The golden glove, lo stratagemma di una dama

The golden glove in italiano “Il guanto d’oro” (noto anche come “Lo scudiero di Tamworth” o “Cane e Fucile”) è una ballata che ha per oggetto lo stratagemma escogitato da una giovane dama in procinto di sposarsi per sostituire il promesso sposo con un farmer di cui si è invaghita.

The golden glove / The squire of Tamworth / Dog and gun

Roud 141 ; Laws N20 ; G/D 1:166 ; Henry H524 ; Ballad Index LN20 ; VWML RVW1/1/28 , CJS2/10/2474 ; Bodleian Roud 141 ; Wiltshire 323 , 1046 ; Mudcat 89022 ]

Uno scudiero è fidanzato con la figlia di un nobile. Un contadino viene scelto per accompagnarla al matrimonio, ma quando lo incontra la ragazza si innamora di lui. Annulla il matrimonio, e vestendosi da uomo esce a caccia con “cane e fucile”.
Lei gli chiede perché non sia al matrimonio per accompagnare la sposa, ma lui confessa che ama la sposa stessa. A volte a questo punto il contadino dice che sarebbe disposto a combattere per il suo amore.
Lieta di sentire ciò, ella gli dà un guanto “fiorito d’oro” e gli dice di averlo trovato nelle vicinanze. Quindi torna a casa e annuncia di aver perso il guanto e che sposerà l’uomo che glielo riporterà. Il contadino sente l’annuncio, le porta il guanto e le chiede di dargli il suo amore.

Timothy Connor, un prigioniero di guerra in Inghilterra durante la guerra d’indipendenza americana, incluse questa canzone in un libro di canzoni che compilò durante la sua prigionia dal 1777 al 1779. Forse è una ballata risalente all’epoca di Elisabetta I, ma non ci sono riscontri documentali attendibili.

Dai tempi di Connor la canzone è stata poi ampiamente raccolta e diffusa sia in Inghilterra che in America.
Sabine Baring-Gould e Cecil Sharp la inclusero nei loro “English Folk Songs for Schools” (1906), un tentativo ragionevolmente riuscito di garantire che i bambini delle scuole inglesi conoscessero almeno alcune delle canzoni più innocenti della tradizione inglese.

la ballata nel folk revival

Nic Jones in The Noah’s Ark Trap (1977)
Frank Hinchliffe in In a Sheffield Park (1977)

la versione di Nic Jones

Oh it’s of a young squire in Tamworth we hear
And he courted a nobleman’s daughter so fair.
And all for to marry her it was his intent;
And the friends and relations they’d given their consent.

Now a day was appointed for their wedding day
And the farmer he was appointed for to give her away;
But as soon as the lady this farmer did spy,
Oh, her heart was inflamed and bitterly she did cry.

And she turned from the squire but nothing she said,
But instead of getting married she took to her bed.
And the thoughts of the farmer so ran in her mind,
A way for to have him she quickly did find.

Coat, waistcoat and trousers the young girl put on
And away she went a-hunting with her dog and her gun.
And she hunted around where the farmer he did dwell
Because in her heart, oh, she loved him right well.

And she oftentimes fired but nothing she killed
Until this young farmer came into the field;
And for to talk with him it was her intent
And with her dog and her gun then to meet him she went.

“Oh I thought you’d have been at the wedding,” she cried,
“For to wait on the squire and to give him his bride.”
“Oh no,” said the farmer, “I’ll take a sword in my hand.
By honour I’d gain her whenever she command.”

And the lady was pleased when she heard him so bold
And she gave him a glove that was made out of gold;
And she told him that she found it she was coming along
As she went out a-hunting with her dog and her gun.

And this lady went home with a heart full of love
And she gave out a notice that she’d lost her glove
And, “Whoever found it and he brings it to me,
Whoever he is then my husband shall be.”

The farmer he was pleased when he heard of the news
And with a heart full of love to the lady he goes.
“Oh lady, oh lady, I’ve picked up your glove,
I hope that you’ll be pleased for to grant me some love.”

“Oh it’s already granted, I will be your bride,
For I love the sweet breath of the farmer,” she cried.
“I’ll be mistress of your dairy and I’ll milk all your cows
While my jolly old farmer goes whistling on his plough.”

