Souling songs: I canti di questua di Halloween

Souling songs sono le canzoni di questua che i bambini (per lo più poveri) cantavano di casa in casa durante le sere tra la fine di ottobre e i primi di novembre in occorrenza della celebrazione di Tutti i Santi (All Hallows Day = All-Souls’ eve) e della Festa dei Morti.

 processione dei Morti nel Medioevo
La processione dei Morti nel Medioevo

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IL BANCHETTO DEI MORTI

Halloween è una pallida eco di Samahin (Samain o Samhain), che in gaelico significa “Fine dell’Estate”, ovvero il capodanno celtico, una magica notte in cui si chiedeva protezione agli dei per l’arrivo dell’inverno. continua
Anticamente era consuetudine passare di casa in casa durante le celebrazioni della Vigilia di Ognissanti con una piccola processione di persone mascherate guidate dall’”ambasciatore dei defunti” per chiedere la donazione di cibo rituale per il banchetto dei Morti e per il banchetto con cui tutta la comunità avrebbe festeggiato la ricorrenza.

Souling songs
dolcetti dei Morti

Nel Medioevo in Irlanda e Gran Bretagna si sviluppò l’usanza di preparare un dolce dei morti di forma rotonda, come offerta per saziare la fame dei defunti che si credeva visitassero i vivi durante Samain: per tenerli buoni per tutto l’anno a venire, le massaie preparavano dei dolcetti speciali, che ben presto finirono per saziare gli appetiti molto più terreni e voraci dei poveri! Erano distribuiti in beneficenza oppure dati ai soulers.

Anche in certe regioni d’Italia (Emilia Romagna, o la Sardegna e più in generale nel Sud Italia) era diffusa tra i poveri e i bambini l’usanza della questua del cibo: “Ceci cotti per l’anima dei morti”, cantavano armati di cucchiai e scodelle, davanti alle case dei signorotti. Consuetudini tra cibo e commemorazioni dei morti consolidate da antiche tradizioni più in generale del Mondo Mediterraneo oltre che Nordico.

SOULING la Questua dei Morti

La tradizione del “a-souling” oppure “a-soalin” è identica al wassailing e al caroling natalizio: qui però in cambio dei dolcetti dei Morti, spesso chiamati anime (in inglese soul cakes), i questuanti promettevano di recitare delle preghiere per i defunti. Più prosaicamente si diceva che ogni biscotto/dolcetto/pezzo di torta mangiata rappresentava un’anima che si liberava dal Purgatorio. L’usanza è spesso vista come l’origine della moderna “Trick or Treating” (in italiano “dolcetto o scherzetto”) dei bambini mascherati da fantasmi o mostri che suonano alle porte delle case chiedendo dei “dolcetti buoni da mangiare”. Già alla fine del 1800 la tradizione di preparare questi dolci si era affievolita, e dove ancora sopravviveva l’usanza della questua -per lo più diurna- si dava ai bambini delle mele o delle monetine.

CHORUS
Soul! soul! for a soul-cake;
Pray, good mistress, for a soul-cake.
One for Peter, two for Paul,
Three for Them who made us all.
Soul! soul! for an apple or two;
If you’ve got no apples, pears will do.
Up with your kettle, and down with your pan;
Give me a good big one, and I’ll be gone.
An apple or pear, a plum or a cherry,
Is a very good thing to make us merry.

CORO
Anime, Anime per un dolce dei morti;
Buona signora, dateci vi prego un dolce dei morti!
Una per Pietro, due per Paolo,
e tre per Colui che ci ha creato.
Anime, Anime! Con una mela o due;
se non avete mele, le pere andranno bene.
aprite la porta e sbloccate la serratura,
datemi una fetta grande e io me ne andrò.
Una mela o una pera, una susina o una ciliegia,
sono buone cose che ci fanno contenti
[Traduzione italiana Cattia Salto]

Un’altra canzone dei Soulers è stata trascritta da John Brand nel suo “Popular Antiquities” (1777) presa direttamente dalle labbra di “the merry pack, who sing them from door to door, on the eve of All – Soul’s Day, in Cheshire“.

Chorus
“Soul day, soul day,
One for Peter, two for Paul,
Three for Him who made us all.
Put your hand in your pocket and pull out your keys,
Go down into the cellar, bring up what you please;
A glass of your wine, or a cup of your beer,
And we’ll never come souling
till this time next year.
We are a pack of merry boys, all in a mind,
We are come a souling for what we can find,
Soul, soul, sole of my shoe,
If you have no apples, money will do;
Up with your kettle and down with your pan,
Give us an answer and let us be gone
An apple, a pear, a plum or a cherry,
Any good thing that will make us all merry.

