The First Day of the Year

The First Day of the Year è un inno natalizio scritto da Luke Waddinge e compreso nella ghirlanda dei Kilmore Carols (Pious Garland, 1684)


This first day of the year Jesus to us doth give
His pure and precious blood that we in Him may live
A most rare New Year’s gift, a greater none could have
A gift more rich and precious none can desire or crave

What’s done on this great day by circumcized Jesus
Is comfort and delight, wonder and joy to us
Who never had beginning, He by whom all began
Begins this day the work of our salvation

Blessed be this New Year’s day, blessed be this name Jesus
Blessed be this day of grace and mercy unto us
Let’s all put on new hearts to give to our Jesus
No other New Year’s gift doth He require of us

Traduzione italiana Cattia Salto
Il primo giorno dell’anno Gesù ci dona,
il suo sangue puro e prezioso affinchè in lui viviamo,
il dono più raro del Nuovo Anno(1), nessun altro più grande si potrebbe avere, un dono più ricco e prezioso non si potrebbe volere o desiderare.
Ciò che ha fatto in questo grande giorno Gesù circonciso(2) è di conforto e delizia, meraviglia e gioia per noi, colui che non ha mai avuto inizio, lui da cui tutto ebbe inizio, inizia questo giorno l’opera della nostra salvezza.

Benedetto sia questo Capodanno, benedetto sia il nome di Gesù, benedetto sia questo giorno di grazia e misericordia per noi, indossiamo tutti nuovi cuori(3) da donare al nostro Gesù, nessun altro dono di Capodanno Egli ci richiede

NOTE
(1) lo scambio dei doni era nell’antica Roma legato al Capodanno spostato da Numa al 1° gennaio, il giorno di Giano bifronte, custode della porta che dice a Ovidio “Io sono il custode del vasto universo e il diritto di volgerlo è tutto in mio potere”. Scrive Alfredo Cattabiani “A Giano era dunque dedicato il mese che aveva sostituito marzo come inizio dell’anno. E a lui il sacerdote offriva alle Calende farro mescolato a sale e uno ianual, una focaccia di cacio grattugiato, farina, uova e olio cotti al forno, forse per propiziare l’influenza benefica del dio sulla natura e sui futuri raccolti. Quel giorno i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi in un candido vaso miele con datteri e fichi rugosi – «perché nelle cose passi il sapore; e l’anno qual cominciò sia dolce» – accompagnati da ramoscelli di alloro detti strenae, strenne, come augurio di fortuna e di felicità.” (Alfredo Cattabiani Da “Calendario – le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno” stralciato da qui)
(2) la circoncisione di Gesù è narrata nel Vangelo di Luca (2, 21) secondo cui Gesù venne circonciso otto giorni dopo la sua nascita. Non tutte le chiese celebrano l’evento nello stesso giorno perchè secondo il calendario giuliano cade al 14 gennaio, come sia è la prima volta che Gesù versa il suo sangue per l’Umanità. Sia per l’Islam che per l’Ebraismo la circoncisione maschile è un dovere religioso, anche i cristiani copti e abissini la praticano, ma non i cristiani. Sui significati culturali della circoncisioni si veda Treccani punto 2. Per gli Ebrei è il segno di un patto divino con Abramo, che distingue tutti i suoi discendenti, nelle interpretazioni successive diventa una forma di ierogamia. Fu San Paolo a opporsi alla pratica della circoncisione sui nuovi cristiani.
(3) Durante il rituale ebraico della circoncisione al bambino viene dato il nome di Gesù, per i cristiani si tratta simbolicamente della manifestazione del rinnovamento cui sono chiamati i cristiani nell’imitazione di Cristo

Katie McMahon  in Celtic Christmas 2003.
Katie è stata la voce solista di Riverdance fino alla fine degli anni 90, già membro degli Anúna di cui è stata la voce solista nei primi tre album. Dublinese di origine vive in Minnesota
http://www.katiemcmahon.com/

Riverdance 1995

Cloudsong (scritta da Bill Whelan per lo spettacolo Riverdance) racconta la storia delle origini del fiume e del suo viaggio verso il mare, mentre nutre la terra attraversandola…

I
Hear my cry,
In my hungering search for you,
Taste my breath on the wind,
See the sky as it mirrors my colours, Hints and whispers begin.
II/IV
I am living to nourish you, cherish you,
I am pulsing the blood in your veins,
Feel the magic and power of surrender, To life. Uisce Beatha
III
Every finger is touching and searching, Until your secrets come out,
In the dance, as it endlessly circles,
I linger close to your mouth.

http://www.hymnsandcarolsofchristmas.com/Hymns_and_Carols/this_first_day_of_the_year.htm
http://www.celticlyricscorner.net/mcmahon/first.htm
https://www.aurhelio.it/il-capodanno-unaltra-data-solstiziale-alfredo-cattabiani-prima-parte/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Una risposta a “The First Day of the Year”

  1. Anche Matty Groves comincia: “A holiday, a holiday, and the first one of the year”
    …quanto ci abbiamo favoleggiato da ragazzetti!!!
    Folklorici auguri di cuore, Cattia!
    Buon 2022
    F

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