And it’s when they got married and they told of the fun
How she’d gone out a-hunting with her dog and her gun.

Abbiamo sentito di un giovane scudiero di Tamworth (1)
E corteggiava la figlia così bella di un nobile.
E aveva tutta l’intenzione di sposarla
amici e parenti avevano dato il loro consenso (2).

Era stato fissato un giorno per il loro matrimonio
E il contadino era stato incaricato di accompagnarla (3);
Ma non appena la donna osservò il contadino
Oh, il suo cuore si infiammò e pianse amaramente.

E tornò dallo scudiero ma nulla disse,
Ma invece di sposarsi si mise a letto (4).
E il pensiero del contadino le correva così in mente,
Che rapidamente trovò un modo per averlo.

Giubba, panciotto e pantaloni indossò la fanciulla (5)
E via andò a caccia con cane e fucile.
E andò a caccia dalle parti dove abitava il contadino
Perché nel suo cuore, oh, lo amava proprio tanto.

E molte volte sparò, ma niente uccise
Finché il contadinello venne nel campo;
E parlare con lui era il suo intento
col cane e il fucile per incontrarlo era andata.

“Oh, pensavo che tu saresti stato al matrimonio”, gridò,
“Per servire lo scudiero e dargli la sua sposa.”
“Oh no,” disse il contadino, “prenderò una spada in mano.
Per onorarla ogni volta che lei mi comandasse” (6)

E la donna fu contenta quando lo sentì così audace
E gli diede un guanto che era fatto d’oro (7);
E gli disse che lo aveva trovato quando stava venendo sola
Mentre usciva a caccia col cane e il fucile.

E la donna tornò a casa con un cuore pieno d’amore
E comunicò la notizia che aveva perso il suo guanto (8)
E “Chiunque lo trovi e me lo porti,
Chiunque sia, allora sarà mio marito.(9) “

Il contadino fu contento quando udì la notizia
E con cuore pieno d’amore dalla donna si recò.
“Oh signora, oh signora, ho preso il vostro guanto,
E spero che sarete lieta di concedermi un po’ d’amore. “

“Oh è già sicuro, io sarò la tua sposa,
Perché amo il dolce respiro del contadino”, ella gridò.
“Sarò la signora della tua fattoria e mungerò le mucche (10)
Mentre il mio allegro vecchio contadino fischierà all’aratro. “

Ed è quando si sono sposati e hanno raccontato lo spasso
Di come lei era andata a caccia col cane e il fucile.

