THE ROSE OF TRALEE

Alla più bella delle belle di Tralee è stata dedicata questa canzone, molto popolare in Irlanda; le sue origini sono però controverse: composta per un libretto dedicato alla regina Vittoria del titolo “The Book of Beauty for the Queen’s Boudoir”, stampato a Londra da Charles Jeffreys in varie edizioni dal 1845, gli autori sono due inglesi, Edward Mordaunt Spencer per il testo, e Charles William Glover per la musica . Edward Mordaunt Spencer pubblica in proprio “The Heir of Abbotsville,”  (Londra 1846) e tra le altre sue opere riporta anche il testo di  “The Rose of Tralee” attribuendo però la musica a Stephen Glover (fratello minore di Charles William) (vedi). In “The Lester S. Levy Sheet Music Collection” (1870), la raccolta della musica irlandese più popolare in America, è riportata invece una versione testuale molto diversa attribuita a John Brougham (con musica di J. G. Maeder) (vedi).

MARY O’CONNOR

Ma Tralee si trova in Irlanda (contea di Kerry cioè la punta Sud – Ovest dell’Isola) e varie leggende locali attribuiscono la canzone ad una triste storia d’amore, scritta da un irlandese “doc”, nonché poeta:  William Pembroke Mulchinock (1820-1864) di Tralee.
La bella rosa è Mary O ‘Connor, di famiglia cattolica, una giovane bellezza dai capelli neri, mandata a lavorare come cameriera presso la famiglia benestante e protestante di lui; i due erano separati oltre che dalla diversità di ceto anche dalla fede, ma il giovane William l’amò fin dal primo sguardo e riuscì a conquistarla cantandole i primi versi della canzone “The Rose of Tralee” composta proprio per lei.
Purtroppo William, coinvolto involontariamente in una rissa, dovette sfuggire alla cattura con l’accusa di omicidio, imbarcandosi su una nave in partenza per le Indie. Dopo sei anni (nel 1849) riuscì a ritornare in Irlanda, ma non rivide più la sua Rosa di Tralee: si dice che proprio mentre lui era al bar a farsi un goccio il giorno stesso del suo ritorno, vide passare per la strada il feretro di lei (morta di crepacuore o più probabilmente per le febbri che infestavano l’Irlanda nella morsa della carestia) .
William non si consolò mai, anche se si sposò ed ebbe due figlie, ma si separò ben presto dalla moglie e cercò conforto nel bere. Morì il 13 ottobre 1864 e fu sepolto accanto alla sua Mary nel cimitero della chiesa di Clogherbrien.
Per concludere allora sulla paternità del testo della canzone, mentre abbiamo l’attribuzione certa di Edward Mordaunt Spencer datata al 1846 (Biblioteca nazionale di Londra) non ci sono crediti a William Pembroke Mulchinock anzi nella raccolta delle sue poesie “The ballads and songs of William Pembroke Mulchinock” pubblicata nel 1851 a New York dove si era trasferito qualche anno prima, la poesia non solo non è riportata, ma nemmeno citata. Perciò fosse anche stata vera la storia d’amore tra i due sfortunati giovani, la canzone non è riferita a loro due o non è stata scritta dal protagonista.

MISS ROSA D’IRLANDA

La canzone diventò famosissima quando fu interpretata dal tenore irlandese John McCormack nel 1930: la popolarità della canzone ha dato inoltre lo spunto al concorso di bellezza che s’intitola “The Rose of Tralee Festival” indetto a partire dagli anni 1959 per trovare la “più bella e adorabile rosa d’estate” …   “irish of course”! All’inizio potevano partecipare al concorso solo le donne della contea ma poi la gara si è estesa a tutte le donne di nascita o di discendenza irlandese!

foto tratta da http://louiserynhart.hubpages.com/hub/Rynhart-Fine-Art-BronzeLa statua dedicata alla bellezza irlandese si trova nel Parco cittadino di Tralee presso il giardino delle rose, è una scultura in bronzo a grandezza naturale di Jeanne Rynhart inaugurata nell’agosto 2009 per commemorare il 50° anniversario del concorso di bellezza.(foto da qui)

La melodia è una slow air quasi un walzer lento; la canzone divenne molto popolare quando John McCormack la cantò nel film “Song of My Heart” del 1930. Le prime due strofe originarie ci raccontano che in una sera d’estate, nel momento più magico del tramonto nei pressi di un fiume o una fontana, il protagonista dichiarava il suo amore alla bella Mary, chiedendole di sposarla e Mary gli rispondeva di si! La canzone trasmette quindi tutta la commozione di quel momento perfetto e sospeso nel tempo.

ASCOLTA The Outlander


I
The pale moon was rising
above the green mountains,
The sun was declining
beneath the blue sea,
When I strayed with my love
by the pure crystal fountain,
That stands in the beautiful
Vale of Tralee.
Chorus
She was lovely and fair
as the rose of the summer,

But ‘twas not her beauty
alone that won me.

Oh no, ‘twas the truth in her eyes
ever dawning (1)

That made me love Mary,
the Rose of Tralee.

II
The cool shades of evening
their mantle were spreading,
And Mary all smiling
was listening to me.
The moon through the valley
her pale rays was shedding,
When I won the heart
of the Rose of Tralee.
III
In the far fields of India (2)
‘mid war’s dreadful thunders,
Her voice was solace
and comfort to me.
But the chill hand of death has now rent us asunder,
I’m lonely tonight
for the Rose of Tralee
TRADUZIONE di Cattia Salto
I
La pallida luna sorgeva
dalle rigogliose montagne,
il sole declinava
nell’azzurro del mare,
quando io mi appartai col mio amore presso una fonte pura e cristallina,
che si trova nella bella
Valle di Tralee.
Ritornello
Lei era adorabile e bella
come le rose dell’estate,

ma non fu solo la sua bellezza
a conquistarmi.

Oh, no! Fu la verità nei suoi occhi,
scintillanti,

a farmi amare Maria,
la Rosa di Tralee.

II
La sera spandeva le fresche
ombre del suo manto
e Maria, tutta sorridente,
mi ascoltava;
la luna emanava i suoi pallidi raggi attraverso la valle,
quando conquistai il cuore
della Rosa di Tralee.
III
Nelle lontane terre dell’India (2)
tra i tuoni orribili della guerra
la sua voce mi dava sollievo
e conforto,
ma la fredda mano della morte
ci ha ora separati
sono solo stanotte
senza la Rosa di Tralee.

NOTE
1) scritto anche “beaming”
2) La terza strofa è il corollario della storia sull’infelice amore di William Pembroke Mulchinock, anche se per la verità occorre notare che negli anni della sua presunta permanenza in India (dal 1843 al 1849) non vi furono guerre aglo-indiane.

FONTI
http://levysheetmusic.mse.jhu.edu/
http://www.jaydax.co.uk/showcase/themes/dunguairecastle/story.html
http://mainlynorfolk.info/folk/songs/theroseoftralee.html
https://jscholarship.library.jhu.edu/handle/1774.2/19308
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=15280

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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