Coro
Il giorno dei Morti
Una per Pietro, due per Paolo,
e tre per Colui che ci ha creato.
Mettetevi le mani in tasca e tirate fuori le chiavi
e andate giù in cantina e riportate su quello che volete;
un bicchiere di vino o una tazza di birra
e non ritorneremo per la questua
fino al prossimo anno in questi giorni.
Siamo un gruppetto di ragazzotti ben determinati
siamo venuti per la questua di quello che ci date
Anime, anime, suole delle mie scarpe
se non avete mele, dei soldini andranno bene;
aprite la porta e sbloccate la serratura
dateci una risposta e lasciateci andare.
Una mela o una pera, una susina o una ciliegia
delle buone cose che ci faranno tutti contenti
[Traduzione italiana Cattia Salto]

SOUL CAKE: HEY HO, NOBODY HOME

Roud 304 ; Ballad Index BGMG408 ; Mudcat 10957 , 165389 ; trad.]

La canzone “Soul cake” nota anche come “A Soalin”, “Souling Song Cheshire” “Hey ho, nobody home” è stata pubblicata (testo e melodia) da Lucy Broadwood e J. A. Fuller Maitland nell’English County Songs nel 1893, riportando la tradizione ancora viva nel Cheshire e nel Shropshire (Midlands Occidentali) del “souling”: la trascrizione era di qualche anno prima per mano del Rev. MP Holme di Tattenhall, Cheshire così come l’aveva sentita da una bambina delle scuole locali.

Nel 1963, il gruppo folk americano Peter, Paul e Mary hanno registrato una versione di questa canzone tradizionale, dal titolo “A ‘Soalin” rielaborando la canzone risalente all’epoca elisabettiana “Hey ho, nobody home”.
Durante il regno della regina Elisabetta a seconda della contea o dalle abitudini locali la questua veniva fatta dai più poveri la sera di Santo Stefano o della vigilia di Natale ed era un cattivo auspicio mandare via a mani vuote i questuanti.


I
[Hey ho, nobody home,
meat nor drink nor money have I none
Yet shall we be merry,
hey ho, nobody home]x2
CHORUS
A soul, a soul cake,
please good missus a soul cake.
An apple, a pear, a plum, a cherry,
any good thing to make us all merry,

(A soul, a soul cake,
please good missus a soul cake.)
One for Peter, two for Paul,
three for Him who made us all.
II
God bless the master of this house,
and the mistress also.
And all the little children
that round your table grow (go).
The cattle in your stable
and the dog by your front door.
And all that dwell within your gates
we wish you ten times more.
III
Go down into the cellar
and see what you can find.
If the barrels are not empty
we hope you will be kind.
We hope you will be kind
with your apple and strawber’
For we’ll come no more a ‘soalin’
till Xmas time next year.
IV
The streets (lanes) are very dirty,
my shoes are very thin
I have a little pocket to put a penny in
If you haven’t got a penny, a ha’ penny will do
If you haven’t got a ha’ penny then God bless you
V
Now to the Lord sing praises all you
within this place
And with true love and brotherhood
each other now embrace
This holy tide of Christmas, of beauty and of grace
Oh tidings of comfort and joy

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Ehi, oh c’è nessuno in casa?
Non abbiamo cibo, bevande, nè denaro
tuttavia ci accontenteremo.
Ehi, oh c’è nessuno in casa?
CORO
Anima, una torta dell’anima!
Buona signora, per favore dateci, un dolcetto dei morti!
Con mele, pere, susine, ciliegie,
ogni cosa buona per farci contenti,
Anima, una torta dell’anima!
Buona signora, per favore dateci un dolcetto dei morti!

Una (dolcetto o fetta) per Pietro, due per Paolo (1),
e tre per colui che ha fatto tutti noi.

