Van Diemen’s Land: la versione dei marinai

Van Diemen’s Land si annovera tra la vasta produzione di ballate ottocentesche che hanno come tema la deportazione in Australia.
Van Diemen’s Land è intitolata anche “The Gallant Poachers” o “Young Henry the Poacher” e compare stampata su molti broadsides per tutto l’Ottocento a testimonianza della sua grande popolarità in Gran Bretagna e Irlanda. Era conosciuta anche nelle Americhe e nel repertorio delle canzoni dei marinai. 

VAN DIEMEN’S LAND SEA SHANTY

Una forebitter dei marinai che hanno adattato la popolare transporting song.
La ballata pur nelle sue numerose varianti testuali mantiene una struttura ben precisa: i bracconieri vengono sorpresi, processati e condannati alla deportazione. A volte sulla nave incontrano una ragazza anche lei condannata ma che viene salvata dalla deportazione sposandosi con il capitano. Arrivati sull’isola vengono venduti ai coloni e legati all’aratro come bestie da soma.

Hulton Clint
Archie Fisher 1969 una versione molto simile al testo di Stan Hugill

Stan Hugill nel suo “Shanties from the Seven Seas” così scrive in merito:

Still in the realms of convict ships and transportation, we have next the old forebitter often used as a capstan song, The Banks of Newf’n’land. Its convict connection is the fact that it was really a parody of an older forebitter, itself originally a shore ballad called Van Diemen’s Land, a song often sung in Liverpool and as a forebitter often heard in Liverpool ships. A note attached to the record The Singing Sailor states that “Versions can still be heard in Scotland and Ireland, but it is in Liverpool and Salford (Lancs.) that the song lives most vigorously”. It tells of the sufferings of poachers transported to Van Diemen’s Land.”

“Sempre nel regno delle navi carcerate e delle deportazioni, abbiamo la vecchia forebitter spesso usata come una canzone del cabestano, The Banks of Newf’n’land. Il suo legame con i condannati è il fatto che era davvero la parodia di una forebitter più vecchia, in origine una ballata costiera chiamata Van Diemen’s Land, una canzone spesso cantata a Liverpool e come forebitter spesso ascoltata sulle navi di Liverpool. Una nota allegata al disco The Singing Sailor afferma che “Le versioni possono ancora essere ascoltate in Scozia e in Irlanda, ma è a Liverpool e Salford (Lancs.) che la canzone vive più vigorosamente “. Racconta le sofferenze dei bracconieri trasportati a Van Diemen’s Land”.

I
Ye rambling boys of Liverpool,
I’ll have ye to beware,
when ye go a-hunting wid
yer dog, yer gun, yer snarea,
Watch out for the game-keepers,
keep your dog at your command
Just think on all them hardships,
goin’ to Van Diemen’s Land (1).
II
We had two Irish lads on board,
Jimmy Murphy an’ Paddy Malone,
And they were both the stoutest friends
that ever a man could own.
But the gamekeeper he’d caught them,
and from ol’ England’s strand
They were seven years (2) transported
for to plough Van Diemen’s Land.
III
We had on board a lady fair,
Bridget Reilly wuz her name,
An’ she wuz sent from Liverpool
for a-playin’ of the game(3).
Our captain fell in love wid her
and he married her out of hand,
And she gave us all good usage,
boys, goin’ to Van Diemen’s Land.
IV
The moment that we landed there,
upon that fatal shore,
The planters they inspected us,
some fifty score or more,
Then they marched us off like hosses,
an’ they sold us out of hand,
They yoked us to the plough (4), me boys,
for to plough Van Diemen’s Land.
V
As I lay in me bunk one night,
a dreamin’ all alone,
I dreamt I wuz in Liverpool,
‘way back in Marybone (5),
Wid me own true love beside me,
an’ a jug o’ ale in me hand
Then awoke so broken-hearted,
lyin’ on Van Diemen’s Land.

I
Voi, ragazzi vagabondi di Liverpool,
dovrò avvisarvi di stare attenti,
quando andate a caccia con
il vostro cane, pistola e trappola,
state attenti ai guardiacaccia,
tenete il vostro cane a bada,
pensate a tutti i guai
che vi mandano nella Terra di Van Diemen
II
Avevamo due ragazzi irlandesi a bordo
Jimmy Murphy e Paddy Malone,
ed erano entrambi i più robusti (fidati) amici
che un uomo potesse mai avere,
ma il guardiacaccia li aveva catturati
e dalle spiagge della vecchia Inghilterra
sono stati trasportati per sette anni
ad arare la terra di Van Diemen.
III
Avevamo a bordo una bella donna
Bridget Reilly si chiamava
e lei fu spedita da Liverpool
per aver rivenduto la selvaggina.
Il nostro capitano si innamorò di lei
e la sposò immediatamente
e lei ci trattò tutti bene 
mentre andavamo nella Terra di Van Diemen
IV
Quando siamo scesi là,
su quella spiaggia fatale,
i coloni ci hanno ispezionato,
dovevano essere una cinquantina o più,
poi ci hanno fatto mettere in marcia come cavalli
e ci hanno venduto su due piedi
e ci hanno aggiogato all’aratro, ragazzi,
per arare la Terra di Van Diemen
V
Una notte, mentre stavo nella mia branda
e dormivo tutto solo,
ho sognato di essere a Liverpool,
nel lontano Marybone
con il mio vero amore accanto
e una brocca di birra in mano.
Allora mi svegliai con il cuore spezzato
là nella Terra di Van Diemen

NOTE traduzione italiana di Cattia Salto
1) La Terra di Van Diemen (da Anthony van Diemen, governatore generale della Indie Orientali Olandesi tra il 1636 e il1645) oggi è chiamata Tasmania, la grande isola dell’Australia famosa per essere stata una colonia penale inglese dal 1800 al 1856.
2) in altre versioni gli anni diventano 14
3) “Play the Game” vuol dire prendersi dei rischi, non seguire le regole; in senso lato “the game” si riferisce alla prostituzione, che di per sè non era una causa sufficiente, se non con l’aggravante del furto per il carcere e la deportazione di una prostituta (quando nell’esercizio della loro professione derubavano i marinai dopo averli fatti bere o averli drogati).
(come ad es Black Velvet Band)
Alcuni ipotizzano che la frase in origine fosse “selling of the game” e quindi che la donna avesse venduto la selvaggina illecitamente catturata dai bracconieri … C’è anche da dire che l’autore della frase volesse comunque riferirsi al mestiere della prostituzione incurante del dato storico.
4) usati come bestie da soma
5) quartiere popolare di Liverpool

RIFERIMENTI
Shanties from the Seven Seas(p314),
Songs of American Sailormen(words only)(p172),
Irish Ballads and Songs of the Sea(p66, 77-8),
Shanties from the Seven Seas (complete)(p411)

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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