“The Bonnie ship the Diamond” è un canto celebrativo delle imprese della baleniera Diamond, scritto forse in occasione del suo primo viaggio (1812) mentre salpava alla volta della Groenlandia: nel ritornello si fa appello al coraggio dei marinai per affrontare i duri mesi di lavoro che li aspettano.
Le donne si affollano al molo per salutare i loro uomini in partenza e vengono consolate con la promessa di un buon guadagno.
In realtà alcune donne ben presto incominciarono a seguire i loro mariti per mare anche sulle baleniere (la prassi era già diffusa sui mercantili)! Erano per lo più le mogli americane dei capitani della nave, non disposte a restare a terra e senza marito per lunghi anni, che ci hanno lasciato dei preziosi diari sulla vita a bordo delle baleniere. (“Le cacciatrici di balene. Storie di donne sulle baleniere americane nella seconda metà del 1800” di Annamaria Lilla Mariotti).
NEL MARE ARTICO
La canzone ha un riscontro storico: la baleniera Diamond comandata dal capitano Thompson rimase imprigionata nel ghiaccio nel 1819 dopo aver preso 8 balene, era salpata dal porto di Aberdeen (Scozia) nel 1812; secondo le cronache riportate all’epoca non vi furono morti; ben più tragico fu il 1830 che vide la perdita di una ventina di navi inglesi nello Stretto di Davis. In effetti anche se nel mare artico la pesca era buona i rischi erano enormi, gli uomini non combattevano solo con le balene ma anche con il ghiaccio che racchiudeva nella sua morsa le navi e le imprigionava.
Raffigurazione della baleniera americana Essex che nel 1820 visse parte della storia narrata da Herman Melville nel Moby Dick: un grosso capodoglio andò a cozzare contro la nave dopo che i marinai avevano cercato di arpionarlo. La nave si era spinta oltre Capo Horn inoltrandosi nell’oceano Pacifico e i naufraghi andarono alla deriva morendo di sete e fame (ci furono anche atti di cannibalismo). Quando la scialuppa venne avvistata al largo delle coste del Cile solo in due erano sopravvissuti: il capitano e il primo ufficiale Owen Chase che scrisse la “ Narrazione del naufragio della Baleniera Essex di Nantucket che fu affondata da un grosso parmacetti a largo nell’Oceano Pacifico”.
Un frammento della canzone è citato nel Moby Dick di Melville (1850)
So be cheery, my lads, let your hearts never fail,
While the bold harpooneer is striking the whale!
A CACCIA DI BALENE
In effetti il lavoro di baleniere era un lavoro molto pericoloso praticato da uomini duri e incuranti del pericolo, che dovevano sentire un forte legame con il mare poichè ci stavano per almeno quattro o cinque mesi prima di rientrare a casa. Oggi la caccia alle balene è vietata anche se legalmente praticata per la sussistenza di limitate popolazioni indigene e illegalmente praticata in Giappone, Norvegia, Islanda, Russia e Corea. Ma quella che fu considerata l’epoca d’oro o eroica della caccia alle balene, già a partire dalla seconda metà dell’Ottocento iniziava il suo declino, il gas e il petrolio avevano ormai sostituito l’olio di balena per gli usi domestici ed industriali, e, anche se la caccia continuava, le navi erano diventate delle più prosaiche navi a vapore; i pericolosi inseguimenti sulle lance erano finiti e gli arpioni venivano sparati direttamente dai cannoncini di bordo, rendendo inutile l’impiego di tanti marinai.
Le balene sono state cacciate ancora per molti anni, non più per l’olio e lo spermaceti con cui si confezionavano candele preziose, ma per altre componenti del loro corpo, come i fanoni per le balene o l’ambra grigia per i capodogli, arrivando sull’orlo dell’estinzione.
Poi è arrivata la plastica e l’industria dei profumi si è rivolta ad altre sostanze di sintesi.. così adesso la balena viene cacciata “solo” per la carne, si spera che la salvezza di questi meravigliosi mammiferi arrivi proprio dalla loro “diseconomica” cattura.
The Bonnie ship the Diamond
Interpretata da Bob Dylan nel 1967, sebbene con strofe diverse, “The Bonny Ship the Diamond” mantiene i versi del ritornello (vedi) si può affermare che la prima registrazione della canzone sia quella di Ewan MacColl e A.L. Lloyd del 1957 in “Thar She Blows! Whaling Ballads and Songs”. La canzone è inclusa nella “Greig-Duncan Folk Song Collection” e nelle “Bothy songs and Ballads” di Ord (1930).
Wolfstone in The half tail, 1996: il gruppo aggiunge un bridge dopo la III strofa dalla parte della balena, che non ha bisogno di commenti.