II
Dio benedica il capo famiglia
e anche sua moglie
e tutti i piccoli bambini
che crescono intorno alla vostra tavola.
Il bestiame nella stalla
ed il cane davanti alla porta (2),
e tutti ciò che risiede tra le vostre mura
ve ne auguriamo 10 volte tanto.
III
Andate nella cantina
e guardate cosa trovate.
Se i barili non sono vuoti
siamo certi che sarete generosi.
Speriamo che siate generosi
con le vostre mele e birra forte (3)
Poichè non ritorneremo per la questua
fino al Natale del prossimo anno.
IV (4)
Le strade sono molto sporche,
e le scarpe sono molto sottili.
Ho una piccola tasca dove mettere un penny.
Se non avete un penny da dare, mezzo andrà bene
Se non avete un mezzo penny allora che Dio vi benedica
V (5)
Ora cantate lodi al Signore voi tutti
in questo posto
e in vero segno di amore
e fratellanza abbracciatevi ora gli uni agli altri,
questo santo periodo del Natale, di beltà e grazia;
O, novella di conforto e gioia!

NOTE
(1) Pietro e Paolo sono i santi della Chiesa romana: Pietro, l’apostolo indicato nei Vangeli canonico come la pietra su cui si fonda la Chiesa e Paolo, che ha diffuso il cattolicesimo tra i gentili
(2) strofa alternativa “Likewise young men and maidens, Your cattle and your store”
(3) “strong beer” storpiata in strawber’ che ovviamente non sta a indicare le fragole, che non sono di stagione d’inverno e nemmeno si candiscono come le ciliegie o si fanno seccare come la maggior parte della frutta che si consuma d’inverno. Sting canta “pear”
(4) un tipico verso dei canti di questua natalizi
(5) la strofa aggiunta da Paul Stookey proviene dalla Carol “God rest you Merry Gentlemen” (la cui melodia si intreccia con quella di Soul Cake) vedi

Soul cake

Peter Paul & Mary in  “A Holiday Celebration” 1988, molto natalizia la versione innesta un popolarissimo carol nella strofa finale
Sting in If on a Winter’s Night 2009 la versione più patinata
John Langstaff in The Jackfish and More Songs for Singing Children 2001 (II, IV)

Hey ho, nobody home

Sung As a Round (XVI sec): un canto in canone dal medioevo
Voice 1: Hey, ho, nobody home;
Voice 1: Meat nor drink nor money have I none,
Voice 2 : Hey, ho, nobody home;
Voice 1: Yet will I be merry.
Voice 2: Meat nor drink nor money have I none,
Voice 3: Hey, ho, nobody home;
Voice 1: Hey, ho, nobody home;
Voice 2: Yet wiIll be merry.
Voice 3: Meat nor drink nor money have I none,
Voice 1: Meat nor drink nor money have I none,
Voice 2: Yet will I be merry. Voice 1: Yet will be merry.

The Watersons – Souling Song (1965) (strofe II, IV)
Lothlorien
Sting live (strofe da II a IV)

Souling song (We are One, Two, Three, Good Hearty Lads)

Una versione meno diffusa nel folk revival venne registrata dai Watersons (Lal, Norma, Mike Waterson e Martin Carthy ) in un live del 1974 e raccolta nell’album antologico Voices in Harmony (2004). Roy Palmer la collezionò al numero 139 nel suo Everyman’s Book of English Country Songs (London : Dent, 1979). La versione di Palmer ha ritornello e prima strofa simili, ma le altre due strofe sono più simili alla Soul Cake precedente. Le melodie delle due versioni sono abbastanza simili.
La versione è tipica del Cheshire.

Chorus (repeat after each verse):
Oh, we are one, two, three good hearty lads, and we’re all in one mind,
For we have come a-souling good nature to find,
For we have come a-souling for your money and your beer,
And we’ll come no more so nigh to you till this time next year.

1.Go down into your cellar, boys, and it’s there you will find
Some strong beer, some cider, some ale or port wine;
With your white bread and cheese it will fill us with cheer,
For we’ll come no more so nigh to you till this time next year.
2.Oh, come, dearest mistress, do not tarry to spin
But to untop a jug to draw some ale in,
And when we have gotten it, how soon you shall see,
And when we have drunken it, how merry we will be.
3.Come pick up your sackies, your sackies, good dame,
For wi’ walking and talking we have gained her good name,
For wi’ walking and talking we have got very dry,
And the last of your neighbours did not us deny.
4.Now our time it is precious, and we cannot long stay;
We’re a company that’s designed for to taste of your ale;
We want none of your small beer, nor none of your pale,
But the one out of the kinker-keg that’s next to the wall.

Coro
Oh, siam un, due, tre bravi ragazzi, e abbiamo tutti la stessa intenzione
siamo venuti per trovare del buon cibo per le anime
perché siamo venuti per la questua di soldi e birra,
E non ti saremo più così vicini come ora fino all’anno prossimo.

