There grows a bonnie brier-bush

Read the post in English  

ritratto di Robert Burns“There grows a bonnie brier-bush” è una canzone tradizionale scozzese modificata da Robert Burns per esigenze editoriali e pubblicata nel 1796 nello “Scots Musical Museum“; il doppio senso riguardava sia l’allusione alla relazione tra un ribelle giacobita “Highland laddie”  e una “Lowland lassie” seguace di re Giorgio che il contesto erotico della relazione (così come lo ritroviamo nella variante “The Cuckoo’s nest“).
Una versione è adattata anche da Carolina Oliphant, sempre sulla melodia “The Brier Bush”.

James Malcolm in The Complete Songs of Robert Burns Vol V, 1998

Jean Redpath in Songs of Robert Burns, Vol. 3 & 4 1996
Junkman’s Choir in The Burns Sessions – Footage of recordings from inside Robert Burns’ Cottage, Alloway, Scotland (January 2018)

ROBERT BURNS 
I
There grows a bonnie brier-bush (1)
in our kail-yard (2),
There grows a bonnie brier-bush
in our kail-yard;
And below the bonnie brier-bush
there’s a lassie and a lad,
And they’re busy, busy
courting in our kail-yard.
II
We’ll court nae mair below
the buss in our kail-yard,
We’ll court nae mair below
the buss in our kail-yard;
We’ll awa to Athole’s green (3),
and there we’ll no be seen,
Whare the trees and the branches
will be our safe-guard.
III
‘ Will ye go to the dancin
in Carlyle’s ha’ (4)?
Will ye go to the dancin
in Carlyle’s ha’ ?
Where Sandy (5) and Nancy (6)
I’m sure will ding (7) them a’?’
‘ I winna gang to the dance
in Carlyle ha.’
IV
What will I do for a lad
when Sandy gangs awa?
What will I do for a lad
when Sandy gangs awa ?
I will awa to Edinburgh,
and win a penny fee (8),
And see an onie bonnie lad
will fancy me.
V
He’s comin frae the North
that’s to fancy me,
He’s comin frae the North
that’s to fancy me ;
A feather in his bonnet
and a ribbon at his knee (9),
He ‘s a bonnie, bonnie laddie,
and yon be he !
Traduzione italiana Cattia Salto
I
Una bella rosa selvatica cresce,
nel nostro orto in cortile
cresce una bella rosa selvatica
nel nostro orto in cortile
e sotto al bel rovo
ci sono una ragazza e un ragazzo
molti affaccendati
ad amoreggiare nel nostro orto
II
Non amoreggeremo più sotto
al cespuglio di rose nel nostro orto
non amoreggeremo più sotto
al cespuglio di rose nel nostro orto
partiremo per le praterie di Atholl,
e là non saremo più spiati
dove gli alberi e i rami
ci faranno da riparo
III
“Andrai al ballo
nel castello di Carlyle?
Andrai al ballo
nel Castello di Carlyle?
Dove Sandro e Agnese
di certo li batteranno tutti”
“Non andrò al ballo
nel Castello di Carlyle”
IV
Come troverò un ragazzo
se Sandro se ne andrà?
Come troverò un ragazzo
se Sandro se ne andrà?
Andrò a Edimburgo
a guadagnarmi un salario
e vedere se qualche bel ragazzo
mi vorrà bene
V
Viene dal Nord
colui che mi sposerà
Viene dal Nord
colui che mi sposerà
Una piuma sul berretto
e un nastro alle ginocchia
E’ un bel, bel ragazzo
e da laggiù lui viene!

NOTE
1) nelle ballate la rosa non è solo “una rosa” ma è il simbolo della passione amorosa, simboleggia qui la perdita della verginità, le spine sono anche un memento ai pericoli di una sessualità fuori dal matrimonio
2) kail-yard è l’orticello davanti alla porta del cottage, è diventato sinonimo di gruppo di narratori di fine ’800 che descrissero, spesso servendosi di forme dialettali, la vita rurale scozzese.
3) Athole: Atholl si trova nel cuore delle Highlands scozzesi e deriva il nome dal gaelico “ath Fodla” ovvero Nuova Irlanda conseguente alle invasioni nell’isola delle tribù irlandesi nel VII sec, Athole è l’antico nome per l’area del Perthshire
4) “Il Castello di Carlisle  è un castello medievale inglese che si trova nella città di Carlisle, in Cumbria. Il castello ha oltre novecento anni ed è stato scenario di molti importanti episodi militari della storia inglese. Data la sua vicinanza ai confini fra Inghilterra e Scozia, fu per tutto il medioevo luogo di scontri e di invasioni. Le più importanti battaglie vissute però dalla città e dal castello di Carlisle furono durante le rivolte giacobite contro Giorgio I e Giorgio II, rispettivamente nel 1715 e nel 1745.” (da Wiki)
5) Sandy diminutivo di Alessandro
6) Nancy nel Settecento veniva usato come diminutivo di Anne ma anche più anticamente era il diminutivo di Annis (la forma medievale di Agnese)
7) to ding è un verbo scozzese usato nel senso di eccellere, avere la meglio, superare, nel contesto vuole indicare la bravura della coppia di danzatori al gran ball di Carlisle
8) penny fee= wages
9) nel Settecento non esistevano i tessuti elasticizzati così per reggere le calze ai polpacci dell’uomo ( e alle cosce delle donne) si usavano delle giarrettiere o dei nastri girati più volte intorno alla gamba e annodati (tra cui alla bisogna si nascondeva un piccolo pugnale), anche chi portava i pantaloni (aderenti un po’ come una calzamaglia) usava annodare dei nastri sotto al ginocchio