Gaelic Storm in Gaelic Storm, 1998
La melodia si presta a versioni rock come questa del gruppo scozzese formatosi nel 2010
Stramash
Beoga in Before We Change Our Mind (2016). (Sean Og Graham, Damian McKee, Niamh Dunne, Eamon Murray, Liam Bradley) da Co. Kerry, Irlanda
I The Diamond is a ship me lads For the Davis Straits (1) she’s bound And the Quay it is all garnished With bonnie lassies round Captain Thompson (2) gives the order To sail the ocean wide Where the sun it never sets me lads Nor darkness dims the sky Chorus And it’s cheer up, me lads Let your hearts never fail For the bonnie ship The Diamond Goes a-fishing (3) for the whale II Along the quay at Peterhead (4) The lassies stand around (5) Wi’ their shawls all pulled about them And the salt tears runnin’ down (6) Oh don’t you weep, my bonnie lass Though you be left behind For the rose (7) will grow on Greenland’s ice Before we change our mind III Here’s a health to The Resolution (8) Likewise the Eliza Swan Here’s a health to the Battler of Montrose (9) And The Diamond ship of fame We wear the trousers of the white And the jackets of the blue When we return to Peterhead We’ll have sweethearts anew (10) BRIDGE (The Wolfstone) “My heart has been torn from me and I am bleeding My soul has been rent from me and I am crying All the beauty around my fades and I am screaming I am the last of the great Whales, and I am dying” IV Oh it will be bright (11) both day and night when the whaling (12) lads come home, In a ship thats full of oil my lads and money to our name, We’ll make the cradles for to rock and the blankets all to tear(13), And every lass in Peterhead sing, “Hush abye my dear.” |
traduzione italiano di Cattia Salto I La Diamond è una nave, ragazzi miei che è in partenza per lo stretto di Davis, e la banchina è piena tutt’intorno di belle ragazze. Il Capitano Thompson dà l’ordine di navigare l’oceano in lungo e in largo dove il sole non tramonta mai, e il cielo non diventa mai buio. Coro Su col morale, ragazzi miei, non fate tremare i vostri cuori, quando la bella nave la Diamond va a pesca di balene. II Lungo il molo di Peterhead le ragazze stanno impalate ben avvolte nello scialle a piangere lacrime salate. Oh non piangere, mia bella fanciulla anche se sei rimasta a casa perchè la rosa crescerà sul ghiaccio della Groenlandia, prima che cambiamo rotta. III Un saluto alla “Resolution” e anche alla “Eliza Swan” un saluto alla “Battler of Montrose” e alla famosa nave “Diamond”, indossiamo i pantaloni bianchi e le giacchette blu quando ritorneremo a Peterhead avremo nuove innamorate BRIDGE “Mi hanno strappato il cuore e sto sanguinando mi hanno lacerato l’anima e sto piangendo tutta la bellezza svanisce e sto urlando sono l’ultima delle grandi balene e sto morendo” IV Ci sarà luce giorno e notte, quando i ragazzi delle balene ritorneranno in una nave piena d’olio, ragazzi miei, e con denaro a nostro nome, faremo dondolare le culle imbottite dalle coperte e ogni ragazza di Peterhead canterà: “Ninna nanna mio caro” |
NOTE
1) Lo Stretto di Davis si trova tra la Groenlandia occidentale e l’Isola di Baffin, nel Territorio canadese di Nunavut.
2) in altre versioni capitano Gibbons
3) in Stramash “a-hunting” le balene sono mammiferi e vengono cacciate più che pescate!
4 ) nella collezione di Greig-Duncan e di Ord la città è Aberdeen: porto della scozia più a est della Scozia nell’ Aberdeenshire
Peterhead è una località scozzese dell’Aberdeenshire, nel Regno Unito, situata circa 50 km a nord-nord-est di Aberdeen, nel punto più ad est della Scozia
5) in scozzese aroon
6) in scozzese doon
7) inutile versare lacrime, niente farà cambiare idea ai marinai imbarcati, solo quando una rosa crescerà sul ghiaccio artico cambieranno idea! La rosa rossa è anche la prefigurazione del sangue versato dalle balene
8) Nel 1806 i balenieri scozzesi Scoresby, padre e figlio, armarono la Resolution e si spinsero a nord dello Spitzbergen, raggiungendo 81°30′ N di latitudine. Dopo ben diciassette viaggi, nel 1820 pubblicarono il resoconto dei loro viaggi (An account of the Arctic regions), denso di preziose informazioni sulla navigazione tra i ghiacci e sulla caccia alla balena. L’impulso degli Scoresby e un rinnovato interesse scientifico, acuito dagli specifici interessi economici, fecero quindi risvegliare il fervore della ricerca (del passaggio di Nord-Ovest) e quasi della competizione, che animò l’intero Ottocento.(tratto da vedi)
9) verso alternativo “Three cheers for the Battler of Montrose“
10) in scozzese anoo
11) in scozzese bricht: i marinai si vantano che al loro ritorno saranno così ricchi da poter tenere accesa la lampada ad olio notte e giorno.
12) oppure greenland
13) nella collezione di Greig-Duncan e di Ord è scritto come “the blankets for to wear” quindi tear sembra essere un refuso la frase” le coperte tutte da strappare o per piangere” non ha molto senso a meno che non voglia riferirsi alle lacrime versate dalle donne per la contentezza di riavere i loro mariti tra le coperte. I marinai diventati ricchi per l’abbondante pesca, saranno coccolati dalle donne in letti come culle, le quali canteranno dolci ninna-nanne per il loro riposo! L’immagine della culla richiama il dondolio della nave a cui i marinai sono così abituati e tutto il quadretto riflette il desiderio di sentirsi protetti e al sicuro. L’ultima strofa però presenta molte varianti testuali, congeniali all’umore di chi cantava.
FONTI
http://www.mareblucamogli.com/balenieri_in_cr_20.html
http://www.girlonawhaleship.org/jernapp/journal.do
http://www.whalingmuseum.org/learn/research-topics/overview-of-north-american-whaling/life-aboard
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=100561
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=45251
http://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/thebonnyshipthediamond.html
http://www.educationscotland.gov.uk/scotlandssongs/
secondary/genericcontent_tcm4555598.asp