “Wee Willie Gray”.

Una canzoncina per bambini in cui il piccolo Willy si veste con la corteccia del salice, i petali delle rose e dei gigli. Il piccolo Willy Gray è forse un folletto o un personaggio un po’ tonto dei racconti popolari,  anche se non si esclude che Robbie abbia voluto alludere ironicamente a qualche persona di sua conoscenza.
Ci immaginiamo il piccolo Willy che indossa il costume delle Highlands, con un tessuto in tartan in rosso, e il caratteristico berretto, lo Scottish Bonnet che a partire dal 1700 viene abbellito da una coccarda, l’emblema del clan e una piuma.
Il completino è abbinato all’immancabile mantello in tartan (plaid)
In sintonia con il buffo personaggio anche la melodia Wee Totum Fog (che alcuni studiosi ritengono composta da Robert Burns) è una saltellante hornpipe del Border[1].

Wee Willie Gray


I
WEE Willie Gray,
an’ his leather wallet (1);
Peel a willie (2) wand,
to be him boots and jacket.
The rose upon the breer
will be him trouse an’ doublet,
The rose upon the breer
will be him trouse an’ doublet.
II
Wee Willie Gray,
and his leather wallet;
Twice a lily-flower
will be him sark and cravat (3);
Feathers of a flee
wad feather up his bonnet (4),
Feathers of a flee
wad feather up his bonnet.

Tony Cuffe & Rod Paterson in The Complete Songs of Robert Burns, Vol. 1 (Linn Records)

Wee Totum Fog

[1] https://thesession.org/tunes/17103
https://tunearch.org/wiki/Annotation:Wee_Totum_Fogg

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Il piccolo Willy Gray
e la sua scarsella
scorteccia una bacchetta di salice
per farsi gli stivali e la marsina:
la rosa sullo spino
sarà le sue braghe e il farsetto
la rosa sullo spino
sarà le sue braghe e il farsetto.
II
Piccolo Willy Gray
e la sua scarsella
due volte il giglio
sarà la sua camicia e la cravatta
la ali di una mosca
saranno le piume del berretto
la ali di una mosca
saranno le piume del  berretto
NOTE
1) Nel settecento il portafoglio era una scarsella che si portava agganciata alla cintura e conteneva sia le banconote che del cibo. Era considerato uno status symbol, relativamente all’agiatezza di chi lo indossava. Il portafoglio piatto come lo conosciamo oggi nasce piuttosto nell’Ottocento
2) willie= willow. Nelle leggende una bacchetta di salice è la bacchetta magica degli stregoni, oltre all’assonanza con il nome Willy non posso fare a meno di  pensare alla figura della scottish country dance chiamata “streep the willow”

3) La cravatta nel 700 era una sciarpa di mussola (con bordi impreziositi da trine e ricami a seconda dell’occasione) girata una o più volte intorno al collo e annodata sul davanti con un fiocco o un nodo semplice. Per lo più bianca dopo la rivoluzione francese diventa sinonimo di controrivoluzionari.
4) è il blue bonnet la cui foggia  risale al 1500 e che ha dato il soprannome di ‘Bluebonnets’ agli Highlanders

LINK
https://www.padandquill.com/blog/2017/03/09/wallet-origins-and-history/
http://burnsscotland.com/items/v/volume-vi,-song-514,-page-530-wee-willie-gray

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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