Scendete nella vostra cantina, ragazzi, sarà lì che troverete
un po’ di birra forte, un po’ di sidro, un po’ di birra o vino di Porto;
con il pane bianco e il formaggio ci riempirà d’allegria,
Poiché non ti saremo più così vicini come ora fino all’anno prossimo.
Oh, venite, carissima padrona, non indugiate al filatoio
ma aprite il boccale(1) per versarci dentro un po’ di birra,
e quando l’avremo preso, come presto vedrete
e quando l’avremo bevuto, come saremo allegri.
Andate a prendere il vino liquoroso(2) buona signora,
a camminare e a parlare abbiamo guadagnato il suo buon nome,(3)
perché a camminare e a parlare siamo diventati assetati
e l’ultimo dei vostri vicini non si è negato.
Il nostro tempo è prezioso e non possiamo restare a lungo
siamo una compagnia designata a degustare la vostra birra; non vogliamo la birra leggera, né quella chiara,
ma quella dal barile che è vicino al muro. (4)
NOTE
(1) si tratta di un bicchiere con coperchio tipico del Settecento
(2) credo che il termine indichi il vino liquoroso importato dalla Spagna continentale o dalle Isole Canarie denominato un tempo Sherris sack
(3) la compagnia si è meritata un vino speciale?
(4) tutta la strofa è traslata da The Gower Wassail registrato dalla voce di Mr Edwin Ace of Llangeneth da Maud Karpeles nel 1928 [http://www.folk.wales/gower-wassail.html]

Souling song + Samhain di Kristen Lawrence

Kristen Lawrence in A broom with a view 2014: Kristen scrive e arrangia canti e melodie che chiama “Halloween Carols” , nel ricomporre la canzone riprende molte frasi tipiche dei canti di questua e in particolare

Souling Song
Chorus 
Soul Day, Soul Day, we be come a’ souling.
Pray, good people, remember the poor,
And give us a soul cake. Soul, soul, a soul cake!
Please, good lady, a soul cake!
An apple, a pear, a plum or a cherry,
Any good thing to make us merry.
Soul, soul, a soul cake!
Pray we for a soul cake!
One for Peter, two for Paul,
And three for Him who made us all.
I
God bless the master of this house,
the mistress also,
And all the little children
who ‘round your table grow.
Likewise, your men and maidens,
your cattle and your store,
And all that dwell within your gates,
we wish you ten times more.
I bridge
Souling Day,
so we pray for the souls departed.
Pray give us a cake,
For we are all poor people well-known to you before.
II bridge
Little Jack, Jack sat on his gate,
Crying for butter, to butter his cake.
Up with your kettles, and down with your pans,
Give us our souling, and we’ll be gone.
II
Down into the cellar,
and see what you can find.
If your barrels are not empty,
we hope you will prove kind.
We hope you will prove kind
with your apples and your grain,
And we’ll come no more a’ souling
‘til this month comes again.
III
Soul Day, Soul Day, we have been praying
For the souls departed, so pray good people,
give us a cake.
So give us a cake for charity’s sake
And our blessing we’ll leave at your door.

Traduzione italiana Cattia Salto
CORO
Il giorno dei Morti siamo venuti in questua
ricordatevi brava gente dei poveri
e dateci un dolcetto dei Morti!
Vi preghiamo buona signora, per un dolcetto dei Morti
Con mele, pere, susine, ciliegie,
ogni cosa buona per farci contenti,
Morti, Morti, un dolcetto dei Morti!
Vi preghiamo per un dolcetto dei Morti!
Uno (dolcetto o fetta) per Pietro, due per Paolo,
e tre per colui che ha fatto tutti noi.

I
Dio benedica il capo famiglia
e anche sua moglie
e tutti i piccoli bambini
che crescono intorno alla vostra tavola.
e anche i vostri servitori e le serve
il bestiame nella stalla
e tutti ciò che risiede tra le vostre mura
ve ne auguriamo 10 volte tanto.
Primo intermezzo
Il giorno dei Morti
così preghiamo per i defunti
per favore dateci un dolce
perchè siamo i poveri che conoscete bene
Secondo intermezzo
Piccolo Jack, seduto all’ingresso
piange per imburrare, imburrare il suo dolce
aprite la porta e sbloccate la serratura,
dateci i nostri dolcetti e ce ne andremo
II
Andate nella cantina
e guardate cosa trovate.
Se i barili non sono vuoti
siamo certi che sarete generosi.
Speriamo che siate generosi
con le vostre mele e il grano
Poichè non ritorneremo per la questua
finchè questo mese ritornerà di nuovo.
III
Il giorno dei Morti abbiamo pregato
per i defunti, così brava gente
per favore dateci un dolcetto
dateci un dolcetto per carità
e vi lasceremo le nostre benedizioni

