Stamattina mi sono alzata: Fiore di Tomba

“Stamattina mi sono alzata” è il secondo gruppo in cui convenzionalmente viene suddivisa la ballata piemontese “Fiore di Tomba”, un gruppo più italiano che è penetrato in Piemonte in un secondo tempo, rispetto al gruppo A di origine franco-piemontese.

Fiore di Tomba
rosa-rovo

FIORE DI TOMBA
La Pernette
Di là da cui boscage
Mamma (Papà) datemi in sposa
Stamattina mi sono alzata
L’ ën mangià l’insalatina

“Stamattina mi sono alzata”: la trama

Stamattina mi sono alzata

La ragazza vede l’amante in piazza che parla con un’altra donna, si chiude in casa e vuol fingere di essere morta per far piangere l’amante. Vuole fare una ghirlanda di rose per quando sarà morta e una cassa fonda nella quale ci sia posto per tre persone. In una variante la ragazza va a confessarsi in chiesa, il prete l’esorta a lasciare il traditore, ma lei preferisce morire di crepacuore.

Scrive Roberto Leydi in Cantè Bergera

“Questa ballata è stata ampiamente segnalata o raccolta in Lombardia, in Veneto, in Istria, in Emilia e anche nell’Italia centrale e meridionale. Per il Piemonte figura, nelle vecchie raccolte (Nigra 1888), soltanto per la parte orientale (e di cultura lombarda) della regione (Novara, in Nigra), anche altrove nelle raccolte recenti (Canavese, in Vigliermo) e nel repertorio astigiano di Teresa Viarengo. Conosciamo anche registrazioni del Cuneese.
Questa ballata non sembra avere precise corrispondenze con testi non italiani.”

Fior di tomba: versione B

“Stamattina mi sono alzata” è perciò una ballata tradizionale tutta italiana. Costantino Nigra la riporta al #19H nella versione trasmessa da Gaudenzio Caire di Novara (peraltro molto simile alla lezione veneziana seguente) – nella sua antologia “Canti popolari del Piemonte” (1888) sono nove le lezioni collezionate di Fior di Tomba.

“STAMATTINA MI SONO ALZATA” (PIEMONTE, Nigra #19H)

Sta mattina mi sun levata, mi sun levata prima del sul ;
Sun andáita a la finestra, ò veduto il mio primo amor. Che parlava a una ragazza; o che pena, o che dolor!
Cara mamma, portè-mi in nanna,
ch’i ‘n poss pü di gran dolor.
Cara mamma, portè-mi in chiesa,
sotto i piè del confessor;
CoIla bocca dirò i peccati, e cogli occhi farò l’amor.
Faremo fare una cassa tonda,
per star dentro noi altri tre,
Prima páder, poi la madre,
poi ‘l mio amor in braccio a me;
Ed ai piedi della fossa pianteremo un bel fior;
Alla sera il pianteremo, al mattin sarà fiorì.
E la gente passeranno, lor diranno -Oh che bel fior!
Quello è il fior della Rosina, che l’è morta per l’amor!

Stamattina mi sono alzata mi sono alzata prima del sole
sono andata alla finestra ho visto il mio primo amore
che parlava con una ragazza o che pena o che dolore!
Cara mamma portami a letto
che non ne posso più dal gran dolore.
Cara mamma portami in chiesa
ai piedi del confessore;
con la bocca dirò i peccati e con gli occhi farò l’amore.
Faremo fare una cassa profonda
per starci dentro noi tre
Prima il padre, poi la madre
e poi il mio amore in braccio a me.
E ai piedi della fossa pianteremo un bel fiore
alla sera lo pianteremo e al mattino sarà fiorito.
E la gente di passaggio dirà “O che bel fiore”
Quello è il fiore della Rosina che è morta per amore
(traduzione italiana Cattia Salto)

“Stamattina mi sono alzata” (Emilia)

Cantata a più voci maschili e femminili e registrata in Musiche e canti popolari dell’Emilia

Musiche e canti popolari dell’Emilia, Vol. 2 1976
Nanni Svampa
Antologia Della Canzone Lombarda e Milanese
Fiore di Tomba

Stamattina mi sono alzata,
mi son levata prima del sol, (prima del sol).
Mi sono sporta alla finestrella
e ho veduto il mio primo amor,
Al discorreva con una ragazza,
o dio che pena, o che dolor.
“O mamma mia purtemi in chiesa
davanti ai piedi di un confessor”
“O confessore che ‘l mi confessa
e che ‘l mi lascia ben fer l’amor.
E con la bocca dirò i peccati
e con gli occhietti farem l’amor”
“E farem fare una buco fonda
che ci staremo poi dentri in tre,
prima il mio babbo e poi la mamma
e il mio amore in braccio a me.
Che da quei piedi di quella buca,
ci pianteremo di un bel fior.
Tutta la gente che passeranno.
e lor diranno che bel fior.
Sarà il fiore della Teresina
che lì l’è morta sol per amor”

“STAMATTINA MI SONO ALZATA” (LOMBARDIA)

Nella versione lombarda di Nanni Svampa diventa

Stamattina mi sono alzata, stamattina mi sono alzata,
sono alzata – iolì sono alzata – iolà
sono alzata prima del sol.
Sono andata alla finestra e ho visto il mio primo amor
che parlava a un’altra ragazza, discorreva di far l’amor.
Sono andata a confessarmi e l’ho detto al confessor.
Penitenza che lui m’ha dato: di lasciare il mio primo amor.
Ma piuttosto che lasciarlo son contenta mì a morir.
Farem fare la cassa fonda e andremo dentro in tri:
prima il padre e poi la madre e il mio amore in braccio a mi.

