The Darkest Midnight in December

Welcome Yule
Welcome Yule

The Darkest Midnight (On Christ’s Nativity) è un Kilmore carols cioè un canto della tradizione irlandese dalla raccolta dei canti natalizi di Kilmore (1). Sebbene il testo sia stato riscritto nel Settecento (probabilmente da una poesia/sermone di don William Devereaux e contenuto nella “New Garland Containing Songs for Christmas”) il canto è di origini medievali, proveniente dalle celebrazioni di Yule (i rituali del solstizio d’inverno per assicurare la rinascita del sole). William Grattan Flood attribuì parte delle strofe al vescovo Wadding.

Nella sua rielaborazione cristiana (la rinascita del sole coincidente con la nascita di Gesù) il canto è eseguito nella Messa di Mezzanotte ed è classificato nelle Kilmore carols come First Carol for Christmas

(1) Kilmore è un paese a una ventina di kilometri da Wexford (Irlanda del Sud) con una secolare tradizione natalizia. La tradizione dei Kilmore Carols ebbe inizio con don Peter Devereaux, quando divenne parroco del paese verso il 1750: da allora nella chiesa parrocchiale di Santa Maria ad ogni Messa (durante la comunione), sei uomini cantano 12 inni, uno per ogni giorno del periodo natalizio  (+1 per la notte di Natale).

The darkest midnight in December

The darkest midnight in December nella sua versione completa consta di 11 strofe nelle christmas compilation le strofe sono però ridotte a due (o quattro). E’ uno dei canti trasmessi oralmente tra i cantori di Kilmore e la melodia è stata trascritta da Joseph Ranson in “The Kilmore Carols” da The Past , n. 5 (1949), pp. 68-71 (cf), viene ancora eseguito nello stile sean-nós irlandese.

God grant us grace in all our days, a merry Christmas and a happy end.


I
The darkest midnight in December,
No snow, no hail, nor winter storm,
Shall hinder us for to remember,
The Babe that on this night was born.
With shepherds we are come to see,
This lovely Infants glorious charms,
Born of a maid as prophets said,
The God of love in Mary’s arms.
II
No earthly [costly] gifts can we present Him,
No gold nor myrrh nor odours sweet.
But if with hearts we can content Him
We humbly lay them at his feet.
‘Twas but pure love that from above
Brought Him to save us from all harms
So let us sing and welcome Him,
The God of Love in Mary’s arms.
III
Four thousand years from the creation
The world lay groaning under sin
No one could e’er expect salvation
No one could enter Heaven.
‘Twas Adam’s fall had damned us all
To Hell, to endless pains forlorn:
‘Twas so decreed we’d have ne’er been freed,
Had not this heavenly Babe been born.
IV
Have you not heard the sacred story,
How man was made those seats to fill,
Which the fallen angels lost in glory
By their presumption, pride and will?
They thought us mean for to obtain
Such glorious seats and crowns in heaven,
So through a cheat they got Eve to eat
The fruit, to be avenged on man.
V
Thus we were lost, our God offended,
The devils triumphing in our shame.
What recompense could be pretended?
No man could ever wipe off the stain.
Till God alone from His high throne
Becoming Man did us restore
Let us rejoice in tuneful voice,
Let Satan tremble and adore,
VI
If by a woman we were wounded.
Another woman brings the cure;
If by a fruit we were confounded.
A tree our safety would procure.
They laughed at man, but if they can
Let Satan with his hellish swarms
Refuse to knee and honour yield
To the lovely Babe in Mary’s arms.
VII
We like beasts lay in a stable,
Our senses blind and dead by sin
To help ourselves we not able,
But He brings grace and life again.
Thus conquered hell, confined the devil,
To free our souls from endless harms
His life He gave and now you have
The God of Love in Mary’s arms.
VIII
Ye faithful hearts be not offended
To own your God though seeming mean
By this from Hell you were defended,
Your joys were purchased by His pain.
The Lord of all comes to a stall,
And to attend Him sends for Kings
Who by a star are called from far,
To see and hear those joyful things.
IX
Ye blessed angels join our voices
Let your gilded wings beat fluttering over,
Whilst every soul set free rejoices,
And every devil [one] (4) must adore.
We’ll sing and pray that He always
May our Church and clergyman [family] (5) defend,
God grant us grace in all our days,
A merry Christmas and a happy end.