Ancora Kristen Lawrence nella versione Samhain vista dalla parte di un fantasma


Chorus
Soul, soul, soul cakes!
We come hunting for soul cakes!
We are dead, but like we said,
On this night we’ll take your bread
And while you’re out of your abode,
Lighting fires of Samhain old,
Think of us, out of body
As we are, you, too, shall be.
I
Samhain Night, at long last,
We parade from ages past(1)
A journey from the Otherworld
Oh, the hairs that we have curled!
CHORUS
II
Winter’s Eve surrounds us,
Its open portal astounds us.
We creep into the living sphere,
And see where memories summon here.
III
Find us in this coldness,
Visiting with much boldness.
Share your food; we’ll share our power
To discern a future hour.
IV
Summer’s End, Summer’s End
Will the sun return, vital warmth to send?
Summer’s End, Summer’s End
Darkness lengthens in its stride
across the sleeping land.
V
Little Jack, Jack sat on his gate,
Offering goblins and demons his cake.
Up with the chill and down with the sun,
Waning and waning, the Dark Half’s begun.
VI
All this night as boundaries untie,
Visitors friendly and frightful stop by.
Up with your mask and down with your feet,
Marching and marching to lead out the fleet.
VII
How about this dwelling?
Its offerings are compelling,
With drinks and cakes and porridge,
And cherries and berries from storage.
VIII
Rattles at your door!
Don’t be scared, but give us some more!
A banshee (1) or a fershee (2) might delight
by new firelight.
NOTE
(1) le parate delle fate durante le grandi festività del fuoco: è risaputo che solo in periodi particolari dell’anno è possibile vedere le fate e solo in posti particolari che sono una via di mezzo o un confine  vedasi Tam Lin
(2) “woman of the fairies”
(3) Fer-side [Fershee], a male fairy

Traduzione italiana Cattia Salto
CORO
Dolcetti dei Morti
siamo a caccia di dolcetti dei Morti
Siamo i morti, ma come è detto

in questa notte prenderemo il vostro pane
e mentre siete fuori casa
ad accendere i fuochi del vecchio Samain
pensate a noi, incorporei
come noi siamo così voi sarete
I
La notte di Samain, finalmente
andiamo in parata da secoli
un viaggio dall’Altromondo
Oh i capelli che abbiamo fatto rizzare!
CORO
II
La vigilia dell’Inverno ci circonda
il varco aperto ci meraviglia
scivoliamo nella sfera dei viventi
e vedere dove i ricordi qui si evocano
III
Trovateci in questo freddo
per visitarci con gran coraggio
condividete il vostro cibo: condivideremo il nostro potere di discernere il tempo futuro
IV
La fine dell’Estate,
ritornerà il sole per portare il suo calore vitale?
La fine dell’Estate,
l’oscurità allunga il suo passo
sulla terra addormentata.
V
Piccolo Jack, seduto all’ingresso
per offrire ai folletti e ai demoni il tuo dolcetto
avanza il gelo e via il sole
piano piano, inizia la Metà Oscura
VI
In questa notte mentre i confini si sciolgono,
ospiti amichevoli e spaventosi passano
Su la maschera e via con i piedi,
Marcia e marcia per guidare fuori la schiera.
VII
Che ne dici di questa dimora?
Le sue offerte sono convincenti,
Con bevande, dolcetti e porridge,
E ciliegie e bacche dalla dispensa.
VIII
Sonagli alla tua porta!
Non aver paura, ma dacci qualcosa di più!
Una fata-donna o una fata-uomo si delizieranno
accanto al nuovo fuoco.