The golden glove Traduzione italiana di Sergio Paracchini
Note e ipotesi interpretative di Cattia Salto
(1) secondo alcuni si tratta di Thomastown, contea di Clare (Irlanda)
(2) Nel Medioevo il matrimonio si stipulava senza che i due sposi si conoscessero minimamente o fossero coinvolti nella scelta: era tutto un affare di famiglia con parenti, amici e vicini che “brigavano” per combinare un matrimonio reciprocamente favorevole grazie all’aiuto di un sensale. Il fatto che lo scudiero corteggiasse la fanciulla è da leggersi come: i parenti del giovane avevano combinato un incontro con i parenti della giovane e l’accordo era stato raggiunto con la stretta di mano (impalmamento) In questa prima fase erano le donne ad assumere un ruolo preponderante nella scelta di una moglie adeguata. Fatto l’atto dal notaio (cioè i termini della dote) arrivava finalmente il momento del secondo rito (il giuramento) che nel Basso Medioevo ormai si svolgeva “di rigore” in Chiesa. Era il giuramento una questione maschile in cui lo sposo e il padre della sposa davano assenso alle nozze (concordando sui termini del contratto notarile). Qui la sposa se ne restava nella casa dei suoi genitori.
(3) è ben strano che uno scudiero presumibilmente nobile affidi ad un semplice contadino sicuramente plebeo il compito di accompagnare la futura sposa (figlia di un nobile) “al matrimonio“. Siamo alla terza fase del rituale matrimoniale medievale, quella dell’inanellamento (o la legatura delle mani). Ad accompagnare la sposa sarebbe spettato semmai alla madre della sposa: una vasta iconografia risalente all’epoca medievale ci mostra più spesso una dama al fianco della sposa (o un gruppo di ancelle). Ma a questo punto i due promessi sposi erano di fatto già sposati e la fanciulla non avrebbe più potuto fare marcia indietro. Agli inizi il giorno dell’anello era una cerimonia privata celebrata in casa e senza l’intervento di un sacerdote, poi si celebrò anche questo in chiesa. Si formava un corteo nuziale in cui la donna andava a cavallo, vestita sontuosamente con servitori che portavano il corredo e i doni ricevuti dallo sposo; successivamente alla cerimonia la sposa si trasferiva a casa del marito. Se volessimo trovare un riscontro medievale nel testo della ballata, sarebbe stato durante il corteo nunziale della sposa che il contadinello avrebbe potuto essere stato incaricato di portare il corredo e i doni ricevuti dallo sposo.
L’usanza matrimoniale nel Settecento invece prevedeva che il giorno delle nozze, un corteo andasse a prendere la sposa e che fosse il padre dello sposo a “consegnarla” allo sposo
(4) Invece di partecipare al corteo nunziale la fanciulla si finge indisposta e si mette a letto.
(5) perchè la dama indossa abiti maschili da caccia? A mio avviso il travestimento era un mezzo per mettere alla prova i sentimenti dell’altra persona. La dama era rimasta fulminata d’amore per il bel contadinello, ma non poteva sapere se anche lui l’amasse di vero amore-mettiamo da parte per un attimo l’assurdità di un tal ragionamento nella realtà matrimoniale dell’epoca “medievale”. Le mentite spoglie sono un espediente comune nelle fiabe e nelle ballate tradizionali proprio atte allo scopo.
(6) lo stratagemma ha funzionato il contadinello professa completo asservimento al comando della dama. Qui ci sono delle reminiscenze e paralleli all’amor cortese delle liriche trobadoriche.
(7) Finalmente si arriva al guanto d’oro. Che sia “guarnito d’oro” potrebbe essere semplicemente un commonplace delle ballate in cui gli anelli montano diamanti, i finimenti e gli zoccoli dei cavalli sono d’oro zecchino, gli abiti e gli accessori sono altrettanto magnificenti. Nelle corti d’amore occitane lo scambio di guanti era un preludio al servizio d’amore tra dama e cavaliere, una sorta di vassallaggio in cui il potere era della donna la quale concedeva i suoi favori al prescelto trasformato in vassallo.
(8) Qui si aggiunge un ulteriore dettaglio: un guanto perduto poteva nuocere alla persona che l’aveva smarrito? Lo si poteva usare per un maleficio? Ritrovare quindi un guanto perduto poteva essere considerato un gesto importante a scongiurare guai o sfortuna.
(9) perchè la dama dichiara di voler sposare colui che le riporterà il guanto? Nelle fiabe non è insolito che semplici contadini o cavalieri squinternati e squattrinati sposassero nobili dame o anche la figlia del Re: nel superare ardue prove dimostravano il loro valore, riuscivano nelle imprese più impossibili grazie alla tenacia del loro amore, al loro coraggio e bontà (e con l’appoggio di qualche aiutante magico animale del bosco o fata/maga che sia). Quindi il loro matrimonio sarebbe stato in una certa misura “socialmente accettato”.
(10) l’immagine è quella della jolly country tanto cara al folk inglese, ma un’assurdità nel contesto della storia.

Spiers & Boden in Through & through (2001)
Chris Foster in Layers (1976)
Jim Moray in Skulk (2012)
Ruth Notman in The life of Lilly (2008)

LINK
https://mainlynorfolk.info/nic.jones/songs/thegoldenglove.html
https://en.wikipedia.org/wiki/The_Golden_Glove_(folk_song)
http://www.wtv-zone.com/phyrst/audio/nfld/17/golden.htm
https://ontanomagico.altervista.org/matrimonio.html
http://ontanomagico.altervista.org/matrimonio-celtico-storia.html
https://www.missdarcy.it/il-matrimonio-ai-tempi-di-jane-austen/
https://www.clarelibrary.ie/eolas/coclare/songs/cmc/golden_glove_mhowley.htm

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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