La versione di Lady Nairne viene spesso liquidata dalla critica come una imitazione della versione di Burns e purtroppo molti furono i pregiudizi nei confronti della sua produzione letteraria..

CAROLINA OLIPHANT
I
There grows a bonnie brier-bush 
in our kail-yard,
And white are the blossoms o’t 
in our kail-yard;
Like wee bit cockauds (1) to deck
our Hieland lads
And the lasses lo’e the bonnie bush
in our kail-yard.
II
An it’s hame, an’ it’s hame
to the north countrie,
An’ it’s hame, an’ it’s hame
to the north countrie,
Where my bonnie Jean is waiting for me,
Wi’ a heart kind and true,
in my ain countrie.
III
But were they a’ true that were far awa’?
Oh! were they a’ true that were far awa’?
They drew up wi’ glaikit Englishers
at Carlisle ha’, 
And forgot auld frien’s
that were far awa’.
IV
“Ye’ll come nae mair, Jamie,
where aft ye have been,
Ye’ll come nae mair, Jamie,
to Atholl’s green;
Owre weel ye lo’ed the dancin’
at Carlisle ha’, 
And forgot the Hieland hills
that were far awa’.”
V
“I ne’er lo’ed a dance
but on Atholl’s green,
I ne’er lo’ed a lassie
but my dorty Jean,
Sair, sair against my will
did I bide sae lang awa’, 
And my heart was aye in Atholl’s green
at Carlisle ha’.”
VI
The brier bush was bonny ance
in our kail-yard; 
That brier bush was bonny ance
in our kail-yard;
A blast blew owre the hill,
that ga’e Atholl’s flowers a chill,
And the bloom’s blawn aff the bonnie bush
in our kail-yard.
Traduzione italiana Cattia Salto
I
Una bella rosa selvatica cresce,
nel nostro orto in cortile
e bianchi sono spuntati i boccioli
nel nostro orto in cortile
come piccole coccarde per ornare
i nostri ragazzi degli Altopiani
e le ragazze amano il bel cespuglio
nel nostro orto in cortile
II
E’ casa, è casa
al Nord 
E’ casa, è casa
al Nord
dove la mia bella Jean mi aspetta
con cuore gentile e sincero
nel mio paese 
III
Ma era proprio vero che erano tutti lontano?
era proprio vero che erano lontani?
Si avvicinarono ai frivoli Inglesi
al castello di Carlisle
e dimenticarono i vecchi amici
che erano lontani
IV
“Non tornerai più, Jamie
dove spesso sei stato
Non tornerai più, Jamie
ai pascoli di Atholl;
Amavi soprattutto le danze 
al castello di Carlisle
e dimenticasti le colline degli Altopiani
che erano assai lontane”
V
“Mai amai una danza
se non i prati di Atholl
e mai amai una ragazza
se non la mia impertinente Jean.
Duramente contro la mia volontà
dovetti assentarmi così lontano
ma il mio cuore era nelle praterie di Atholl
piuttosto che al castello di Carlisle”
VI
Il roseto era bello un tempo
nel nostro orto in cortile
quel roseto era bello un tempo
nel nostro orto in cortile
una tempesta soffiò sulla collina
che fece raggelare i fiori di Atholl
e i boccioli sono volati via dal cespuglio
nel nostro orto in cortile

NOTE
1) la coccarda bianca dei Giacobiti 

FONTI
http://chrsouchon.free.fr/kailyard.htm
http://sangstories.webs.com/cuckoosnest.htm
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=86781
http://digital.nls.uk/special-collections-of-printed-music/archive/90262457
https://digital.nls.uk/broadsides/broadside.cfm/id/14959
https://allpoetry.com/There-Grows-a-Bonnie-Brier-Bush

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.