Green grow the rushes + Soul cake la versione di Sam Lee

1. I’ll sing you one-o! Green grow the rushes-o(1)
What is your one-o? One is One and all alone
And evermore shall be so
I’ll sing you two-o! Green grow the rushes-o
What is your two-o? Two, two, the lily-white boys
clothéd all in green-o(2)
One is one and all alone And evermore shall be so
I’ll sing you three-o! Green grow the rushes-o
What is your three-o? Three, three the rivals(3)…

2.A Soul, a soul, a soul cake
Please me with your soul cake
Who bit the apple, Who stole the cherry
Knock it down make us merry
One for the rise Two for the fall
Three for the knot that ties us all
Four for the shine, Five stars call
Six to carry us from this brawl
Who made us all Who made us all

3.Bless the makers of this house
the company, our kin
The chosen word, the dramaturge
The flesh, the sweat, the skin
Bless the babies in this bed
The sinus and the snot
The regiment, the new ferment
God bless the whole damn lot

4.For a soul, a soul, a soul cake
Bake or break a soul cake
Scrump the apple
Glass the cherry
Parsley, sage & rosemary
Thyme to rise
Time to fall
Time to take your curtain call
Time is up
Time it mends
Time brings all things to an end

5.Bless the keepers of this house
The fool, the mime, the clown
The mask of your forgotten dream
Black velvet ballroom gown
The pasodoble, the promenade
The moves we learned from France
The do-si-do, The small red nose
Lock sword, lord of dance

6.For a soul, a soul, a soul cake
Dance with death in a soul cake
An apple, a pear, a plum or a cherry
All the fruits of this luminary
One for the sea Two for the soil
Three for a spin on this mortal coil
Seven bright stars in the sky
Six for the six proud walkers
Some have symbols at their door
Some are alive-ee-i no more
Some will rise Some will fall
Some will never hear the call

Traduzione italiana
2. Un’anima, un’anima, un Dolcetto dei Morti
offrimi il tuo dolcetto dei Morti
chi morde la mela, chi ruba la ciliegia
mandalo giù per farci contenti(4)
Uno per ascendere Due per l’Inferno
Tre per il legame che ci unisce tutti
Quattro per l’illuminazione, Cinque stelle(5) indicano la via
Sei per portarci fuori da questa mischia
Colui che ha creato tutti noi.
3. Benedici i fondatori (6) della casa,
la compagnia e la nostra parentela
la parola elevata(7), il drammaturgo
la carne, il sudore e la pelle.
Benedici i bimbi a letto,
la tetta e il moccio
Il reggimento, il nuovo fermento
Dio benedica tutto il maledetto gruppo.
4.Per un Anima, un Anima, un Dolce dei Morti
Cuoci o spezza un Dolce dei Morti
Mischia la mela
Candisci la ciliegia
Prezzemolo, salvia e rosmarino(8)
E’ l’ora(9) di alzarsi
l’ora di cadere
È ora di prendere la tua chiamata alla ribalta
Il tempo è scaduto
Il tempo guarisce
Il tempo pone fine a tutte le cose
5.Benedici i padroni di questa casa
il Buffone, il Mimo, il Clown
La maschera del tuo sogno dimenticato
L’abito da ballo in velluto nero
Il paso-doble, la promedade
Le mosse che abbiamo imparato dalla Francia
Il dorso-contro-dorso, il piccolo naso rosso
Blocca la spada, Signore della danza(10)
6.Un’anima, un’anima, un Dolcetto dei Morti
Balla con la morte in un Dolcetto dei Morti
Una mela, una pera, una susina o una ciliegia
Tutti i frutti di questo globo luminoso
Uno per il mare Due per la terra
Tre per un giro su questa spirale mortale(11)
Sette stelle luminose nel cielo(12)
Sei per i sei fieri predicatori(13)
Chi ha dei simboli sulla porta(14),
chi non è vivo per molto,
alcuni ascenderanno, altri sprofonderanno
e qualcuno non sentirà la chiamata

Sam Lee in Old Wow 2020

Sam Lee opera una rielaborazione deIla tradizione in materia di questue rituali: questa lunghissima Soul Cake è una canzone enumerativa di cui abbiamo già parlato ampiamente in Terre Celtiche Blog con la ricerca di Giorgio Gregori e i vari corollari tradotti e commentati da Cattia Salto (La serie dei numeri).
Dopo la richiesta di un dolcetto dei Morti (Please me with your soul cake) seguono le strofe delle benedizioni, tipiche dei molti canti di questua che un tempo scandivano il volgersi delle stagioni.

