Three jolly rogues (i tre allegri ladruncoli)

Three jolly rogues è una nursery rhyme umoristica ambientata ai tempi di Re Artù e diffusa ovunque dal Sussex alla Scozia.
I tre “allegri ladruncoli” sono un mugnaio, un tessitore e un “piccolo sarto”. Servitori alla corte di Artù, sono scacciati perché “non vogliono cantare“; diventano ladri, ma fanno una brutta fine. Nel Medioevo i tre mestieri erano spesso soggetto di racconti poco edificanti perchè accomunati dalla comune diffidenza del contadino nei confronti di professioni in cui ci si poteva arricchire facilmente usando qualche imbroglio.

Google Arts & Culture The Miller, Weaver, and Little Tailor
In questa stampa ottocentesca vediamo la conclusione della ballata: il mugnaio sta annegando vicino al suo mulino, il tessitore è impiccato sulla collinetta e il sarto è tra le braccia del diavolo in volo per l’inferno

Three jolly rogues of Lynn / King Arthur’s servants / Three sons of rogues

Roud 130 ; G/D 3:704 ; Ballad Index R112 ; Old Songs GoodOldColony ; Bodleian Roud 130 ; Wiltshire 1009 ; Mudcat 19722 ; trad.]

Il primo testo completo è una broadside della Bodleian Library, datata 1804, dal titolo “The Miller Weaver and Little Tailor”. E’ poi circolata anche con il titolo “In Good King Arthur’s Days”.
La canzone è citata da Thomas Hardy in “Under the Greenwood Tree”.
Negli Stati Uniti si è diffusa dall’inizio del XIX secolo, solitamente con il titolo “In Good Old Colony Days” o “In Good Old Colony Times”

la ballata nel folk revival

George Maynard è stato uno dei primi a registrare il brano, già negli anni ’50. Registrazione poi pubblicata nel 1976, all’interno della compilation “Ye subjects of England”

Watersons

King Arthur’s servants

In good King Arthur’s days
He was a merry king
He threw three servants out of his house
Because they wouldn’t sing.

Because they wouldn’t sing
Because they wouldn’t sing
He threw three servants out of his house
Because they wouldn’t sing
.

The first he was a miller
And the second he was a weaver
And the third he was a little tailor
Three thieving rogues together.

The miller he stole corn
And the weaver he stole yarn
And the little tailor he stole broadcloth
For to keep these three rogues warm.

The miller he drowned in his dam
And the weaver he hung on his yarn
And the devil put his foot on the little tailor
With the broadcloth under his arm.

Nei giorni del buon re Artù
Egli era un re felice
Cacciò tre servitori dalla sua casa
Perché non volevano cantare (1).

Perché non volevano cantare
Perché non volevano cantare
Cacciò tre servitori dalla sua casa
Perché non volevano cantare
.

Il primo era un mugnaio
e il secondo era un tessitore
e il terzo era un piccolo sarto
tre ceffi da galera (2) messi assieme.

Il mugnaio rubò il grano
e il tessitore rubò il filo
e il piccolo sarto rubò il panno
per tenere al caldo quei tre ladri.

Il mugnaio annegò nella sua diga
e il tessitore fu impiccato al suo filo
e il diavolo mise le zampe sul piccolo sarto (3)
con il suo panno sottobraccio.