traduzione italiana Cattia Salto
I
La mezzanotte più buia di Dicembre
nè neve, nè grandine e nemmeno la tormenta invernale
ci potrà impedire di ricordare
il bimbo che è nato in questa notte.
Con i pastori siamo venuti a vedere
il glorioso fascino di questo adorabile infante
nato da una vergine come dissero i profeti
Dio d’Amore tra le braccia di Maria.
II
Nessun dono terreno gli possiamo presentare,
nè oro nè mirra e nemmeno incenso odoroso.
Ma se con i (nostri) cuori lo possiamo accontentare
ai suoi piedi li adagiamo umilmente.
Fu solo per puro amore quello che dall’alto
lo portò a salvarci da ogni male
così cantiamo e accogliamolo
Dio d’Amore tra le braccia di Maria.
III
Quattromila anni dalla creazione
il mondo giaceva gemendo sotto il peccato
nessuno si sarebbe mai aspettato la salvezza
nessuno poteva entrare in paradiso.
Fu la caduta di Adamo che ci aveva dannati tutti
all’inferno, abbandonati ai dolori infiniti:
era così deciso che non saremmo mai stati liberati,
se non fosse nato questo bambino divino.
IV
Non avete udito la storia sacra
di come l’uomo sia stato creato per occupare quei seggi
che gli angeli caduti (1) persero nella gloria
per la loro presunzione, l’orgoglio e volontà?
Pensavano che intendessimo ottenere
tali gloriosi seggi e corone in cielo,
così con un imbroglio hanno convinto Eva
a mangiare Il frutto, per vendicarsi dell’uomo (2).
V
Così fummo perduti, il nostro Dio offeso,
i diavoli che trionfano sulla nostra vergogna.
Quale compenso potevamo pretendere?
Nessun uomo mai poteva cancellare la macchia.
Finché Dio l’unico dal suo alto trono
diventando uomo ci ha fatto risanare.
Rallegriamoci con voce armoniosa,
che Satana tremi e adori
VI
Se da una donna fossimo feriti.
un’altra donna porterebbe la cura;
se da un frutto fossimo dannati.
un albero ci procurerebbe la nostra salvezza.
Deridevano l’uomo, ma se possibile
lascia Satana con i suoi sciami infernali
rifiuta di inginocchiarti e onora la resa
all’adorabile Bimbo tra le braccia di Maria.
VII
Noi come le bestie sdraiate in una stalla,
i nostri sensi ciechi e morti dal peccato
ad aiutare noi stessi non siamo in grado,
ma Egli porta di nuovo grazia e vita.
Così vinse l’inferno, confinò il diavolo,
per liberare le nostre anime da infiniti maltrattamenti.
Ha dato la sua vita e ora tu hai
Il Dio dell’Amore tra le braccia di Maria.
VIII
Voi cuori fedeli non offendetevi a riconoscere
il vostro dio sebbene sembri miserabile (3)
per questo dall’Inferno vi difenderà
le vostre gioie saranno ricompensate dal suo dolore.
Il Signore di tutti viene in una stalla
e ad assisterlo inviò dei Re
che da una stella furono chiamati da lontano
per vedere e udire queste liete novelle.
IX
Voi angeli benedetti unitevi alle nostre voci
sbattete le vostre ali dorate e sollevatevi in volo
mentre ogni anima liberata esulta
e tutti stiano in adorazione.
Canteremo e pregheremo che Egli possa sempre
difendere la nostra chiesa e i preti (la famiglia)
che Dio ci conceda la grazia ogni giorno,
un Buon Natale e una Buona fine.

NOTE questi sermoni hanno molti richiami biblici o si rifanno a racconti aneddotici e credenze popolari .
(1) Satana (l’avversario) l’angelo caduto si ribellò contro Dio per orgoglio e per far prevalere la sua volontà sopra a quella divina. “Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli? Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo. E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell’abisso!  (Isaia, 14,12 –21)
(2) il concetto è riassunto da Franco Cardini: il diavolo è un’entità biblica complessa scalpellata dai teologi medievali “a far convergere tutte queste figure e queste caratteristiche in un’unica immagine, quella di un disperato antagonista di Dio che eternamente desidera il male dell’uomo perché ne invidia la libertà e la possibilità di redimersi; un diavolo che a sua volta è a capo d’infinite coorti di demoni minori, le stelle cadute dell‘Apocalisse, ma che al tempo stesso assume talvolta l’immagine degli dèi falsi e bugiardi dell’antichità o dei loro piccoli, mostruosi accoliti.” (tratto da Il diavolo. Dalla bibbia a internet, storia di un temibile seduttore, “La Repubblica – Diario”, 24 luglio 2004)
(3) mean come aggettivo è = misero, miserabile (come rango) anche mediocre (di qualità inferiore) o d’animo malevolo meschino. In questo contesto il riferimento è all’umile nascita di Gesù
Nella cosmogonia angelica Satana e gli altri angeli ribelli dimorano nei cieli intermedi tra il terzo cielo, dimora di Dio e il cielo visibile. Per altri Satana precipita nel Mondo creando un vortice che attirerà nei secoli le anime verso di sè. Al suo interno nelle profondità del Mondo in mezzo ai ghiacci e all’oscurità egli regna.
(4) ” every devil” è sostituito oggi da everyone
(5) church and clergymen è sostituito oggi da friends and family

Caitríona O’Leary in The Wexford Carols 2014 (I, VI, IX) in sean-nós
Caitríona O’Leary in Strange Wonders, The Wexford Carols, Vol. 2, 2021, ulteriore interpretazione di Caitríona per più voci e strumenti con versione testuale quasi completa
Pro Arte Singers (I, II, VIII, IX)
Cara Dillon in Upon a Winter’s Night 2016 (I, IV, IX)
Sinéad O’Connor in Biscantorat – The Sound Of The Spirit From Glenstal Abbey 2004 versione testuale completa di XI strofe
Nóirín Ní Riain & the Monks of Glenstal Abbey (I, IV, IX)
Áine Minogue (I, IX)
David Arkenstone · Charlee Brooks
in Winter Fantasy 2016 (I, II)
Michael W. Smith sussurrata da Bono in The Spirit of Christmas 2014 (I, IX)

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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