NOTE
(1) “Verdi crescono i giunchi” è una canzone enumerativa. “La presenza di motivi simili a quelli del “Gousperoù” è nella canzone inglese “Green Grow the rushes O”, detta anche “I dodici Apostoli”, dove compaiono “le sette stelle nel cielo”, le ” tre rivali ” [o i tre rivali], i” due bambini bianchi vestiti di verde “. Per quanto riguarda la conclusione “Uno è tutto solo e sarà per sempre”, Uno è la Morte della Serie dei numeri.”-Ricordate Angelo Branduardi “Una è la Morte signora e padrona”? [“Ballo in fa diesis minore”] Ma anche la frase ne La serie dei numeri di Branduardi “Unica è la morte, Niente oltre, niente di più…[1]
(2) Sono Cristo e Giovanni il battista. Tra le altre letture: l’anno vecchio e quello nuovo, ossia il re Agrifoglio e il re Quercia. Secondo Baring-Gould sono il segno zodiacale dei Gemelli. La frase nelle sue varie versioni locali è un chiaro esempio di come il processo della trasmissione orale abbia ripetuto distorcendole le parole della Verità la cui verità non era più compresa dai contemporanei.
(3)I tre rivali sono interpretati variamente; secondo alcuni si tratta di una citazione biblica Azaria, Anania e Misaele o Abdenego, Sadrach e Mesach sono i tre giovani nella fornace ardente mandati a morte da Nabucodonosor perchè si rifiutarono di adorare la sua statua (tutta la storia nel Libro di Daniele). Molti studiosi concordano nel ritenere le parole “Thrivers”, “Tires” o “Trivers” con cui viene cantato in molte versioni siano una corruzione del termine “Wisers” i Magi, sono i re Magi in viaggio per adorare Gesù neonato. In origine probabilmente le persone della Trinità
(4) sono i morti ad esortare i questuanti a mangiare un dolce, per ogni dolcetto mangiato pregando per un defunto, un’anima lascia il Purgatorio per salire in Paradiso
(5) Sam Lee interpreta liberamente il seguito della filastrocca dei numeri, le stelle che indicano il cammino verso il Paradiso sono spesso interpretate come delle luci angeliche
(6) “the makers” credo si debba intendere come i fondatori e il riferimento va al Teatro
(7) “The chosen word” le parole in rima, che vibrano di poesia o ispirazione
(8) citazione della Scarborough fair
(9) gioco di parole tra Timo (in inglese Thyme) e Tempo (in inglese Time) diffuso nelle warning songs[2]
(10) Lord of the Dance è sia il titolo di una canzone[3] che un musical il quale ha diffuso nel mondo il Riverdance style di Michael Flatley nella danza tradizionale irlandese[4]
(11) ancora una citazione da The Simple Gift
(12) ritornano le citazioni da Green Grow the Rushes : le sette stelle nel cielo sono le stelle dell’Orsa maggiore. Per altri le Pleiadi
(13) sei predicatori del Vangelo: Six Proud Walkers, lett. i sei valorosi camminatori: le ipotesi per interpretare la parola della verità sono veramente tante, ma nessuna veramente convincente
(14) ancora una citazione “Five for the symbols at your door”; forse il segno di un pentacolo per tenere lontano il diavolo. Secondo altri il segno tracciato dall’angelo alle porte degli ebrei perchè la punizione di Dio si abbattesse solo sugli egiziani ( Pesach)


Soul Cake: le ricette

Con il nome di Soul Cake si indicano molte varianti di dolcetti tradizionali che vanno dal panino dolce alla torta di frutta secca.

Una ricetta che arriva dall’America è come piace a me, con le quantità ad occhio!

3/4 tazze di burro a temperatura ambiente
3/4 zucchero a velo
4 tazze di farina, setacciata
3 tuorli d’uovo
1 cucchiaino di spezie miste (ovvero la Pumpkin Pie Spice già pronta: cannella, macis, zenzero, noce moscata e chiodi di garofano)
1 cucchiaino di pepe della Giamaica
3 cucchiai di uva passa
un po’ di latte

LAVORAZIONE
Lavorare il burro a crema con lo zucchero fino a quando diventa soffice, incorporare i tuorli d’uovo sbattuti, la farina e le spezie e tanto latte quanto basta per ottenere un impasto morbido. Alla fine aggiungere l’uvetta.
Nella ricetta non è chiaro se l’impasto è da stendere e quindi ritagliare in forma tonda o se distribuire a cucchiaiate, come sia non deve risultare troppo morbido perchè deve poter essere inciso con una croce a partire dal centro. Ovviamente la teglia deve essere imburrata o si deve mettere la carta-forno.
Cuocere in forno caldo fino a doratura.
(tradotto da http://www.greenchronicle.com/recipes/soul_cake_recipe.htm)