“STAMATTINA MI SONO ALZATA” (Teresa Viarengo -asti)

In una seconda registrazione sul campo la cantora astigiana Teresa Viarengo rilascia questa versione di Fiore di Tomba

Custa matìn sun levami bunura,
una mes’ura prima dal sol, – Angiolina –
una mes’ura prima dal sol.
E mi sun fami a la finestra,
mi ho vedù ’l me primo amòr.

Mi l’hoi vedù, o cun ’na ragazza, là, sulla piazza, faceva l’amòr, – Angiolina –
con ’na ragazza faceva l’amòr.
“O mamma mia, menarmi in chiesa,
menarmi in chiesa dal confessòr, – Angiolina –
menarmi in chiesa dal confessòr.”

E con la bocca diceva i peccati,
e con il cuore faceva l’amòr, – Angiolina –
e con il cuore faceva l’amòr.
“O ragazza, o ragazzina, o, s’è peccato
fare l’amòr! – Angiolina –
o, s’è peccato fare l’amòr!”
“O s’è peccato, peccato sia. La mamma mia me la insegnò. – Angiolina –
la mamma mia me la insegnò.
Me l’ha insegnata da piccolina,
da ragazina di quindes agn

Questa mattina mi sono alzata presto,
una mezz’ora prima del sole – Angiolina –
una mezz’ora prima del sole
Mi sono affacciata alla finestra,
ho visto il mio primo amore.

L’ho visto con una ragazza, là, sulla piazza, faceva l’amore – Angiolina –
con una ragazza faceva l’amore
“O mamma mia, portami in chiesa,
portami in chiesa dal confessore – Angiolina –
portami in chiesa dal confessore.”

E con la bocca diceva i peccati,
e con il cuore faceva l’amore – Angiolina –
con il cuore faceva l’amore.
“O ragazza, o ragazzina, oh è peccato fare l’amore– Angiolina –
oh è peccato fare l’amore!”
“Se è peccato, peccato sia. La mamma mia me lo insegnò. – Angiolina –
La mamma mia me lo insegnò.
Me l’ha insegnato da piccolina,
da ragazzina di quindici anni.”


Cjantâ Vilotis – Canti ladini e villotte friulane della raccolta Gartner (1904-1915) – interpretate e ricreate in chiave word music con Antonella Ruggiero, Destrani Taràf, MarMar Cuisine, Loris Vescovo & Caia Grimaz – direzione artistica Roberto Colombo,

Fiori di Tomba (Stamattina mi sono alzata) in medley con “Di silberne khasene” (tradizione yiddish).
La melodia del canto è quella di Bella ciao su cui il testo di Fiore di Tomba (visto sopra) viene modellato. Per tutta la querelle su “Bella ciao” – un canto che è, a tutta evidenza, l’invenzione a tavolino di un canto “partigiano” e “delle mondine”, rimando alla trattazione in Antiwarsongs.org
Stralcio il commento di Riccardo Venturi che, come sempre e senza tanti giri di parole, centra il nocciolo della questione:

“In mezzo a questo mare magnum, resta il fatto che le testimonianze sono, regolarmente, contraddittorie. Non vi è alcuna fonte documentale anteriore al 1953, e che il canto sia stato intonato autenticamente durante la Resistenza, almeno in parte, resta da dimostrare. Nessun partigiano si è mai ricordato di averlo cantato, detto in soldoni. Ma, sicuramente, “Bella Ciao” non è venuta fuori dal mondo della luna. Può sicuramente darsi che siamo di fronte a uno dei più tipici casi di “invenzione della tradizione”: gli indizi per una cosa del genere ci sono tutti. A condizione di non utilizzare questa cosa per screditarlo. Che si trattasse di una sorta di falso, ne era convinto anche Giorgio Bocca; ma andò a finire che, al suo funerale, fu suonata e intonata proprio “Bella Ciao”. Non sarà stato un canto di Resistenza nei tempi storici in cui essa era in atto, ma è comunque diventato un canto di Resistenza per tutti i tempi a venire.”

Stamattina mi sono alzata, un ora prima che levi il sol
e mi son messa alla finestrella ed ho visto il primo amor.
E l’era in piazza con una ragazza – ahi che pena ah che dolor
Ohi cara mamma serè la porta che non entri, non entri più nessun
voglio finta di esser morta per far pianger, pianger qualchedun.
E scaveremo una fossa fonda che saremo dentro in tre
prima il padre e poi la madre e il mio bene in braccio a me.
E sulla cima di questa fossa pianteremo di un bel fior.
e questo è il fiore di Teresina che l’è morta per amor.