[NOTE di Cattia Salto
(1) il verso probabilmente è solo un verso sciocco (senza sottotesto da interpretare)
(2) Weaver, Tailor o Miller diventano nelle ballate popolari cognomi che richiamano automaticamente degli stereotipi a partire dai tempi di Chaucer. I mugnai ad esempio erano sospettati di tenere per sé più della quota spettante per legge (o concordata con il contadino) sulla farina macinata. Il lavoro del mugnaio era importante nelle comunità di un tempo e anche nei piccoli centri era sempre presente un mulino. Carlo Ginzburg scrive  «La secolare ostilità tra contadini e mugnai aveva consolidato un’immagine del molinaro furbo, ladro, imbroglione, destinato alle pene infernali». I mugnai sono nei racconti anedottici personaggi avidi e disonesti, avari e donnaioli.
I tessitori prima dell’epoca industriale esercitavano il mestiere in casa disponendo di un proprio telaio ed erano pagati dal commerciante che consegnava il filato e ritirava il tessuto. Erano ben pagati in base alla taglia e alla qualità della pezza di stoffa, ma anche qui a volte non tutto il filato finiva nel tessuto ritirato. Più tardi con la meccanizzazione il mestiere del tessitore si dequalifica (approfondimento in Canti dei Tessitori).
Anche il mestiere del sarto permetteva dei “vantaggi” a discapito del cliente, dal momento che il tessuto era fornito dal cliente e gli scarti del tessuto erano trattenuti dal sarto, il quale poteva sovrastimare la quantità di stoffa necessaria, tagliare male il tessuto per ottenere più avanzi e cercare con vari trucchi di utilizzare meno stoffa.
(3) il verso per me significa che il sarto è morto di morte naturale e il diavolo se lo porta all’inferno, infatti gli altri due allegri compari sono stati giudicati e giustiziati, il mugnaio con l’ordalia dell’acqua e il tessitore con l’impiccagione per aver danneggiato l’economia nazionale (nel Medioevo gran parte dell’economia dipendeva dall’esportazione dei tessuti di lana verso il continente)]

Tim Hart con Maddy Prior e altri in Drunken sailor and other kids songs (1983)

Three jolly rogues of Lynn

In good King Arthur’s day
When we served under the King
Lived a miller and a weaver and a little tailor
Three jolly rogues of Lynn.

Three jolly rogues of Lynn
Three jolly rogues of Lynn
Lived a miller and a weaver and a little tailor
Three jolly rogues of Lynn.


Now the miller he stole corn
And the weaver he stole yarn
And the little tailor he stole broadcloth
For to keep those three rogues warm.

Now the miller was drowned in his dam
And the weaver was hanged in his yarn
And the devil put his claw on the little tailor
With the broadcloth under his arm.

Now the miller still drowns in his dam
And the weaver still hangs in his yarn
And the little tailor he skips through hell
With the broadcloth under his arm.

In good King Arthur’s day
When we served under the King
Lived a miller and a weaver and a little tailor
Three jolly rogues of Lynn.

Ai tempi del buon Re Artù
quando servivamo sotto il Re
vivevano un mugnaio, un tessitore e un piccolo sarto
i tre allegri ladri di Lynn.

I tre allegri ladri di Lynn
i tre allegri ladri di Lynn
vivevano un mugnaio, un tessitore e un piccolo sarto
i tre allegri ladri di Lynn
.

Ora il mugnaio rubò il grano
e il tessitore rubò il filo
e il piccolo sarto rubò il panno
per tenere al caldo quei tre ladri.

Ora il mugnaio era annegato nella sua diga
E il tessitore è stato impiccato nel suo filo
E il diavolo ha messo le grinfie sul piccolo sarto
Con il panno sottobraccio.

Ora il mugnaio annega ancora nella sua diga
E il tessitore è ancora appeso al suo filo
E il piccolo sarto salta all’inferno
Con il panno sottobraccio.

Ai tempi del buon Re Artù
quando servivamo sotto il Re
vivevano un mugnaio, un tessitore e un piccolo sarto
i tre allegri ladri di Lynn.

Nota. In questa versione non viene menzionata la cacciata dalla casa reale dei tre protagonisti colpevoli di non voler cantare. Lynn è Kings Lynn, Norfolk, Inghilterra, uno dei principali porti che esportavano la lana inglese

Altre interpretazioni

The Jolly Rogues in 14 mile sto Boston (2006)
The Irish Rovers in Merry Merry Time of Year (2011)
Kick up the Dust in From Liverpool to Frisco (2016)
Hooligan’s Rule in Light on the surface (2017)
Roger Nicholson in Nonesuch for dulcimer (1972)

LINK

https://mainlynorfolk.info/watersons/songs/kingarthursservants.html

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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