The Gard’ner Wi’ His Paidle

The Gard’ner Wi’ His Paidle/When rosy May comes in wi’ flowers è una canzoncina di genere (pastoral song) e oggi poco conosciuta, scritta interamente da Robert Burns sulla suggestione del titolo di una vecchia canzone scozzese. Fu pubblicata nello Scots Musical Museum nel 1790. La melodia “The Gardener’s March”[1] era particolarmente cara al poeta.

Chris Burgmann · Ian Melrose The Gardener’s March

The Gard’ner Wi’ His Paidle

La poesia è stata composta nel 1789 da Robert Burns con il titolo di “The Gardener wi’ his paidle[2] dall’ultima frase di ogni strofa. Paidle è un termine scozzese per pagaia, ma qui significa pala/vanga.


1.When rosy May comes in wi’ flowers,
To deck her gay, green-spreading bowers,
Then busy, busy are his hours,
The Gard’ner wi’ his paidle.
2. The crystal waters gently fa’,
The merry bards are lovers a’,
The scented breezes round him blaw
The Gard’ner wi’ his paidle.


3. When purple morning starts the hare
To steal upon her early fare;
Then thro’ the dews he maun repair
The Gard’ner wi’ his paidle.
4. When day, expiring in the west,
The curtain draws o’ Nature’s rest,
He flies to her arms he lo’es the best,
The Gard’ner wi’ his paidle.

Traduzione italiana Cattia Salto
Quando il roseo Maggio arriva con i fiori
per decorare i pergolati con profusione di foglie vivaci,
allora sono molto indaffarate le ore,
del giardiniere con la sua vanga.
Gli zampilli cristallini(1) delicatamente ricadono
gli uccelli allegri amoreggiano,
le brezze profumate gli soffiano attorno-
il giardiniere con la sua vanga.

Quando sorge l’alba la lepre inizia
a sottrarre il suo primo pasto(2),
poi si deve nascondere tra la guazza-
dal giardiniere con la sua vanga.
Quando il giorno, svanisce a occidente,
il sipario cala sul riposo della Natura,
vola tra le braccia di colei che ama
il giardiniere con la sua vanga.

NOTE
(1) il poeta probabilmente si riferisce alle fontane che adornano i giardini
(2) ruberà qualche carota dell’orto o qualche altro tubero, mangerà l’erbetta e il trifoglio

Folk Revival

Christine Sparks
Brian Freeman

Karine Polwart da STV’s Robert Burns: Work, Sex and Drink un pomeriggio live dedicato al bardo

la versione estone dei Kukerpillid

Le versioni cameristiche

Dal progetto  Robert Burns Period Performance

Sebbene questa non sia una delle canzoni più conosciute di Burns, a tutti noi è piaciuta molto. Abbiamo deciso, nell’esecuzione, di mantenerla semplice, sebbene il tenore del testo suggerisse lo strimpellare di una chitarra. Nell’esecuzione ci siamo attenuti alle marcate ripetizioni: la canzone ha due parti e ognuna è ripetuta. Abbiamo lavorato variando l’accompagnamento ad ogni ripetizione.[3]

workshop
The Rare Fruits Council nella versione classica di Franz Joseph Haydn (Hob.XXXIa:45)

Dainty Davy da SMM

Robert Burns apporta lievi modifiche a “The Gardener wi’ his paidle” per trasformarla nell’ennesima versione della popolarissima “Dainty Davy” con l’aggiunta del coro, e la invia a George Thomson per la pubblicazione nello Scots Musical Museum.


I
Now rosy May comes on wi’ flowers
to deck her gay green spreading bowers
now comes in the happy hours
wandering wi’ my Davie
CHORUS
o leeze me (meet me) on the Warlock knowe(1)
dainty Davie, dainty Davie
there I’ll spend the day wi’ you
my ain(2) dear dainty Davie

II
the crystal waters round us flow
and merry birds are lovers a’
the scented breezes round us blaw(3)
wandering wi’ my Davie
III
when purple morning starts the hare
to steal upon his earthly fare
then through the dews I will repair
to meet my ain dear Davie
IV
when day expirin’ in the west
the curtain draws o’er nature’s rest
I’ll flee to arms I love the best
that’s my ain dear Davie

Eddi Reader live

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Ora il roseo Maggio arriva con i fiori
e decora i pergolati con profusione di foglie vivaci
arrivano le ore felici
per passeggiare con il mio Davie
CHORUS
Incontriamoci sul tumulo di Warlock
leggiadro Davie,
là passerò il giorno con te
mio caro bel Davie

II
Le acque cristalline intorno a noi scorrono
e gli uccelli felici amoreggiano,
la brezza profumata attorno a noi soffia
a passeggio con il mio Davie
III
Quando sorge l’alba la lepre
inizia a sottrarre per il suo cibo terreno,
allora nella guazza mi nasconderò
per incontrare il mio caro bel Davie
IV
Quando il giorno svanisce a ovest
il sipario cala sul riposo della natura
fuggirò nelle braccia di colui che amo
che è proprio il mio caro Davie
NOTE
1) knowe= mound
2) ain = own
3) blaw= blow

[1] Aird – Selection of Scotch, English, Irish and Foreign Airs, vol. 1 (1782, No. 177, p. 61) https://tunearch.org/wiki/Annotation:Gardener%27s_March_(The)

[2] https://www.musicanet.org/robokopp/scottish/whenrosy.htm
http://robertburnsfederation.com/poems/translations/481.htm
https://digital.nls.uk/special-collections-of-printed-music/archive/87795474

[3] https://burnsc21.glasgow.ac.uk/the-gardener-wi-his-paidle-smm/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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