Tannahill Irishness: Adieu! Ye Cheerful Native Plains

Although he had never visited Ireland, Robert Tannahill wrote some songs about Irish tradition, in particular he was very impressed by the work of the Irish poet Thomas Moore

Tannahill sent George Thomson nearly a dozen songs with the hope of their publication in ” To Select Collection Of Scottish Airs ” thus he sent in the letter of June 1808 his “Adieu! Ye Cheerful Native Plains “, a song of exile on the Irish melody “The green woods of Truigha “(Coillte glasa an Triugha).

In the letter he wrote: “The above little air pleased me so much that I could not help trying a verse to it, I believe it has never been published. It was taken down from an old Irish woman’s singing a native song to it which, she said, when rendered into English, was in praise of the green woods of Treugh.

Sebbene non avesse mai visitato l’Irlanda Robert Tannahill scrisse diverse canzoni su alcune melodie tradizionali irlandesi , in particolare fu molto colpito dal lavoro del poeta irlandese Thomas Moore.

Tannahill inviò a George Thomson quasi una decina di canzoni con la speranza di una loro pubblicazione nella “A Select Collection Of Scottish Airs”, così nella lettera del giugno 1808 accluse “Adieu! Ye Cheerful Native Plains” un canto dell’esilio sulla melodia irlandese “The green woods of Truigha” (Coillte glasa an Triugha)

Nella lettera scrive: “La piccola melodia di cui sopra mi è piaciuta così tanto che non ho potuto fare a meno di comporre dei versi su di essa, credo che non sia mai stata pubblicata prima. È stata presa da una vecchia irlandese che vi cantava una canzone in gaelico che, ha detto, quando veniva tradotta in inglese, era in lode dei verdi boschi di Treugh.

Adieu! Ye Cheerful Native Plains

E’ il canto di un irlandese condannato all’esilio perpetuo in Scozia: secondo la legge inglese era un traditore a causa della sua condotta sediziosa. All’inizio dell’Ottocento Paisley era diventata un centro del radicalismo e vi si rifugiarono molti riformatori radicali irlandesi (protestanti e cattolici) appartenenti agli United Irishmen e coinvolti nella ribellione del 1798. Le simpatie di Tannahill verso questi personaggi e la loro causa gli crearono non pochi problemi con gli editori (George Thomson cestinò le sue canzoni filo-irlandesi probabilmente perchè troppo “attuali”).


I
Adieu ye cheerful native plains,
Dungeon glooms receive me,
Nought, alas, for me remains,
Of all the joys ye gave me—
All are flown !
Banished from thy shores, sweet Erin
I, through life, must toil, despairing,
Lost and unknown.
II
Howl, ye winds ! around my cell,
Nothing now can wound me ; 
Mingling with your dreary swell,
Prison groans surround me :
Bodings wild !
Treachery (1), thy ruthless doing, 
Long I’ll mourn in hopeless ruin, 
Lost and exiled!

NOTE
1) The lyric has a strange quality of understanding with regard to exile, imprisonment and the history of Ireland. Though the ‘treachery’ mentioned is of an unspecified nature, Tannahill seems to have a certain grasp of elements of ‘Irishness’ without ever having gone there. This probably derived somewhat from listening to Irish songs but may also be related to the flight from Ireland of those displaced after the 1798 Rebellion. While the lyric is rather vague and generalised it is quite similar in sentiment to Thomas Moore’s ‘Tho’ the Last Glimpse of Erin with Sorrow I See’ (Moore, 1915: 183); and although the emotions and the predicament of the narrator are quite generalised it is still possible to engage emotionally with the lonely prisoner. (Dr. Jim Ferguson)

The green woods of Truigha

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Addio a voi, amene piane native,
le oscurità del carcere mi accolgono,
nulla ahimè, mi resta,
di tutte le gioie che mi avete dato-
tutte sono svanite!
Bandito dalle tue rive, dolce Irlanda,
io, nella vita, devo arrancare, disperare,
smarrito e dimentico.
II
Ululate, venti, attorno alla mia cella,
nulla ora potrà ferirmi;
fusa con il vostro tetro crescendo
la prigione geme intorno a me:
presagi burrascosi!
Tradimento, il tuo fare spietato,
a lungo piangerò nella rovina senza speranza,
smarrito ed esiliato!

NOTE
1) “Il testo ha una singolare qualità della comprensione per quanto riguarda l’esilio, la prigionia e la storia dell’Irlanda. Sebbene il “tradimento” menzionato sia di natura non specificata, Tannahill sembra avere una certa padronanza degli elementi di “irlandesità” senza esserci mai andato. Ciò deriva probabilmente dall’ascolto di canzoni irlandesi, ma potrebbe anche essere collegato alla fuga dall’Irlanda di quelli sfollati dopo la Ribellione del 1798. Mentre la lirica è piuttosto vaga e generalizzata, è abbastanza simile nel sentimento a “Tho’ the Last Glimpse of Erin with Sorrow I See ‘di Thomas Moore (Moore, 1915: 183); e sebbene le emozioni e la situazione del narratore siano abbastanza generalizzate, è ancora possibile coinvolgersi emotivamente con il prigioniero solitario” 

Brian O hEadhra in The Complete Songs of Robert Tannahill Volume III (2012

LINK
https://www.orielarts.com/songs/coillte-glasa-triucha/
https://www.academia.edu/22398504/ROBERT_TANNAHILL_AND_IRISH_SONG
http://www.grianpress.com/Tannahill/TANNAHILL’S%20SONGS%2021C.htm

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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