E hai mangiato l’insalatina (L’ ën mangià l’insalatina) -Fior di tomba

Amemanera arrangiamento Marco Soria

L’ ën mangià l’insalatina poverina, poverina
L’ ën mangià l’insalatina Poverina morirà
Se morisse questa sera la faremo seppellir
Farem fare ‘na tomba grande ch’a j astaga, tutti e tre
prima il padre poi la madre la Rosina in braccio a me
La faremo seppellire sotto l’ombra d’un bel fior
E tuta la gènt ch’a i pasa se diran che bun udur
S’al è ‘l fior della Rosina ch’al è morta, per l’amor Dell’amore non si muore ma si muore del dolor

Ha mangiato l’insalatina poverina, poverina
Ha mangiato l’insalatina poverina morirà
Se morisse questa sera la faremo seppellir
Farem fare una tomba grande In cui ci stiano tutti e tre prima il padre poi la madre la Rosina in braccio a me
La faremo seppellire sotto l’ombrad’un bel fior
E tutta la gente che passa dirà che buon odore
E’ il fiore della Rosina che è morta, per l’amor Dell’amore non si muore ma si muore del dolor

LINK
http://www.teche.rai.it/1959/02/antiche-canzoni-epico-liriche-italiane-fior-di-tomba/
https://www.piemunteis.it/wp-content/uploads/19.-Fior-di-tomba.pdf
https://www.museosanmichele.it/apto/schede/fior-di-tomba/
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=722

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

3 Risposte a “Stamattina mi sono alzata: Fiore di Tomba”

  1. Sono invece dubbioso sulla versione friulana “Ohi cara mamma serè la porta che non entri, non entri più nessun voglio finta di esser morta per far pianger, pianger qualchedun”. Non si capisce dove vada a parare, prima finge di esser morta e poi però fa la tomba con sopra il fiore…In altre ballate, a questo punto il ragazzo si suicida dal dolore, ecc. (Romeo e Giulietta, insomma). Qui invece nulla. Verificherò appena mi arriverà un volume sulle villotte friulane.

  2. Leydi nel libro ” Canté Bergera” evidenzia alcuni gruppi e sottogruppi:

    A) sottogruppo 1 – Al di là dal bosco (La pernette) lei è malata d’amore per un ragazzo che si trova in prigione in attesa di essere impiccato

    A) sottogruppo 2 – Papà voglio maritarmi

    B) (Amante in piazza) Questa mattina mi sono alzata e ho visto il mio amore con un’altra.

    C) Tutta la gente sparla. Uno dei genitori dice alla figlia (Teresin, Teresinota) che tutta la gente sparla di lei. La ragazza risponde di lasciar la gente sparlare perche vuoIe amare quello che vuole lei, cioè quel giovane che è in prigione per lei. Se lo faranno morire, anche lei vorra morire.

    D) Ho mangiato l’insalatina (lei ha mangiato l’insalata ed è morta)

    Potrei quindi dire che la prima puntata sulla Pernette è gruppo A sottogruppo 1
    la seconda puntata sulla versione piemontese è gruppo A sottogruppo 2
    la terza puntata riguarda i gruppi B, C, D

    Lancio una ipotesi inedita circa il gruppo B, C e D.

    La Viarengo canta:
    O papà, fate fare una tomba,
    che ci stiano tre persone, con me: mio padre e mia madre e il mio amante in braccio a me.

    Il canzoniere popolare tortonese invece:
    Faremo scavare una tomba da starci tutti e tre
    da starci padre e madre e il mio amore in braccio a me.

    in D:
    Ha mangiato l’insalatina poverina, poverina
    Ha mangiato l’insalatina poverina morirà

    In tutte le versioni riportate dal Nigra, tranne una, in braccio ci sta l'”amore”, non l’amante.

    a pag 135 del Nigra, in una versione raccolta a Roma nel 1836, lei ha il suo “amore” in braccio e canta “Far la ninna e far la nanna, dormi dormi , cor di amor”.

    Ma a questo punto, perchè non pensare che la ragazza fosse incinta, e che quindi la tomba (di famiglia?) sia da scavare per tre, ma in effetti ci staranno in quattro?
    nel gruppo B) non c’è ragione che muoia anche il ragazzo, come nel gruppo A).
    E mi ricollego a questo punto anche al gruppo D): che tipo di insalatina ha mangiato, la ragazza? Erbe abortive?
    E perchè, dopo avere visto il suo amante con un’altra, è andata subito a confessare i suoi peccati? (e la mamma l’aveva pure messa in guardia…)
    Nel gruppo C, il ragazzo è in prigione a causa di lei. Per quale reato?

    1. Caro Giorgio ci hai azzeccato in pieno, le ballate hanno sempre un sottotesto e un pubblico eterogeneo, molte parole sono inserite come codice per far capire agli ascoltatori più adulti (e nello specifico alle giovani fanciulle) di che cosa si stava parlando.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.