Da Max Miller e il suo canale Tasting History
Parkin cake
Parkin cake

Un dolce tipico nel Lancashire e nello Yorkshire è il Parkin cake, un tipico gingerbread (torta di zenzero) della tradizione anglosassone. Potrebbe sembrare un brownie ma è composto da fiocchi d’avena e melassa (golden syrup o black treacle)
Soul-mass Cake
https://crumpetsandco.wordpress.com/2013/11/05/parkin-per-la-notte-dei-falo-parkin-for-bonfire-night/​
http://oakden.co.uk/harcake-soul-mass-cake/
http://oakden.co.uk/yorkshire-parkin/

In Italia la tradizione è basata principalmente sui biscotti che ricordano vagamente le ossa dei morti o le dita delle mani. In Piemonte sono gli “ossa d’mort“, a base di mandorle, tra la meringa e l’amaretto, ma possono anche essere una variante delle offelle con fichi secchi, mandorle e uva sultanina (Lombardia e Toscana) o dalla forma di cavalli (Trentino Alto-Adige).
La tradizione del Sud è un’esplosione di colori e di sapori: il torrone napoletano, il marzapane siciliano, la colva o colua pugliese con grano bollito, cioccolato, noci e mandorle, melograno e vino cotto. Anche la consistenza di questi dolci può essere diversissima da morbidi a croccanti o spacca denti.

[1] Come and I will sing you: Come and I will sing you è un canto enumerativo diffuso fin dall’antichità come canto mnemonico, per apprendere insegnamenti cosmogonici o religiosi. Un canto diffuso nei paesi anglofoni in numerosi varianti. In Francia questi canti erano chiamati genericamente perdriole principalmente delle filastrocche per bambini https://terreceltiche.altervista.org/come-and-i-will-sing-you/ [Cattia Salto]
La serie dei numeri parte 1: tra Branduardi e La Villemarqué: https://terreceltiche.altervista.org/la-serie-dei-numeri-parte-1-tra-branduardi-e-la-villemarque/ [Giorgio Gregori]
[2] Sprig of thyme (il rametto di timo) warning song in the garden: [il timo è il simbolo della purezza, intesa come rettitudine, seguire la retta via (quella illuminata dal sole). Si gioca sull’assonanza tra thyme e time specialmente nell’ultima strofa, il tempo della giovinezza è breve, così il timo è cosa preziosa che non deve essere sprecata] https://terreceltiche.altervista.org/the-seeds-of-love-one-more-warning-song/ [Cattia Salto]
[3] Lord of the Dance Vs Simple Gift https://terreceltiche.altervista.org/lord-of-the-dance-or-simple-gifts/ [Cattia Salto]
[4] RIVERDANCE STYLE Il famoso brano di step dance irlandese Riverdance, coreografato dal ballerino e campione del mondo di danza irlandese Michael Flatley ed interpretato dallo stesso Flatley nel ruolo del protagonista, fu presentato in eurovisione nel 1994; il successo strepitoso lo incoraggiò nella creazione di un vero e proprio spettacolo, anch’esso intitolato Riverdance. Grazie alle tournée, la step dance, è stata portata nei teatri di tutto il mondo, dove ha collezionato innumerevoli successi. In occasione di questi eventi Michael Flatley, ha introdotto movimenti di braccia, testa e busto, assolutamente non tradizionalima tali da rendere la step dance maggiormente espressiva. Questo stile ha preso il nome di Riverdance style e continua ad essere praticato in sempre più numerosi spettacoli di danza irlandese, detti anche in Italia “musical” quali Lord of the Dance, Feet Of Flames, Dancing On Dangerous Ground, Gaelforce, Celtic Tiger. http://ontanomagico.altervista.org/danze-irlandesi.html [Cattia Salto]

APPROFONDIMENTO
Samahin: http://ontanomagico.altervista.org/samain.htm

FONTI
https://mainlynorfolk.info/watersons/songs/soulingsong.html
mudcat.org: Souling Song – how old?
http://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/
http://www.taccuinistorici.it/ita/news/moderna/feste-e-tradizioni/santi-e-morti-e-le-fave-nere.htmlusi—curiosita/Cibo-per-i-morti.html

http://sniff.numachi.com/pages/tiSOULCAK2;ttSOULCAKE.html
http://www.joe-offer.com/folkinfo/songs/216.html
http://www.mayflowerchorus.org/pdf/A%20Soalin.pdf
http://www.hymnsandcarolsofchristmas.com/Hymns_and_Carols/hey_ho_nobody_home.htm

La festa di Samain (il Capodanno dei Celti) si concludeva l’11 novembre una festa pagana ancora sentita nell’Alto Medioevo, a cui la Chiesa sovrappose il culto cristiano di San Martino

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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